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Pink Floyd – The Dark Side of the Moon

The Dark Side of the Moon è l’ottava meraviglia dei  Pink Floyd, pubblicato il 1º marzo 1973 negli Stati Uniti d’America dalla Capitol Records e il 23 dello stesso mese nel Regno Unito dalla Harvest Records. The Dark Side of the Moon fu inciso negli Abbey Road Studios in due sessioni, tra maggio 1972 e gennaio 1973. Durante le sessioni di registrazione si utilizzarono le tecniche più sofisticate dell’epoca: lo studio era in grado di missare fino a sedici tracce, caratteristica che offriva un alto livello di flessibilità, anche se la band arrivò a usare molte più tracce, al punto che dovettero copiare i nastri. Un pomeriggio caldo di luglio di qualche decennio fa eravamo rientrati a casa per cercare riparo dal sole. Avevamo qualche spinello nelle tasche. Subito dopo la fumata abbiamo messo The Dark Side of the Moon dal computer, utilizzando il lettore multimediale MP3 parecchio in voga nel 2001. Dopo un’ora di ascolto, al termine dell’album, ci siamo ripresi rendendoci conto di aver fatto un lungo viaggio profondo ed introspettivo, sfiorando per un attimo i temi fondamentali della vita e della morte, comodi su quel letto comprato all’Ikea con lenzuola rosse. Alcuni vinili li abbiamo sentiti così tante volte che quando la domenica a Porta Portese trovi una copia, la compri solo per incorniciarla e metterla su parete. Sono quei dischi che una volta messi, magari in viaggio, ti portano nel futuro e forse dentro sé stessi, come le strisce tratteggiate in autostrada mentre viene ingoiata da un’auto che sfreccia via. The Dark Side Of Moon è un viaggio acido, lungo e profondo.

Riccardo Davoli

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