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Ex Mercati Generali: un quarto di secolo e nulla di fatto

Sono 25 anni che si parla della riqualificazione, ma a che punto siamo con il progetto?

Tratto da Urlo n.222 aprile 2024

OSTIENSE – Dalla Città dei Giovani fino alle allucinazioni sul nuovo Stadio della Roma, l’area degli ex Mercati Generali sembra essersi fermata. Immobile e impassibile guarda lo scorrere del tempo e della città senza che al suo interno avvenga nulla. Così mentre sono diversi i progetti di rinnovamento e riqualificazione del quadrante, sull’area degli ex Mercati nulla sembra muoversi.

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LE DUE VARIANTI

La progettualità rientra all’interno del progetto urbano Ostiense-Marconi approvato nel 1999 e attuato nel 2000 con la sottoscrizione di due Accordi di Programma. Nel 2003 viene pubblicato il bando di gara per il concorso di progettazione che si chiude nel 2005 con la vittoria dello Studio OMA e del progetto dell’Architetto Koolhas. La convenzione per i lavori con la Lamaro Appalti Spa (come mandataria della società Ex Mercati Generali, poi diventata Sviluppo Centro Ostiense) viene stipulata nel 2006, mentre nel 2012 arriva la prima variante presentata dalla Concessionaria, anche con la rimodulazione delle destinazioni funzionali (aumenta il commerciale). Una condizione che i privati considerano imprescindibile per la realizzazione del progetto, dato che rispetto al 1999 la città e le esigenze del quadrante sono cambiate. Così, dopo una Conferenza di Servizi, nel 2015 arriva l’approvazione di una seconda variante, mentre nel 2017 la Giunta capitolina approva il progetto definitivo.

L’INTERLOCUZIONE CON ATAC

A questo punto si apre l’interlocuzione con ATAC, proprietaria di aree vicine che servono per variare il tracciato della viabilità pubblica, anche a fronte dell’apertura del Ponte Spizzichino e di una nuova disciplina del traffico che rendono necessari alcuni adattamenti al progetto. Intanto nel 2016 le competenze su questa progettualità migrano all’interno dell’Amministrazione capitolina: dagli uffici del PAU Città Storica vengono trasferite al SIMU. L’interlocuzione con ATAC si conclude nel 2020 quando l’Assemblea Capitolina delibera l’acquisizione a titolo gratuito delle aree di proprietà ATAC destinate alla realizzazione della viabilità pubblica a cura e spese del concessionario.

LA VIGILANZA DELL’ANAC

La situazione si complica poi ulteriormente nel 2021 quando l’ANAC avvia un procedimento di vigilanza rilevando alcune criticità relative all’assetto societario dei privati e sulla seconda variante, ritenuta non conforme alle previsioni normative e contrattuali. Infine l’Autorità sottolinea come il ritardo accumulato, anche in conseguenza alla variante, non sarebbe giustificabile e potrebbe persino mettere in dubbio il persistere dell’interesse pubblico. Così nel settembre 2022 il concessionario manifesta l’intenzione di proporre una revisione al progetto approvato con la seconda variante, con una destinazione d’uso che prevede la riduzione delle aree a destinazione commerciale e a dicembre presenta una proposta progettuale volta a realizzare un campus studentesco, preservando gli spazi e le funzioni destinate a Cultura e tempo libero. Una volontà confermata anche al SIMU nel dicembre dello stesso anno, che ha poi richiesto (in accordo con il PAU) alcuni approfondimenti integrativi alla nuova proposta per avviare l’istruttoria preliminare per la valutazione dell’interesse pubblico alla revisione progettuale. I privati hanno quindi presentato la documentazione integrativa e la Giunta capitolina, con una delibera del maggio 2023, prende atto della rinuncia alla seconda variante e della presentazione della nuova proposta, che al momento è alla valutazione del SIMU e del PAU. Se le valutazioni saranno positive e non richiederanno ulteriori integrazioni si potrà quindi procedere con una nuova conferenza di servizi.

DAL CAMPIDOGLIO

Naturalmente abbiamo voluto contattare l’Assessorato capitolino ai Lavori Pubblici per capire quale sia lo stato amministrativo di questo iter. Dall’Assessorato di Ornella Segnalini ci hanno risposto che questa vicenda è costantemente attenzionata e che l’amministrazione sta lavorando al grande progetto di riqualificazione di questa importante area. Al momento però non è facile indicare una data per la ripresa dei lavori, una situazione che genera nella cittadinanza critiche e accuse di immobilismo per un progetto che oggettivamente sembra essere fossilizzato. Critiche in tal senso arrivano anche dal consigliere di FdI e vicepresidente della Commissione capitolina Lavori Pubblici, Federico Rocca: “Anche se non è questo il caso – sottolinea – ci sono procedure così lunghe da non essere più al passo con i tempi. Se dopo 20 anni stiamo ancora a parlare di queste opere che non sono realizzate c’è un problema evidente. Per opere pensate decenni fa è lecito domandarsi se servono in quella forma, visto che la città muta e va avanti”. Per Rocca le lungaggini burocratiche e i rallentamenti di cui quest’opera soffre non sono più accettabili: “Le procedure farraginose e i rallentamenti che notoriamente si creano ogni volta che cambia la guida dell’amministrazione compromettono le opere stesse, la loro efficacia e utilità per il territorio – conclude Rocca – Mi auguro che il quadrante Marconi-Ostiense possa al più presto fruire delle nuove funzioni previste negli ex Mercati Generali”.

Leonardo Mancini