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Television – Marquee Moon

I Television furono i protagonisti della scena post-rock newyorkese degli anni ‘70; si ispirarono al garage-rock psichedelico e a gruppi come i The Velvet Underground e divennero, a loro volta, un punto di riferimento della nascente scena new wave. Per diversi anni si esibirono al CBGB, locale storico frequentato dalla nuova generazione di musicisti underground: Patti Smith, Blondie e Ramones. Nel 1976 firmarono un contratto con l’Elektra Records e iniziarono a registrare il loro primo album “Marquee Moon”. L’opera è un viaggio nell’alienante desolazione metropolitana descritta da liriche ispirate e dolorose, accompagnate da un sound essenziale e scarno. Il leader Tom Verlaine si impone come uno dei più arguti songwriters di sempre e si ritaglia il ruolo di “cantante maledetto” nella vivida scena newyorkese dell’epoca. Il disco non è tanto legato al punk, quanto piuttosto all’ipnosi della loro psichedelia; i brani non sono aggressivi o veloci, le chitarre hanno poca distorsione e spicca un modo di cantare molto espressivo ed enfatico. I testi sono visionari e descrivono una società ingiusta (“Friction”), la voglia di scappare da essa (“See No Evil”), ma anche passeggiate surreali per New York (“Venus”). Spicca la lunga title track dove chitarre ritmiche si alternano con le soliste in un reiterato botta e risposta dall’ottimo impatto emotivo. L’album si chiude con “Tom Curtain” dal mood epico e solenne arricchito da tristi tocchi di piano e minimali accordi chitarristici. “Marquee Moon” è indubbiamente uno dei migliori lavori di debutto per una band e credo che ogni appassionato debba ascoltarlo, per comprendere e apprezzare di più buona parte dei gruppi di oggi.

Guido Carnevale

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