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Viabilità a via Paolo di Dono: modifiche poco convincenti?

L’intervento di modifica della viabilità in Via Paolo di Dono richiesto da IFAD non convince gli abitanti di Ottavo Colle.
Negli ultimi mesi si sono svolti alcuni incontri nei quali l’amministrazione dell’International Fund for the Agricultural Development (IFAD) ha illustrato all’Ass.ne Ottavo Colle il progetto, che sosterrà a sue spese, sulla modifica alla viabilità nel tratto che interessa Via Paolo di Dono, tra il civico 44 e l’84 e tra il civico 38 e il 42. Secondo la relazione tecnica presentata, l’intervento prevede : l’allargamento dei marciapiedi lato IFAD di circa mt. 2,00 restringendo conseguentemente a mt. 5,50 il primo tratto di strada coinvolto (civico 44-84); l’allargamento della porzione di marciapiede presente nel tratto d’innesto verso via Baldovinetti; la creazione di una penisola semi rotatoria che avrà la funzione di proteggere l’accesso pedonale all’immobile IFAD; l’allargamento del marciapiede tra il civico 38 ed il civico 42 dove sono presenti alcune attività commerciali e la farmacia, restringendo anche in quest’area il percorso stradale, e la creazione di isole spartitraffico nel secondo tratto di Via Paolo di Dono e su via Baldovinetti di fronte alla penisola rotatoria.
Queste modifiche sono indicate come necessarie al fine di inibire il parcheggio e la sosta di automobili a ridosso di tutto il perimetro del fabbricato per questioni legate alla sicurezza, in particolare all’esigenza di allontanare possibili auto-bomba dal confine del palazzo e creare barriere di cemento che impediscano ad eventuali azioni sconsiderate in occasione delle visite di capi di stato.
Il progetto ha destato alcuni dubbi nell’Associazione e nei commercianti presenti, soprattutto sull’eventualità di sacrificare posti auto. L’Associazione ha quindi deciso di rendere noto il contenuto dell’incontro e le perplessità sorte attraverso l’invio di una lettera nella quale si è chiesto un meeting chiarificatore tra istituzioni, cittadini e l’IFAD.
Al secondo incontro, svoltosi nel Municipio XI, erano presenti, oltre all’Associazione, cittadini, commercianti, l’Assessore ai Lavori Pubblici del Municipio XI Alberto Attanasio, l’IFAD, l’Ufficio tecnico e alcuni Vigili di Polizia Municipale. Qui sono state portate alla luce le perplessità riguardo la variazione dei flussi veicolari che potrebbero essere causati dal restringimento delle carreggiate, in particolare in un punto di snodo in cui convergono moltissimi mezzi per la presenza di un magazzino del supermercato GS e dello svincolo di accesso alle tre scuole di Via Morandini. Un altro punto critico sembra essere la mancanza di un reale studio che mostri l’impatto che l’intervento avrà sul traffico della zona. L’Ass.ne Ottavo Colle ha fatto notare inoltre, che secondo una rilevazione da loro compiuta (estrapolata da un rilevo di mezz’ora), durante la fascia mattutina tra le 7,00 e le 9,30 passano in quell’incrocio circa 3000 auto. “Abbiamo effettivamente sottovalutato la problematica autorizzando l’intervento ed al momento abbiamo chiesto ad IFAD di sospendere l’inizio dei lavori – dichiara Attanasio – perché c’è bisogno di fare degli approfondimenti legati alla reale fattibilità della proposta di modifica del quadrante. Non si può ignorare però il protocollo d’intervento da seguire, necessario a garantire sicurezza nel caso di possibili obiettivi sensibili, e l’immobile IFAD ne fa parte in quanto sede di un organizzazione internazionale. Il tentativo di garantire la sicurezza di tutti, cittadini in primis, porterà al sacrificio di qualche posto auto, ma è pur vero che nel tratto in questione c’è da tempo una situazione irregolare determinata dalla sosta selvaggia. L’intervento proposto da IFAD servirà ad abbellire il quartiere e a renderlo più fruibile ai pedoni, e ciò non può che contribuire in maniera positiva nella valutazione complessiva della qualità urbana. Questo intervento – continua – abolirà una ventina di posti auto e la priorità sta nel trovare un modo di reintegrarli. Nel contempo cercheremo di garantire il rispetto della sosta nella porzione dedicata agli esercizi commerciali e verificare se l’intervento proposto è effettivamente compatibile con il reale flusso della zona”. “ La sede IFAD risulta già avere una dotazione di posti auto sottodimensionata rispetto agli standard di legge – dichiara l’Ass.ne Ottavo Colle – e per realizzare una parte dei parcheggi riservati ai suoi dipendenti ha ottenuto in concessione un adiacente area di terreno comunale, prima destinato ad uso pubblico che ha causato dei disagi avvertiti da tutto il quartiere”.
Prossimamente un nuovo incontro farà luce su come prenderà forma l’intervento.

Michela Romoli

Urloweb.com

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