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Ex Bagni Pubblici Garbatella: firmato il protocollo per il polo culturale

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La Laziodisu stanzia un milione di euro mentre gli occupanti lasceranno lo stabile nella serata di oggi

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FIRMATO IL PROTOCOLLO – per la cessione dello stabile degli ex bagni pubblici di Garbatella, da venerdì scorso occupati dagli attivisti di PlayLab, alla Lazidisu (l’Ente per il diritto allo studio del Lazio) per la riqualificazione e l’apertura di un centro polifunzionale culturale. Alla firma oltre le istituzioni ha partecipato anche l’Ater dato che l’accordo per la cessione dell’immobile sarebbe ancora da perfezionare. Il protocollo oltre a ripercorrere gli atti fin qui messi in atto per la riqualificazione dello stabile, spiega anche come la Ladisu “Si farà promotrice dell’opera di restauro e di risanamento conservativo dell’immobile”. Per Roma Capitale l’Impegno è quello di “realizzare un centro culturale polifunzionale con destinazione di pubblica utilità ed a promuovere gli atti necessari per portare all’interno degli spazi una Biblioteca comunale”. Nel protocollo vengono presi anche impegni specifici, infatti con il documento firmato quest’oggi la Laziodisu si impegna ad investire un milione di euro nella riqualificazione, iniziando i lavori di ristrutturazione entro 15 giorni dalla definitiva cessione dell’immobile da parte dell’Ater. Al Municipio VIII il compito di “dar vita, unitamente agli Enti coinvolti, ad un percorso partecipato per l’individuazione delle singole funzioni da rendere operative negli spazi”. Oltre ad impegnarsi nella promozione di attività culturali, formative e all’attivazione di un Centro di Documentazione territoriale.

LA CONFERENZA STAMPA – di presentazione del protocollo si è tenuta all’interno dell’edificio rinominato dagli occupanti ‘Mobidick la biblioteca che verrà’. Sono intervenuti, oltre al Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci e all’assessore alla Cultura del municipio, Claudio Marotta, anche l’assessore Comunale Flavia Barca e il vice Presidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio. L’assessore Marotta ha voluto ricordare l’importanza del lavoro fatto negli ultimi mesi sullo stabile, con l’intenso scambio epistolare e gli incontri con i vari attori interessati dalla vicenda. Non viene però dimenticato dall’assessore il momento dell’occupazione di questo spazio, definita un fattore accelerante dell’iter: “Le rivendicazioni dal basso hanno portato ad una accelerazione ma oggi siamo qui grazie alla chiara volontà delle istituzioni di portare a compimento questo progetto – seguita Marotta – è stato raggiunto un accordo per la rigenerazione urbana e per la cultura, una vera dimostrazione che la politica quando ascolta i movimenti raggiunge dei risultati”. Anche il Presidente Catarci ha voluto ricordare il percorso fatto fino alla firma dell’atto: “In questi mesi si è appurata la volontà di tutti i soggetti di tramutare in realtà questo sogno. Oggi finalmente è stato firmato questo accordo in cui le istituzioni convengono sulla necessità di fare di questo spazio un polo pubblico – continua il Presidente – Si tratta di un grande risultato per la collettività, sollecitato dal Municipio Roma VIII in vari modi e con un atto approvato lo scorso novembre, che ha anche spinto i giovani in presidio agli ex bagni a porre termine all’iniziativa. Il risultato è stato possibile per la determinazione e la concretezza di tanti e, in particolare, ci tengo a ringraziare il Vice Presidente regionale Smeriglio, l’Assessora Barca, il Gabinetto del Sindaco, Enzo Foschi in particolare e la maggioranza municipale tutta”. Sul tema della riqualificazione urbana e sull’importanza del legame fra cultura e territorio, si è espressa l’Assessore alla Cultura del Comune di Roma Capitale, Flavia Barca, che definito questa giornata come: “Un momento importante di un percorso di riqualificazione urbana e di una idea di cultura come strumento per ripensare il rapporto tra territorio e cittadini – seguita l’Assessore – C’è da ringraziare il Municipio per questo progetto di lavoro comune, sicuramente da replicare in altre zone della città avendo chiaro l’utilizzo pubblico come risposta ai bisogni del territorio”. Più concreto l’intervento del vice Presidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, che immediatamente chiede la fine dell’occupazione: “Dopo firma del protocollo ci aspettiamo la disoccupazione dello spazio ma non la smobilitazione. Questa partita ha presa la giusta strada ma non manca il bisogno di monitorare il processo – seguita Smeriglio – La partita sarà finita quando questo luogo sarà nuovamente aperto al pubblico”.

