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San Paolo: in Municipio si discute sulle strisce blu

strisce blu

È scontro aperto sulla proposta del M5S per diminuire la pressione sul quadrante

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Tratto da Urlo n.141 dicembre 2016

SAN PAOLO – Ciclicamente a Roma torna in auge il dibattito sulla “striscia blu”. Il mito del parcheggio a pagamento sembrerebbe aver contagiato anche il Municipio VIII, dove un atto sottolinea la necessità di istituire la tariffa nel popoloso e trafficato quartiere di San Paolo. Il documento presentato dal M5S non è ancora arrivato in Consiglio, ma sta già facendo discutere.

L’ATTO DEL M5S – La proposta del M5S parla di “non indifferenti problemi di viabilità”, sottolineandone l’aggravio negli ultimi anni a causa “dell’insediamento di alcune sedi della Terza Università”. Sarebbe infatti questo, secondo i Consiglieri del M5S, il fattore che maggiormente concorre alla congestione del quadrante, che invece godrebbe di una “favorevole situazione del trasporto pubblico” (metro e capolinea dei bus) tale da “dissuadere gli studenti dall’utilizzo di mezzi privati”. Secondo quanto riportato nella proposta, le strisce blu, oltre ad allentare la pressione del traffico, aumenterebbero “la disponibilità di parcheggi per i residenti”, sollecitando anche “i non residenti all’utilizzo dei mezzi pubblici”. In ultima analisi, oltre ai benefici per l’ambiente, dal M5S municipale ricordano che le strisce blu “sono fonte di guadagno per il Comune”.

GUARDARE AL TERRITORIO – Altro elemento che a nostro dire concorre in larga parte alla carenza di parcheggi è il fenomeno dei “pendolari municipali”: i cittadini delle aree più periferiche del Municipio si spostano in auto a San Paolo per proseguire con la metro, evitando di parcheggiare in prossimità di altre stazioni che già presentano le strisce blu. Il Presidente del Municipio VIII, Paolo Pace, concentrandosi sull’impatto dell’Ateneo, sottolinea la sua duplice valenza: “Se da un lato l’Università ha incentivato lo sviluppo di attività che hanno migliorato la qualità di alcuni servizi per i cittadini, dall’altro ha comportato per i residenti un sostanzioso incremento del traffico locale e la conseguente riduzione dei parcheggi. Già nel 2012 – seguita – alcuni residenti presentarono una petizione per l’istituzione delle strisce blu, rimarcando l’esigenza e il diritto a poter usare la propria auto senza la frustrante e a volte lunghissima ricerca del posto auto”. La volontà del Municipio è quella di avviare “campagne di sensibilizzazione rivolte agli studenti in merito all’importanza di usare mezzi di trasporto alternativi alla propria auto, incentivando così i servizi di car pooling e car sharing messi a disposizione dell’Università per i suoi iscritti, e all’utilizzo dei mezzi pubblici di cui la zona è ben servita”. Paolo Pace conclude poi dicendosi convinto che le strisce blu aumenterebbero “la disponibilità di parcheggi per i residenti” e, ad oggi, “si stanno ascoltando alcuni comitati di quartiere e gruppi di cittadini per essere certi che l’iniziativa volga per il verso giusto”.

