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Diritto all’abitare: parte oggi il terzo Tsunami Tour

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Nel Municipio VIII occupato un edificio dell’Inarcassa alla Montagnola, mentre all’Ostiense nasce Neetbloc

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IL TERZO TSUNAMI TOUR – È partito questa mattina il terzo ‘Tsunami tour’ dei movimenti per il diritto all’abitare in attesa del corteo nazionale di sabato 12 aprile che simbolicamente partirà da Porta Pia, teatro della manifestazione dell’autunno del 2013. Questa prima mattinata di agitazione ha visto cinque tentativi d’occupazione: circa 150 persone a Tor di Nona, 80 nuclei familiari a Torre Spaccata, la simbolica riapertura di un forno diroccato in via Segni sulla Casilina, uno stabile abbandonato in zona universitaria e due iniziative nel territorio del Municipio VIII.

MONTAGNOLA – Circa 300 nuclei familiari, per un totale di circa 700 persone, hanno occupato il il palazzo ad uso uffici dell’Inarcassa in via Baldassarre Castiglione alla Montagnola. Già occupato in passato, l’edificio venne sgomberato circa tre anni fa. “Assistiamo oggi all’ennesima occupazione nel nostro territorio – dichiara in una nota il Capogruppo di Fi al Municipio VIII, Simone Foglio – Su questo tema è nota la posizione del Presidente del Municipio Catarci, che non condividiamo, ma almeno viene espressa alla luce del sole. Imbarazzante è invece l’atteggiamento del PD di zona che finge di non vedere l’ennesima occupazione. per paura di essere redarguito dal presidente del municipio di Sel – seguita il Capogruppo forzista – Dopo l’ormai famoso mini-ruggito per l’occupazione degli ex bagni pubblici a Garbatella, con l’uscita del Pd dalla maggioranza che durò appena una settimana, attendiamo fiduciosi un segno di vita dai seguaci del premier Renzi, per sapere come la pensano su questi temi”.

NEETBLOC – Ultima iniziativa riguarda la nascita, in via del Gazometro 24, del progetto ‘Neetbloc’. “Più di un anno fa abbiamo occupato l’ex Acea di via Ostiense dando vita al progetto di Alexis e recuperando, mattone su mattone, giorno dopo giorno, uno stabile abbandonato, come nessun costruttore mafioso potrebbe mai fare – spiegano gli occupanti in un comunicato – Oggi siamo sempre di più ed apriamo un nuovo spazio abitativo che ha l’ambizione di essere un punto di riferimento per precari e neet, capace di aprire uno squarcio nel dibattito pubblico sempre più sterile”. Presto spiegato il profilo degli occupanti: “Siamo gli invisibili, quelli che non rientrano nelle statistiche ufficiali- si legge nella nota – e che non possono accedere ad alcun ammortizzatore sociale; ci chiamano neet e secondo l’informazione ufficiale siamo quelli che non studiano, non lavorano, non partecipano a percorsi formativi e sono mantenuti dai loro genitori. Ma sulla figura del fannullone spaparanzato sul divano e dell’inetto felice, media e politici costruiscono una favola che non ci appartiene perché sappiamo bene che dietro questa parola si nasconde il mondo del lavoro in nero, della disoccupazione, degli affitti esorbitanti e della conseguente impossibilità di studiare e vivere nel pieno delle nostre esigenze”.

PRENDERE LE DISTANZE – Parlano di ‘scorribande organizzate’ il Consigliere Fi al Municipio VIII, Maurizio Buonincontro e il Consigliere Capitolino, Giovanni Quarzo: “Il Municipio VIII, amministrato da SEL, sembra essere luogo privilegiato per tali scorribande. Sono ormai 6 gli edifici occupati con il supporto di comitati organizzati, uno per ciascun quartiere del Municipio. Le modalità e le finalità sono sempre le medesime: occupare, approfittando di povera gente, per poi trattare con le istituzioni e le proprietà qualche contropartita. L’unico risultato é quello di destabilizzare i quartieri oggetto delle occupazioni generando comprensibili allarmi tra i residenti che non possono più essere sottovalutati e ai quali va data risposta concreta ed immediata”. I Consiglieri forzisti seguitano chiedendo “al Sindaco Marino e al Presidente Catarci di prendere chiaramente le distanze da tali azioni che vanno condannate senza se e senza ma e di attivarsi per favorire il ripristino della legalità in tutti i quartieri coinvolti”.

Leonardo Mancini