
Antropologo e docente, cittadino ‘adottivo’ del quartiere
LA TARGA – Domani 6 maggio alle ore 12 nella ricorrenza del cinquantesimo anno dalla scomparsa dell’antropologo Ernesto De Martino, sarà apposta una targa in Piazza Caterina Sforza nel quartiere Garbatella che, per tanti anni, ha ospitato De Martino. “Innovatore nel campo delle ricerche per il suo approccio multidisciplinare, è uno degli autori più studiati negli atenei italiani ed è stato un grande antropologo, filosofo e storico delle religioni che Garbatella ha avuto l’onore di annoverare tra i suoi abitanti per un lungo periodo”, scrivono in una nota il Presidente Andrea Catarci e l’assessore alla Cultura Claudio Marotta.
IL LUOGO – La scelta del luogo dove apporre la targa è risultata obbligata, il testo stesso che verrà esposto nella giornata di domani lo spiega: “Di De Martino ho notizie un po’ agrodolci… e tu faresti bene a scrivergli. Abita in Piazza Caterina Sforza n. 6 scala H int 12 (Garbatella)…“. Una frase questa tratta dalle lettere di Cesare Pavese. “In questo lotto e per lunghi anni, tra i più fecondi per i suoi studi, è vissuto Ernesto De Martino – seguita la targa – filosofo raro e antropologo, docente capace come pochi di aprire, nell’apocalisse culturale del ‘900, nuove strade di ricerca lungo “la terra del rimorso”, del furore e della magia”.
DE MARTINO – Antropologo, musicologo ed etnomusicologo italiano. A partire dagli anni ‘50 De Martino mette al centro della sua ricerca l’analisi del folklore religioso nella cultura contadina del Sud. “Sud e magia”, “Morte e pianto rituale nel mondo antico” e “La terra del rimorso” sono i volumi in cui raccoglie i frutti delle varie spedizioni scientifiche sul complesso mitico-rituale in Lucania, sulle persistenze del pianto funebre e sul tarantismo del Salento.