IL PIANO – La possibilità che la pressione dell’acqua nella Capitale e nel comune di Fiumicino posa essere abbassata durante le ore notturne era già stata anticipata. Il piano, definito appena ieri una ipotesi ancora allo studio, potrebbe prendere il via già nella notte di lunedì prossimo, dopo il definitivo rientro dei cittadini romani dalle vacanze. Con la città che torna a riempirsi i bacini idrici che servono la Capitale potrebbero non sostenere la crescente richiesta, quindi si corre ai ripari.
GLI ORARI – Nel programma di Acea l’approvvigionamento idrico potrebbe venire a mancare a partire dalle 23.30 fino alle 5 del mattino soprattutto ai piani alti dei palazzi di Roma. Naturalmente la società si sta occupando di predisporre delle autobotti a tutela dell’operatività degli ospedali capitolini e delle strutture sanitarie.
I SEQUESTRI A BRACCIANO – Intanto sul lago di Bracciano il NOE dei Carabinieri di Roma sta dando seguito ad un decreto emesso dalla Procura di Civitavecchia, per la perquisizione ed il sequestro di una ventina di pompe idrauliche su terreni privati nelle immediate vicinanze del lago. Questi punti di aspirazioni installati senza alcuna autorizzazione sono stati individuati nei comuni di Bracciano, Anguillara Sabazia e Trevignano Romano.
GLI SCENARI – Lo scenario che si va delineando per l’approvvigionamento idrico della Capitale non è certo dei più rosei. Se le precipitazioni tarderanno ad arrivare (e comunque potrebbero non risolvere immediatamente il problema), con l’aumento dei consumi dovuti ai rientri dalle ferie, la situazione si farà piuttosto seria. “Gli acquedotti delle Capore e del Marcio nell’ultimo periodo hanno visto abbassarsi sensibilmente il livello delle loro acque – spiega una nota diramata nella giornata di ieri dall’azienda – dal Pescheria non si possono derivare più di 9.100 litri al secondo per i forti limiti di un’infrastruttura vecchia di 80 anni, dal lago di Bracciano la società non può prelevare più di 400 litri al secondo, a seguito dell’ultima ordinanza diramata dalla Regione Lazio a valle della decisione del Tribunale Superiore delle Acque”.
LE PIOGGE – È la Coldiretti a rendere noti i dati forniti da Ucea (unità di ricerca per la climatologia e meteorologia applicate all’agricoltura). Fino al 20 agosto scorso su Roma sarebbe caduta l’82% di pioggia in meno rispetto allo scorso anno. Ma la situazione non migliora se si scorre il calendario all’indietro, con le precipitazioni dei primi sette mesi dell’anno praticamente dimezzate.