NONOSTANTE L’IMPEGNO ALLA SMOBILITAZIONE – da parte degli occupanti, che hanno anche ottenuto la possibilità di mantenere il nome Mobidick per il nuovo polo, nelle prossime settimane si dovrà in ogni caso cercare una composizione del contrasto nato all’interno della maggioranza del Municipio VIII. l’Uscita del PD dai banchi del Presidente e le dimissioni di tre Assessori dalla Giunta, non è certamente una vicenda facile da risolvere. Intanto è il Capogruppo del PD al Municipio VIII, Federico Raccio a ringraziare il presidente della Regione Lazio, Nicola ZIngaretti per “aver chiarito quale futuro potranno avere gli ex bagni pubblici di Garbatella: un polo culturale veramente pubblico per la Garbatella – seguita il Capogruppo in una nota riferendosi al documento sullo stabile votato a novembre in Consiglio municipale – L’ appoggio della Regione in questo percorso ci sembra puntuale e importante, fondamentale è stata la richiesta da parte delle forze interne al Consiglio Municipale di rivalutare questo luogo rendendolo una casa della Cultura a gestione pubblica. Laziodisu, ora proprietaria dello stabile, come richiesto dagli atti votati in municipio, potrà dare un futuro concreto agli spazi con una gestione diretta pubblica e trasparente. Il cammino – conclude Raccio – non è ancora concluso, ma la biblioteca sarà una realtà e il PD lavorerà per la legalità e una gestione pubblica dello spazio”. Anche dal Pd capitolino arrivano i ringraziamenti, con una nota congiunta di Valeria Baglio e Giulia Tempesta, membri dell’Assemblea Capitolina: “La ferma volontà del presidente Zingaretti e di Laziodisu ora proprietaria dello stabile, di rendere l’ex mobilificio Proietti un luogo pubblico dedicato alla cultura, dimostra quanto fosse giusta e motivata la battaglia del Partito Democratico in tal senso. Grazie al gruppo e agli assessori del Pd che non accettato prevaricazioni, le cittadine e i cittadini di Roma potranno tra qualche tempo usufruire di nuovi servizi – seguita la nota in relazione all’occupazione di questi ultimi giorni – L’impegno congiunto di Municipio, Comune e Regione è la migliore risposta a chi cela, dietro atti di forza (eclatanti, ma privi del consenso dei cittadini), una sfiducia di fondo nelle Istituzioni democratiche, che si fondano sul dialogo, la partecipazione, e la legalità come unica via per la tutela dei diritti di tutti”. Nelle prossime settimane si cercherà quindi di ricucire lo strappo nella maggioranza al Municipio VIII, con il Pd che dovrà decidere se rivedere la sua posizione o far definitivamente mutare gli equilibri all’interno dell’Aula di via Benedetto Croce.

UN MESSAGGIO SBAGLIATO – Secondo il Movimento 5 Stelle, silente sulla vicenda dell’occupazione fino ad oggi, il messaggio che passa e che resta nelle menti dei cittadini “è che questa occupazione ha avuto un valore fondamentale per decidere dell’utilizzo di questo spazio – afferma la Consigliera del M5S al Municipio VIII, Valentina Vivarelli – mentre un processo partecipativo con i cittadini del quartiere non è stato nemmeno preso in considerazione”. La consigliera pentastellata ci tiene a sottolineare il collegamento tra il PlayLab (il gruppo che da venerdì scorso occupa gli ex Bagni Pubblici) e il sostegno alla candidatura del Consigliere di SEL, Amedeo Ciaccheri, durante le scorse elezioni: “Questo evidenzia un pericoloso rapporto tra i poteri nel Municipio e i rapporti con chi porta avanti le occupazioni – seguita Vivarelli – Inoltre ci risulta che una occupazione avvenga in relazione ad un mancato interesse delle istituzioni mentre, in questo caso, le istituzioni si erano espresse favorevolmente per la riqualificazione”. Nella giornata di oggi poi la Commissione Controllo e Garanzia ha deciso di richiedere un Consiglio Straordinario per far luce su questa vicenda: “Inoltre – seguita la Consigliera – vorremmo capire quale sia l’elemento chiarificatore che i democratici si aspettano per rientrare nella maggioranza. Anche a fronte del fatto che si stanno accogliendo le richieste di chi ha occupato, innescando un meccanismo molto pericoloso”.

Leonardo Mancini