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Chiuse le ludoteche del Municipio VIII, il nuovo bando scontenta tutti

Mancano dei documenti, ma la gara esclude a priori le vecchie sedi

MUNICIPIO VIII – Le due ludoteche del Municipio VIII, entrambe gestite dall’Associazione Arciragazzi, dal 30 dicembre risultano chiuse. Con la scadenza della concessione per gli spazi di via Ostiense (all’interno del Giardino Pisino) e di via dei Lincei, il territorio municipale si trova senza ludoteche. Un po’ di ritardo sul bando per la nuova assegnazione è comprensibile, ma il testo prodotto dall’amministrazione il 26 gennaio scorso esclude categoricamente entrambe le strutture. I motivi di questa decisione sono da ricercare nell’assenza di documentazione (in particolare mancherebbe la certificazione di staticità) per entrambe le sedi, anche se in via dei Lincei proseguono le attività di un centro privato, così come restano attivi gli uffici del Consultorio. Il bando inoltre pone la condizione che i partecipanti mettano a disposizione la propria sede, si debbano occupare della messa a norma di tutti i locali, del giardino e degli arredi. Condizioni che, con un’offerta economica di circa 47mila euro per dieci mesi, difficilmente permetteranno ad onlus o associazioni di prendere in considerazione la partecipazione.

LA MANIFESTAZIONE – Il 28 gennaio scorso i cittadini di Ostiense, assieme ai piccoli utenti della ludoteca, si sono incontrati per manifestare il loro dissenso nei confronti delle scelte dell’amministrazione municipale. “Aspettavamo il bando e avevamo chiesto al Presidente di risolvere la questione – ci spiegano i genitori – ma ci avevano detto che non si trovavano dei documenti. Allora abbiamo chiesto l’invio di un tecnico per produrli, ma non è stato mandato”. Poi arriva il bando: “E le indicazioni escludono questo spazio, così come quello di via dei Lincei – aggiungono – Perché l’amministrazione non si prende la responsabilità di far uscire un bando su via dei Lincei, ma continua a far rimanere altri servizi negli stessi spazi?”. Secondo i genitori, oltretutto, la ludoteca di Ostiense era utile anche ad animare il Giardino Pisino: “Rendeva vivo tutto il Parco ed era anche l’unica fonte di luce, perché i lampioni in quest’area non hanno mai funzionato”.

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GESTORI DAL 2009 – Dall’Associazione Arciragazzi, che dal 2009 gestisce questi spazi, è la Presidente Anna Maria Berardi a rispondere alle nostre domande: “Purtroppo da settembre – quando la situazione della documentazione è stata resa nota, ndr – non è stato fatto nulla. Credo sia un problema prettamente burocratico, dato che in via dei Lincei i servizi privati continuano a funzionare”. L’Associazione comunque non parteciperà al nuovo bando. “Non abbiamo una sede con le caratteristiche richieste – ci spiega la Presidente – Il Municipio chiede di mettere a disposizione locali e arredi. Considerando che entrambe le sedi sono già arredate ci sembra assurdo. Come è assurdo il valore economico del bando a fronte delle richieste – circa 47mila euro, con la possibilità di ribasso, ndr – Secondo noi potrà partecipare soltanto una struttura privata già funzionante, sarebbe l’unica che potrebbe sostenerlo”. Anche l’Arciragazzi torna ad indicare come “vitale” lo spazio di Ostiense: “Escluderlo a priori ci sembra assurdo. Qui avevamo 18 bambini al giorno, a via dei Lincei 25. Ma viste le tante richieste dovevamo fare anche dei turni a rotazione per permettere a tutti di partecipare”.

RITIRARE IL BANDO – Assieme ai genitori hanno protestato anche alcuni esponenti del Pd locale, che nelle commissioni municipali da tempo hanno chiesto numi riguardo queste strutture: “Da settembre l’amministrazione ha chiuso occhi e orecchie – ci spiega la Capogruppo dem, Anna Rita Marocchi – Comprendiamo la protesta dei genitori. La risposta alle loro e nostre richieste è stata un avviso pubblico di certo non alla portata di tutti”. La Consigliera spiega poi di aver proposto l’utilizzo dei circa 1500mq destinati al Municipio all’interno degli ex Mercati Generali: “Ma anche su questo nessuna risposta – seguita Marocchi – mentre la struttura di via dei Lincei continua ad ospitare altri servizi. L’avviso pubblico va ritirato. Meglio temporeggiare qualche altra settimana e dedicarsi alle certificazioni dell’esistente. Anche perché gli arredi e i materiali ci sono già, abbandonarli sarebbe un danno erariale non indifferente”.

LA PRESIDENZA – Dalla Presidenza Paolo Pace ci ha spiegato quale sia stato l’iter seguito: “Dal 20 settembre è partito lo screening su tutti i locali del Municipio. Per la prima volta si è voluto capire se quanto messo a disposizione avesse i requisiti per essere utilizzato in sicurezza. Sui locali del Giardino Pisino e su quelli di via dei Lincei manca della documentazione – seguita – Su via dei Lincei l’iniziativa privata dello spazio Baby continuerà fino al termine del contratto, a quel punto ci sarà un nuovo bando e anche i documenti per gli spazi”. Lo scopo sembra essere quello di mettere in regola i locali dal punto di vista amministrativo: “Non c’è la volontà di lasciarli inutilizzati – seguita il Minisindaco – L’ufficio tecnico deve cominciare a regolarizzare le posizioni. Dove manca il certificato di stabilità servono tra i 35 e i 40mila euro per produrlo. Bisogna trovare i fondi e avviare queste attività”. In conclusione, al Presidente Pace abbiamo riportato le perplessità di cittadini e opposizione riguardo i termini del bando: “Contiene le conclusioni degli uffici della Direzione socio-educativa. Capisco che l’importo non sia alto, ma quelli sono i fondi a disposizione. Se dovesse andare deserto lo rivedremo”.

Leonardo Mancini

Tratto da Urlo n.143 febbraio 2017