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Roma: pedane e dehors prorogati fino al 30 giugno 2023

Critiche dal Campidoglio e dal Codacons, plaudono le associazioni di categoria

ROMA – Arriva una nuova proroga, con un emendamento approvato dalla commissione Bilancio della Camera, per le occupazioni di suolo pubblico legate alla ristorazione per la realizzazione di dehors. Le autorizzazioni, che erano già state prorogate fino al 31 dicembre 2022, saranno valide ancora sei mesi, fino al 30 giugno del prossimo anno.

LE PROTESTE DEL CAMPIDOGLIO

Già in occasione della prima proroga disposta dal Governo lo scorso anno dal Campidoglio si erano levate diverse voci contrarie a questa misura, pensata durante il periodo pandemico per rilanciare il settore della ristorazione. Dall’assessorato al commercio infatti l’Assessora Lucarelli ha commentato ricordando che sarebbe già pronta una delibera ponte per arrivare ad un nuovo regolamento, ma che con queste proroghe il fenomeno risulta ingestibile.

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IL RICORSO DEL CODACONS

Parole dure contro la proroga arrivano dal Codacons, con il Presidente Carlo Rienzi che senza mezzi termini definisce la misura uno “stupro ai danni dei centri storici”. L’associazione dei consumatori promette ricorsi: “Siamo all’assurdo – attacca il presidente Rienzi – Nonostante non sussistano più i presupposti dell’emergenza Covid che avevano permesso a bar e ristoranti di occupare il suolo pubblico con una invasione selvaggia di pedane e tavolini. Un caos che danneggia anche il decoro urbano e il turismo, rovinando l’immagine delle nostre città agli occhi dei visitatori stranieri”. Per tale motivo, se la misura sarà confermata, il Codacons è pronto a denunciare il Governo per abuso in atti d’ufficio, e a ricorrere in Tribunale per bloccare il provvedimento.

IL PLAUSO DELLE ORGANIZZAIZONI DI CATEGORIA

Positive invece le reazioni da parte dei commercianti interessati dalla proroga. In particolare è Claudio Pica, presidente della Fiepet Confesercenti Roma e Lazio, a parlare in una nota di questa misura: “Avevamo chiesto da tempo, per la Capitale, di intervenire in tal senso perché la ristorazione, settore ampiamente colpito dalla pandemia, dal rincaro delle materie prime e dalla crisi energetica, necessitava di un sostegno che andasse proprio in questa direzione – spiega Pica – Da parte del Governo registriamo un’attenzione importante verso i pubblici esercizi. La proroga dell’occupazione di suolo pubblico fino a giugno 2023 potrebbe portare benefici concreti con aumenti dei consumi del 15%, che si tradurranno anche in maggiore indotto economico per la Capitale e aumenti dei livelli occupazionali’‘.

LeMa