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Forlanini: un bene pubblico da valorizzare

Vanno avanti i lavori per la Caserma dei Carabinieri, ma non si ferma il dibattito sull’impiego della struttura

Forlanini 154 - Febbraio 2018

Tratto da Urlo n.182 Settembre 2020

MONTEVERDE – Alla fine di maggio sono iniziati i lavori sul padiglione del Forlanini che ospiterà la Caserma dei Carabinieri di Monteverde. Mentre si attende la riqualificazione dell’ex nosocomio la Regione dice “no” alla richiesta del Municipio XII di destinare alcune aree alla didattica in vista dell’apertura dell’anno scolastico. Attualmente gli spazi antistanti all’ingresso di via Ramazzini sono utilizzati per i tamponi Covid con il sistema drive-in.

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LA VALORIZZAZIONE DEL FORLANINI

Le operazioni sull’edificio che ospiterà la Caserma procedono rispettando la tabella di marcia. La scadenza di fine lavori è fissata per la prossima primavera, hanno detto dall’Assessorato al Patrimonio regionale. Gli interventi in corso, per un totale di oltre 2 milioni di euro, renderanno la palazzina utilizzabile dal Comando dei Carabinieri, tutelando il bene dal punto di vista storico e architettonico e creando un presidio di legalità. Lo scorso 31 luglio intanto, durante il Giudizio di parificazione, anche il procuratore della Corte dei Conti del Lazio, Andrea Lupi, ha riportato l’attenzione sull’esigenza di dare attuazione quanto prima ai progetti regionali per l’ex nosocomio per scongiurare il rischio di degrado del compendio immobiliare. “Condivido al 100% la sollecitazione del procuratore”, ha risposto il Governatore Nicola Zingaretti: “Il recupero del Forlanini dovrà avvenire dentro funzioni chiare e le compatibilità di bilancio che lo permettano. Non vogliamo mettere dietro la parola valorizzazione il termine speculazione: la vocazione finale di questo patrimonio deve essere il bene comune”. Per quanto riguarda il futuro dell’ex nosocomio rimane in piedi la memoria di Giunta regionale di dicembre 2019, all’interno della quale si fa riferimento a un accordo tra Governo, IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo) e WFP (Programma Alimentare Mondiale), un progetto che prevede in prima battuta uno studio di fattibilità e che mette in campo attori interessati a realizzare il progetto originario di una Cittadella della Pubblica Amministrazione con sedi di rappresentanza internazionali. Solo una piccola porzione della struttura rimarrà di gestione regionale.

SCUOLA: IL NO DELLA REGIONE

Intanto in vista della difficile riapertura delle scuole a causa dell’emergenza Covid il Municipio XII ha chiesto alla Regione la disponibilità di alcuni spazi all’interno dell’ex nosocomio, che non sono però stati concessi. A parlarne sono stati gli esponenti Lega, Giovanni Picone, consigliere in Municipio XII, e Daniele Catalano, già capogruppo al Municipio XI: “Il Municipio, in difficoltà e in carenza di posti, ha chiesto alla Regione la possibilità di usufruire di alcuni spazi all’interno del Forlanini, che dopo un sopralluogo abbiamo verificato noi stessi essere presenti e in buone condizioni. La Pisana ha detto no. Sarebbe stato il primo passo per una riconversione parziale, dopo anni di abbandono e degrado”. La Regione a fine luglio ha risposto alla richiesta, della Presidente del Municipio XII, Silvia Crescimanno, di spazi da adibire alla didattica: “Nella lettera l’Assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, ha spiegato che le condizioni generali dell’immobile e la circostanza che nel parcheggio antistante è stato allestito un drive in per i tamponi Covid, rendono nel breve tempo inutilizzabili gli spazi dell’ex Forlanini per fini scolastici”. Il dirigente regionale della Lega Lazio, Fabrizio Santori, ha commentato questo rifiuto: “Un atteggiamento grave che nella risposta ufficiale liquida la richiesta riferendosi esclusivamente al parcheggio antistante il piazzale centrale. Ricordiamo al segretario del Pd che il Forlanini ha sei grandi padiglioni e altre strutture. I fondi comunali e del Miur per l’adeguamento ci sono, gli spazi anche, perché Zingaretti continua a lasciare il Forlanini nel degrado e nell’insicurezza?”, ha concluso Santori.

Anna Paola Tortora