Home Notizie Cronaca Roma

Roma: presentato in Campidoglio il Piano per il Diritto all’Abitare

Tra gli obiettivi del piano il reperimento di nuovi alloggi, il rafforzamento dei programmi di recupero e autorecupero, un Osservatorio della condizione abitativa e un'Agenzia sociale per l'Abitare

ROMA – La Giunta Gualtieri, riunita in seduta straordinaria, ha approvato il Piano Strategico per il Diritto all’Abitare 2023-2026 di Roma Capitale. Il documento d’indirizzo è stato presentato oggi in Campidoglio dal Sindaco Roberto Gualtieri e dall’Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative Tobia Zevi. “Prevediamo investimenti senza precedenti negli ultimi decenni, nel segno dell’uguaglianza delle opportunità. Agiremo con una pluralità di interventi: non solo il reperimento di nuovi alloggi per l’edilizia popolare, ma anche il rafforzamento dei programmi di recupero del patrimonio edilizio e dei progetti di autorecupero, e strumenti nuovi – come una revisione del welfare, un Osservatorio della condizione abitativa e un’Agenzia sociale per l’Abitare – che si adattino a una città in trasformazione come la Capitale d’Italia”, ha commentato il Sindaco Gualtieri in una nota. “Roma si propone di indicare un modello a tutto il Paese: stimolare una riflessione, proponendo soluzioni concrete e chiedendo al Governo di fare altrettanto. Il Piano individua con chiarezza gli obiettivi da raggiungere, con una visione strategica in grado di incidere sulla situazione attuale, non più definibile “emergenziale” ma “cronica”, visto che riguarda quotidianamente da anni la vita di decine di migliaia di persone che aspettano, e meritano, risposte definitive”, così l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, Tobia Zevi.

IL PIANO DEL CAMPIDOGLIO

L’obiettivo del Piano, spiegano dal Campidoglio, è quello di individuare le azioni necessarie a soddisfare entro il 2026 i bisogni abitativi dei circa 3.000 nuclei in graduatoria che si trovano in situazione di maggiore fragilità. Lo scorrimento delle liste passa dall’acquisto di nuovi alloggi, dalla velocizzazione delle procedure di recupero e assegnazione e dall’aggiornamento digitale della graduatoria. Il Piano prevede inoltre un rafforzamento dei controlli con l’obiettivo di recuperare le case occupate abusivamente o inutilizzate, tutelando eventuali situazioni di fragilità. A questo scopo sarà rafforzata la sinergia tra il Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche abitative e il Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale.

Ads

GRADUATORIE E FONDI

La volontà del Campidoglio con questo piano è quella di ampliare il numero di alloggi disponibili da destinare allo scorrimento della graduatoria ERP e alle situazioni di emergenza abitativa, stanziando 220 milioni di euro nel 2022. L’Amministrazione intende acquisire al patrimonio Capitolino circa 1.500 – 2.000 nuove unità abitative, destinando a questo scopo circa metà delle risorse previste. Un ulteriore 30 per cento sarà destinato all’acquisto delle case ora detenute in fitto passivo, mentre il restante 20 per cento ai progetti di recupero e autorecupero e all’istituzione di un fondo di garanzia.

REPERIMENTO DI NUOVI ALLOGGI

Entro il 2023 l’Amministrazione vuole definire le procedure – all’esito delle verifiche istruttorie – per l’acquisto di diverse centinaia di appartamenti da enti pubblici e previdenziali, come già avvenuto per le 120 case dell’INPS per le quali l’Assemblea Capitolina ha già autorizzato l’acquisto. Anche sul mercato privato possono essere individuate soluzioni per ampliare lo stock di case disponibili. Nella scelta degli immobili, spiegano dal Campidoglio, verranno adeguatamente bilanciati diversi aspetti, come la sostenibilità economica e le ricadute sul benessere degli inquilini e della collettività, con particolare riferimento alla distribuzione territoriale.

RECUPERO E AUTORECUPERO

Roma Capitale con questo piano intende proseguire l’esperienza del PINQuA di Porto Fluviale in un’ottica di rigenerazione urbana, reperendo le necessarie fonti di finanziamento come i fondi europei impiegati ad Ostiense. In questo modo l’Amministrazione intende avviare gli studi di fattibilità dei progetti di recupero degli immobili in via Santa Croce in Gerusalemme, 55-59 (“Spin Time”) e via Prenestina, 913 (“MAAM – Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz”). Inoltre l’impegno è quello di lavorare ad un nuovo regolamento sull’autorecupero per lo sblocco dei progetti già avviati e l’individuazione di ulteriori iniziative.

OSSERVATORIO E AGENZIA SOCIALE PER L’ABITARE

Il ‘Piano Casa’ prevede l’individuazione di nuovi strumenti, quali l’Osservatorio della condizione abitativa a Roma, con finalità di monitoraggio ed elaborazione di nuove strategie, e l’Agenzia sociale per l’abitare, destinata a essere il braccio operativo per gestire in maniera rinnovata il welfare abitativo, per attuare sperimentazioni e definire nuove linee di intervento sull’edilizia sociale. L’Agenzia avrà la funzione di intermediare il mercato anche attraverso la definizione di contratti a canone concordato, e tramite fondi di garanzia per gli affitti, rispondendo alle esigenze, tra gli altri, di nuclei familiari di nuova formazione, giovani in cerca di autonomia abitativa e studentesse e studenti fuori sede.

I PROSSIMI PASSI

Il Piano dovrà essere discusso in Assemblea Capitolina, su questo passaggio è intervenuto il capogruppo di Sinistra Civica Ecologista Alessandro Luparelli: “È importante ora, in vista della discussione in Assemblea capitolina, proseguire il confronto con i territori, sindacati, comitati, associazioni per il diritto all’abitare il cui contributo è stato fondamentale per l’elaborazione del Piano – e ancora – Se riusciremo ad applicare quanto contenuto nel Piano potremo parlare di un modello Roma per le politiche abitative in grado di fare scuola a livello nazionale. Certo, per realizzarlo avremmo bisogno di altre risorse e questo sarà elemento di impegno da parte nostra, soprattutto nei riguardi di un governo nazionale che taglia nettamente i fondi sul bonus affitti”. Il dibattito sul Piano sarà sicuramente animato dalle critiche da parte delle opposizioni. Tra i primi a criticare quanto presentato da Gualtieri è il capogruppo leghista Fabrizio Santori: “Niente regali agli occupanti abusivi. Il piano casa varato dalla Giunta Gualtieri è irricevibile. Il meccanismo del passaggio da casa a casa con le categorie ‘meritevoli di tutela’ allargate e enormi spese pubbliche, che, oltre a quelle per l’ex Porto Fluviale, vorrebbero essere aumentate per acquisire anche lo ‘Spin Time’ e il ‘Maam’, è di fatto un incentivo all’occupazione degli alloggi in luogo della regolare procedura di presentazione della domanda di assegnazione, in spregio dei diritti di tutti coloro che attendono in graduatoria da anni”.

Redazione