I RESIDENTI – Il M5S municipale vuole quindi ascoltare quale sia la posizione dei residenti della zona. Noi di Urlo lo abbiamo fatto attraverso due Comitati di Quartiere. Stefania Ercolani, del CdQ Insieme per San Paolo, parla della loro contrarietà: “La nostra è una zona popolosa, commerciale e frequentata da studenti. Abbiamo l’Ospedale Bambin Gesù e le vie commerciali che secondo noi risentirebbero delle strisce blu. Il parcheggio a pagamento sembrerebbe fatto esclusivamente per far cassa – prosegue – A noi interessa risolvere il problema dei posti auto”. Per il CdQ la soluzione è quella di identificare nuove aree di parcheggio: “Risolvere la vicenda del Pup Da Vinci potrebbe aiutare molto con il ritorno di tanti posti auto. Con le strisce blu noi saremmo tra gli avvantaggiati, perché da residenti avremmo diritto al parcheggio, ma c’è chi viene da altri quartieri per prendere la metro: non dobbiamo fare un discorso egoistico. Inoltre a San Paolo – conclude – ci sono palazzi di 9 piani con tre famiglie per piano e molte hanno più di una macchina: pensiamo veramente che con le strisce blu si risolverà il problema?”. La seconda macchina infatti non parcheggerebbe gratuitamente, generando una lotta per le poche ‘strisce bianche’ rimaste nel quartiere. Diversa la posizione del CdQ San Paolo, con il Presidente Guglielmo Costantini che non manifesta una netta contrarietà, seppur l’iniziativa debba essere accompagnata da altri interventi. “Alcuni commercianti sarebbero favorevoli, perché potrebbero pagare loro il parcheggio dei clienti – spiega Costantini – mentre per conoscere il punto di vista dei cittadini, circa due anni fa facemmo un’indagine e la maggior parte era favorevole, ma chiedevano che il Municipio si attivasse nella zona per creare delle aree di parcheggio bianche, questo per non vessare i tanti lavoratori che quotidianamente devono raggiungere la metro”.

DALLE OPPOSIZIONI – Il circolo locale del Pd ha organizzato un incontro per analizzare il fenomeno: “Abbiamo scoperto che le cose non stanno esattamente come vengono presentate”. La Capogruppo, Anna Rita Marocchi, ci tiene a sottolineare che il problema in questa zona è “strutturale e si risolve soltanto intervenendo su nuove aree per parcheggi di scambio e sul potenziamento di alcune linee di trasporto pubblico. Questo – aggiunge la Consigliera Dem – è un atto improvvisato, prima di arrivare alle strisce blu c’è una serie di interventi da mettere in campo, che servono realmente a migliorare la vivibilità del quadrante”. La posizione delle opposizioni sembra convergere sulla necessità di valutare l’impatto del progetto: “Le soluzioni spot non servono a risolvere le criticità di un quartiere – commenta infatti il Consigliere di Fi, Andrea Baccarelli – In questo caso le strisce blu sposterebbero soltanto il problema un po’ più in là. Serve uno studio di tutte le iniziative da mettere in campo”. Ma a quanto riferito dal Pd il dibattito non sarebbe stato possibile: “In Commissione ho proposto di affrontare seriamente la questione – spiega la Consigliera Antonella Melito – Non è stato possibile discutere. Obiettivo dei grillini: insegnare agli studenti che possono venire all’Università in autobus o in metro e ‘non con le loro macchinine’ che occupano tutti i parcheggi della zona. Si valuti piuttosto la possibilità di cercare un’area e destinarla a parcheggio pubblico, se ne discuta nelle aule preposte o sul territorio con i residenti invece di limitarsi a fare atti spot che di certo non risolvono il problema”.

RIPENSARE IL PROBLEMA – L’iniziativa andrà concertata con chi questo quadrante lo vive e con le diverse anime che lo attraversano. Se studenti e pendolari sarebbero quasi sicuramente contrari al parcheggio a pagamento, a meno che non si prevedano nuove zone con strisce bianche, i commercianti potrebbero vedere nell’iniziativa un’opportunità per un maggiore ricambio di clientela. La posizione dei residenti non sembra netta, pur riscontrando una richiesta di fondo per l’aumento dei parcheggi attraverso nuovi interventi sul quadrante, c’è una parte favorevole. In ogni caso crediamo che la decisione debba andare perlomeno di pari passo con un miglioramento della mobilità dell’area: sistemazione degli spazi di parcheggio, sensibilizzazione all’uso del trasporto pubblico, riorganizzazione delle linee, sono sicuramente i primi punti su cui lavorare. Le strisce blu possono fungere da integrazione, magari puntando al riutilizzo del denaro ricavato dalla sosta tariffata, su interventi per la mobilità del quadrante.

Leonardo Mancini