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San Paolo: arriveranno le strisce blu?

strisce-blu generiche repertorio

Il Municipio VIII approva l’atto, per la maggioranza si tratterebbe solo di uno studio

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LA VOTAZIONE – Sono 12 i voti favorevoli (tutti all’interno del M5S) e 5 i contrari (l’intera opposizione) alla Proposta di Risoluzione votata il 20 dicembre in Consiglio Municipale avente come oggetto “Pedaggio strisce blu quartiere San Paolo”. Un documento di cui avevamo già dato notizia da qualche settimana riportando l’acceso dibattito tra maggioranza e opposizione che si è ripresentato anche in Aula. 

LA PRESENTAZIONE DELL’ATTO – A presentare l’atto è stata Chiara Pascolini, consigliera del M5S e prima Firmataria: “Pensiamo che le strisce blu siano il primo passo per risolvere la saturazione di parcheggi in quella zona. Un quartiere congestionato a causa della densità abitativa e delle attività commerciali, aggravata in questi anni dall’insediamento dell’Università Roma Tre. Con le strisce blu diminuirebbero i parcheggi selvaggi in doppia fila dando così giovamento alle attività commerciali. La zona e ben servita dai mezzi pubblici e pensiamo che non sia necessario l’utilizzo mezzi privati per raggiungerla. Le strisce blu potrebbero dissuadere i non residenti dall’utilizzare il mezzo privato, allentando la pressione sul quartiere. Per questi motivi, anche ascoltate le esigenze del territorio, chiediamo che si predisponga un progetto per la definizione delle strisce blu”.  

LE CRITICHE DELL’OPPOSIZIONE – Tutti e cinque i consiglieri d’opposizione presenti in Aula hanno votato negativamente l’atto, dopo averne formalmente richiesto il ritiro per rivederlo. “La Giunta deve essere presente perlomeno in commissione per quanto riguarda atti che li vedranno protagonisti – ha dichiarato in Aula il consigliere di Fi, Maurizio Buonincontro – Non parliamo di un intervento limitato, ma di azioni che avranno impatto sull’intero quadrante. La striscia blu da sola non è la soluzione. La rete di trasporto pubblico ad esempio è articolata, ma non sufficiente. Avete ascoltato bene i cittadini? Perché magari alcuni di loro non la pensano come voi”. Da FdI, Alessio Scimè, si dice favorevole alle strisce blu in linea di principio, pur richiamando l’attenzione “su interventi che spesso non hanno portato ai risultati sperati. L’esempio è il quartiere Ostiense, o i parcheggi a pagamento nell’area della Regione Lazio, che hanno portato a congestionare molto di più le strade limitrofe”. Anche dal PD la posizione non cambia: l’atto poteva essere condiviso se strutturato in maniera diversa: “In commissione abbiamo richiesto il ritiro per migliorarlo – afferma la capogruppo Anna Rita Marocchi – Magari inserendo un dossier aggiornato e non del 2012. Abbiamo fatto un’assemblea con i cittadini e i Comitati di Quartiere sono parzialmente contrari. Ciò che si sarebbe dovuto chiedere non è il progetto delle strisce blu – seguita – ma un tavolo di coordinamento con tutti gli attori coinvolti”.

LA REPLICA DEL M5S – La replica alle posizioni assunte dalle opposizioni viene fatta dal Consigliere penta-stellato Giorgio Di Pietrantonio, che ha voluto chiarire le ragioni di questo atto, che a quanto affermato servirebbe soltanto a chiedere una progettualità sulle strisce blu nel quartiere: “Predisposto il progetto si potranno interpellare nuovamente commercianti, cittadini e chi usa San Paolo come parcheggio di scambio. Al fine di ascoltare le esigenze e portare avanti un progetto che comunque prima va predisposto”. Di tutt’altro avviso il consigliere di Sinistra per Catarci, Amedeo Ciaccheri: “Sull’atto non c’è scritto che è finalizzato ad una valutazione, speriamo che perlomeno ci sia una vera discussione sul progetto”. Inoltre in Aula il M5S ha affermato che le posizioni dei Comitati di Quartiere sono state ascoltate, confermando la loro approvazione del progetto.

