ROMA – Sono 1000 le micro-discariche abusive censite in tutta Roma dai volontari di Legambiente Lazio e dei gruppi territoriali dislocati sul territorio. “Questa è la mappa romana di un vergognoso smaltimento illecito, degli ecoreati, dell’abbandono stradale e delle conseguenze chiare del fallimento totale in Campidoglio nelle politiche sulla gestione dei rifiuti”, tuona Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio.
LA MAPPATURA DELLE DISCARICHE ABUSIVE
La mappa disponibile online a questo indirizzo (Link) contiene 1000 siti di sversamento illecito di rifiuti, tutti corredati da geolocalizzazione e da fotografie scattate nel mese di marzo. “La tempistica della mappatura è stata scelta individuando nell’anno un periodo a bassa produzione e senza sistematiche criticità nella raccolta, per capire quant’è forte l’impatto delle discariche abusive – spiegano da Legambiente – non sono state infatti inserite nella mappa discariche conseguenza di cassonetti non svuotati ma neanche quelle relative alle drammatiche condizioni di vita in cui sono costretti i nomadi”.
LA MAPPATURA FINIRÀ IN PROCURA
La mappatura dell’associazione ambientalista arriva in un momento molto particolare per il sistema rifiuti del Lazio, proprio alla vigilia di una crisi che non è stata ancora completamente sventata. “Di fronte al nuovo rischio rifiuti in strada causato dalla totale assenza di impianti, a partire da quelli per l’economia circolare, mentre ricomincia il valzer di soluzioni ponte per il conferimento altrove, con un porta a porta che si contrae invece di aumentare e la differenziata ben al di sotto della media regionale, queste mille foto dimostrano che dalla crisi non ne siamo mai usciti – prosegue Scacchi – Manderemo la mappa anche alla Procura della Repubblica, come denuncia per abbandono di rifiuti a Roma, perché si possano valutare eventuali responsabilità sull’inefficacia delle politiche e perché, in molti di questi luoghi, è lampante uno smaltimento illecito sistematico, legato chiaramente ai circuiti delle illegalità e delle ecomafie”.
LE TIPOLOGIE DI RIFIUTI CENSITE
Tra i 1000 siti censiti i volontari hanno rilevato che nel 18% dei casi i materiali abbandonati sono RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), nel 14,8% mobili, nel 20,4% divani e materassi, nel 22% scarti da lavori edili e nel 6% pneumatici.
I LUOGHI DELLE DISCARICHE
Il fenomeno dell’abbandono illegale di rifiuti si concentra principalmente nelle periferie e sulle arterie maggiori come le consolari. In ogni caso, spiegano da Legambiente, tutta Roma è stata oggetto dello studio e oltre alle mega discariche come quelle in Via di Malnome, Via del Flauto, Metro Anagnina, Via del Tecnopolo o lungo la Laurentina, ci sono luoghi di abbandono ovunque. “D’altronde non c’è nessuna delle nuove 50 isole ecologiche per ingombranti, necessarie a Roma secondo gli studi dell’associazione – si legge nella nota di Legambiente – anzi si sta ripresentando il piano della precedente amministrazione commissariale che ne prevedeva 32, tagliato di netto per arrivare a 17 e con l’assoluta certezza che prima della fine della consiliatura non ne sarà aperta neanche una”.
LeMa