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Municipio VIII: sul bilancio la maggioranza esce dall’Aula

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L’opposizione dichiara vittoria mentre il parere arriverà con delibera di Giunta

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LA SEDUTA – del Consiglio Municipale, interrotta nella tarda serata di ieri per un guasto tecnico che impediva la registrazione dei lavori, sarebbe dovuta riprendere questa mattina alle 8,30, per continuare a discutere gli oltre 200 atti ancora in programma. La ripresa dei lavori purtroppo è stata posticipata alle dieci, creando molte discussioni in Aula da parte dell’opposizione: “Ieri avevamo chiesto di riprendere la seduta a mezzogiorno – spiega il Capogruppo PdL al Municipio VIII, Andrea Baccarelli – ma nessuno ha voluto appoggiare la nostra proposta. Questa mattina alle nove abbiamo chiesto di aprire i lavori, mentre il Presidente del Consiglio ha atteso l’arrivo in Aula della sua maggioranza oltre l’orario deciso e sottoscritto – seguita Baccarelli – Ci riserviamo di verificare in altre sedi la validità di questa decisione”. Nonostante le polemiche innescate da questo ritardo sono ripresi i lavori che, a detta dei consiglieri, non sarebbero potuti terminare prima di almeno 20 ore. Alle 13.00 però la situazione in Consiglio è cambiata: “Il consiglio si conclude come è iniziato: una farsa è finita con una farsa – spiegano in una dichiarazione congiunta i Consiglieri del PdL, Simone Foglio, Maurizio Buonincontro e Andrea Baccarelli – Abbiamo iniziato giovedì in commissione bilancio analizzando dei documenti poi modificati il giorno seguente, si è venuti in consiglio con la volontà di fare forzature regolamentari per limitare la discussione di numerosi emendamenti e Ordini del Giorno presentati per richiedere interventi necessari al territorio. Tutto questo – seguitano i consiglieri d’opposizione – nel disperato tentativo, poi fallito, di votare il bilancio nei termini richiesti dalla Giunta Comunale. Dopo tre giorni di discussione e una maggioranza senza precedenti per il numero di 17 consiglieri – in riferiscono al documento per procedere ad oltranza con i lavori, sottoscritto anche dal Consigliere Falasca – il Presidente Catarci ha guidato la propria maggioranza verso gli scogli. Dopo tre giorni di discussione ha abbandonato l’Aula seguito dai compagni di partito. Facendo cadere il numero legale e senza far esprimere un parere sulla proposta”. I Consiglieri d’opposizione hanno poi spiegato quel sarà la procedura che la maggioranza intende attuare per far pervenire a Roma Capitale un parere del Municipio VIII: “Catarci prima di abbandonare l’aula ha tentato di fare una proposta all’opposizione: cedere sul bilancio del 2013 per permettere la partecipare alla discussione sul previsionale 2014 – raccontano i consiglieri del Pdl – Più che una proposta sembrava un ricatto, se il Presidente Catarci non è riuscito ad approvare il bilancio è un problema tutto suo. Per il 2014 la partita è ancora da iniziare, il parere spetta all’Aula”. 

 