I COMITATI DI QUARTIERE – Abbiamo voluto interpellare nuovamente i due Comitati di quartiere, già ascoltati in precedenza, per capire se la loro posizione in merito alle strisce blu sia cambiata: “Se fossimo stati contattai avremmo ripetuto quanto già dichiarato in precedenza – ci ha riferito Guglielmo Costantini del CdQ San Paolo – le strisce blu possono essere utili soltanto se vengono messe in atto altre iniziative sul quartiere, con l’individuazione di nuove aree di parcheggio libero”. Come già riportato anche la posizione del CdQ Insieme per San Paolo non sembra essere mutata: “La nostra posizione è contraria – spiega Stefania Ercolani – Vogliamo che si portino avanti soluzioni per maggiori parcheggi liberi. A nostro parere le strisce blu sono penalizzanti per tutti, anche per le famiglie di residenti con più di una macchina. Siamo convinti che nemmeno i commercianti sarebbero d’accordo con questo intervento. Il territorio va curato – seguita – ma non con questi interventi. In questo modo non si risolverebbe il problema della doppia fila e degli schiamazzi notturni, dovuti invece all’apertura di negozi che vendono alcool fino a notte inoltrata. Non ci distraiamo da cose più importanti per le persone. Puntiamo su altre strisce, su quelle bianche di attraversamento, che nel nostro quartiere sono ormai quasi del tutto invisibili”.

LA DOPPIA FILA – Il parcheggio selvaggio è certamente uno dei problemi più sentiti dagli abitanti del quartiere. Tant’è che la stessa presentazione del documento presentato in Aula indica le strisce blu come soluzione. Una possibilità questa che seppur non condivisa da parte della cittadinanza, potrebbe avere una sua coerenza, ma soltanto se i controlli sul territorio e le sanzioni per la doppia fila selvaggia andranno di pari passo con l’inserimento delle strisce blu. Pensare di non parcheggiare su di un eventuale posto vuoto per non pagarlo, lasciando quindi la macchina in doppia fila, dovrà essere pesantemente sanzionato. La teoria che regola l’inserimento delle strisce blu inoltre indica un maggiore ricambio, dovuto al costo del posteggio, e quindi più probabilità di trovare parcheggio. Il tutto però deve essere governato tenendo conto di altri tipi di esigenze, anche esterne al quartiere.

I PENDOLARI MUNICIPALI – Quelli che abbiamo chiamato ‘pendolari municipali’, sono i tanti, tantissimi, cittadini che scelgono di utilizzare il mezzo privato per spostarsi dal proprio quartiere di residenza, più o meno servito dai mezzi pubblici, per raggiungere una fermata della Metro. Sul quartiere San Paolo questo è un fenomeno molto presente, che vede quotidianamente lo spostamento di cittadini di quartieri più periferici del territorio, spesso impossibilitati all’utilizzo dei mezzi pubblici per i tempi d’attesa troppo lunghi e inaffidabili. Anche questa componente meriterebbe quantomeno di essere presa in considerazione, soprattutto perché su questo territorio insistono, nel raggio di pochi chilometri, almeno altre due fermate della Metro. Zone anch’esse molto trafficate che potrebbero diventare la nuova meta dei ‘pendolari municipali’.

TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE – C’è da sottolineare che una netta contrapposizione a questo dibattito non è arrivata da alcuna parte politica. Anche l’opposizione non ha mai espresso un netto No alle strisce blu a San Paolo. Ponendo però sul piatto elementi quali gli interventi sui parcheggi, sul trasporto pubblico e sul modo in cui questo progetto è stato o meno concertato con le istituzioni e la cittadinanza. Uno studio più approfondito, da portare avanti prima ancora di richiederlo agli uffici, avrebbe potuto trovare posto nelle commissioni, ascoltando anche i dipartimenti competenti sulla mobilità, l’Atac per l’incremento di corse e linee, così come l’Urbanistica e i Lavori Pubblici per l’individuazione, o la razionalizzazione, delle aree di parcheggio presenti sul territorio. Senza mancare di ascoltare le voci dei residenti, dei commercianti e delle istituzioni, prima fra tutte Roma Tre. La trasparenza e la partecipazione sono anche questo. La speranza dopo questa votazione è che questo documento voglia davvero dar vita ad uno studio, e che questo possa seguire un iter partecipato.

Leonardo Mancini