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Mobilità pubblica: l’efficienza è sicurezza

incidente via del mare

Quando gli incidenti non sembrano insegnarci nulla

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Non è la prima volta che un incidente mortale riaccende le polemiche sull’alta velocità, sulla guida in stato d’ebrezza e sullo stato delle nostre arterie principali. Lo scontro di domenica scorsa sulla Via Del Mare, che è costato la vita a due bambine, è solo l’ultimo degli episodi che hanno riempito le pagine dei nostri giornali negli ultimi mesi. 

Fra i tanti ricordiamo l’incidente dello scorso agosto lungo via Cristoforo Colombo, in cui un noto costruttore romano ha perso la vita. Anche in quell’occasione tornò alla ribalta la sicurezza dell’arteria, così come l’alta velocità. Ma in relazione a quell’incidente, come in altre occasioni, noi tornammo a sottolineare l’importanza di rivedere ed aumentare non soltanto la sicurezza delle nostre strade, ma anche tutte le possibilità alternative alla mobilità privata.

Tornammo infatti a parlare della necessità di migliorare la mobilità pubblica per renderla un metodo realmente alternativo e sostituibile alla mobilità privata. Per la Colombo come per la Via del Mare il miglioramento della mobilità si declina con i tanto attesi interventi sulla linea Roma-Lido, ormai resi necessari ma ‘incastrati’ nell’iter per la realizzazione del nuovo Stadio della Roma, assieme alla miope volontà di prolungare la Metro B fino a Tor di Valle. Dal punto di vista della mobilità privata si punta invece al raddoppio delle arterie nel tratto prospicente lo stadio. Un corto imbuto che potrebbe non risolvere i problemi di una strada con la più alta incidentalità della Capitale.

In una città dove si fermano i cantieri della Metro C, dove nessuno ha colpa per i pini che cadono sulle strade e sui cittadini, e dove si annullano gli aumenti del costo delle strisce blu, perché non giustificati da contemporanei interventi sul trasporto pubblico, parlare di sicurezza analizzando lo stato delle strade o l’alta velocità senza allargare il campo di indagine è quantomeno riduttivo. Si dovrebbe puntare in alto, con una progettualità che sia propositiva e lungimirante, non solo in relazione ai grandi eventi come le Olimpiadi, ma anche nel migliorare la vita quotidiana dei cittadini, con una mobilità accettabile, sicura e in sicurezza.

LeMa