DALLA MAGGIORANZA – la comunicazione ufficiale su quanto accaduto in Aula è arrivata pochi minuti dopo la conclusione della seduta, con una nota del Presidente Catarci che torna a parlare dell’ostruzionismo portato avanti dal PdL municipale: “Di fronte al ridicolo atto di dissociazione dal proprio recente operato di un PdL che fa ostruzionismo contro il bilancio che ha già saccheggiato, davanti al susseguirsi di sproloqui indecenti e qualunquisti e ad inutili costi di fotocopie, cancelleria e personale, il Consiglio del Municipio Roma VIII ha chiuso i lavori senza esprimere il parere sul documento contabile del 2013 – seguita Catarci – Spinti dai brillanti leader che hanno demolito la città nei cinque anni passati, i consiglieri locali del centro destra sono alla fine riusciti nell’eroica impresa di togliere all’aula consiliare anche la facoltà consultiva. Proprio una bella prova di autolesionismo, misto a disprezzo per l’Ente municipale e per la collettività!”. Parole chiare quelle del Presidente Catarci, cui fanno eco quelle del Consigliere del PD, Flavio Conia, al quale è spettato anche il compito di dichiarare l’uscita della maggioranza dall’Aula: “Quando abbiamo aperto il Consiglio avevamo altre intenzioni, pensavo ad una discussione più civile, incentrata sul merito. Una discussione che non fosse su marciapiedi da rifare in realtà già sistemati, o su strade che non necessitano di interventi – sottolinea Conia – Invece abbiamo assistito a tutt’altro. Io non dico che l’opposizione non debba portare avanti il suo ruolo. Anche noi contro l’amministrazione Alemanno lo abbiamo fatto, ma con altri mezzi, come per la discussione su Acea. Oggi invece parliamo di rifacimenti di strade nemmeno conosciute dai relatori, con momenti d’ilarità tra i banchi dell’opposizione che hanno delineato una situazione paradossale – continua il Consigliere del PD sulla decisione di far cadere il numero legale – Abbiamo deciso di uscire dall’Aula perchè pensiamo che i lavori abbiano un limite di dignità che è stato superato largamente in questi giorni. Dal Comune di Roma ci era stato chiesto di dare una valutazione entro le 13 di oggi, ma questo parere non poteva esserci in quelle condizioni. Abbiamo così deciso di rimandare la decisione alla Giunta”. Su questo passaggio in Giunta Municipale il Consigliere Conia ha spiegato che il Consiglio era stato già esautorato dai suoi compiti “con la discussione su atti inesistenti. Sappiamo benissimo che questo bilancio rappresenta una situazione critica che non piace nemmeno a noi. Già avere un’opposizione che ha messo in atto questo comportamento rappresenta l’esautorazione del Consiglio, bloccato su temi inesistenti, quindi meglio andare avanti con una delibera di Giunta – conclude Conia – Ci prendiamo la responsabilità di questo atto ma non del dibattito che c’è stato e del modo in cui siamo arrivati a questa decisione”. È poi il Capogruppo del PdL Baccarelli, interpellato riguardo la validità degli atti proposti a spiegare i motivi del comportamento dell’opposizione: “Lo strumento adottato durante questi lavori può ricordare quello dell’ostruzionismo. Ma voleva porre in evidenza tutte quelle che erano le contraddizioni e le difficoltà di una maggioranza che si è ridotta, oltre i tempi dovuti, a discutere nei Consigli Municipali un bilancio che poteva essere fatto molto prima – conclude Baccarelli – Ricordo che questa sinistra governa Roma da ormai quasi sei mesi e nessuno li ha obbligati a presentare il bilancio in questo modo, se è avvenuto è solo per loro incapacità e demerito”.

DAL MOVIMENTO 5 STELLE – che ha visto dichiarare inammissibili tutti e tredici gli emendamenti proposti, arrivano delle considerazioni che vanno oltre l’ostruzionismo dell’opposizione e l’uscita dall’Aula della maggioranza: “Siamo rimasti allibiti di fronte ad un fatto che è stato ignorato dal Consiglio – spiega la Consigliera pentastellata, Valentina Vivarelli – Per serietà ci avrebbero dovuto fornire tutta la documentazione per analizzare il bilancio nei tempi idonei. Invece le quattro Proposte di Delibera – documenti collegati al Bilancio previsionale 2013 – non ci sono state presentate, abbiamo ricevuto solo il prospetto di entrate e uscite. Su questo abbiamo consegnato una lettera di contestazione al Presidente perchè rileviamo un modo di lavorare a dir poco incompetente, sempre che non si voglia identificare la volontà di ostacolare i consiglieri d’opposizione – seguita Vivarelli – Abbiamo poi scoperto che non ci sono stati forniti nemmeno tutti gli investimenti già programmati dal primo novembre ad oggi. Abbiamo quindi lavorato su una documentazione che credevamo aggiornata, con delle cifre che abbiamo poi scoperto essere non più disponibili, rendendo i nostri emendamenti inammissibili”. Questa mancanza di documentazione ha quindi impedito ai Consiglieri del Movimento 5 Stelle di portare avanti i loro emendamenti collegati al bilancio e alle quattro Proposte di Delibera: “Ci hanno preso in giro facendoci lavorare su un bilancio incompleto – seguita la Consigliera Vivarelli – Evidentemente pochissimi nella maggioranza hanno letto il bilancio, altrimenti si sarebbero accorti dell’incongruenza”. Sulla valanga di Ordini del Giorno presentati dal PdL e sulle critiche nei confronti della continua astensione da parte del Movimento, la Consigliera ha voluto chiarire che “Gli atti presentati dal PdL erano tantissimi, non abbiamo avuto modo di approfondirli, di conseguenza non mi esprimo su argomento che non conosco. Con questa considerazione e la mancanza di documentazione aggiornata sul bilancio, siamo arrivati alla conclusione che noi non potevamo esprimerci in merito. Il PdL non si è comportato in questo modo solo nel nostro Municipio, ma ha tenuto questa linea in tutti i Municipi – conclude Vivarelli – Cosa si aspettava questa maggioranza? Altri hanno saputo gestirlo, loro no. Ora per una incapacità di gestione si toglie ai consiglieri il diritto di esprimersi”.

Leonardo Mancini