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Il Parco del Tevere si riempie di arte

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L’area verde di Magliana accoglie le sculture dell’Accademia di Belle Arti di Roma

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Tratto da Urlo n.136 giugno 2016

MAGLIANA – Quale migliore associazione esiste se non quella tra arte e natura? È su questa base che si fonda l’esperimento avvenuto al Parco del Tevere della Magliana. La vasta area verde, infatti, dal mese di maggio accoglie sei sculture realizzate dagli allievi del corso di Scultura Ambientale e Lapis Tiburtinus dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Le opere sono state installate all’interno del primo chilometro del Parco Fluviale di Roma, realizzato due anni fa nella Golena del Tevere di Magliana.

Il Parco, inaugurato nel 2014 ma i cui albori ebbero i primi cenni già nel 2008, è nato con il contributo dei finanziamenti provenienti dalla Regione Lazio. Il progetto prevedeva la trasformazione di una parte dell’area golenale della Magliana, un quartiere quasi sprovvisto di aree verdi. Il Parco del Tevere attualmente ha un’estensione di 9,5 ettari e gli interventi più rilevanti sono stati effettuati su 3,5 ettari che rappresentavano la parte più degradata e con maggiore bisogno di riqualificazione.

Oggi questo polmone verde si arricchisce della creatività degli studenti dell’Accademia di Belle Arti, che hanno realizzato le loro opere con pietre laziali e materiali ecosostenibili. Le sei sculture sono state presentate domenica 9 maggio durante la manifestazione “1 km di arte e paesaggio sul Tevere”. Ognuna di esse ha un valore e un significato particolare, legato alla vocazione del Parco. In cantiere c’è anche la creazione di un catalogo che raccoglie fotograficamente tutto il progetto.

L’ex Presidente al Municipio XI, Maurizio Veloccia, attualmente in ballottaggio per la nuova presidenza, è orgoglioso di questa iniziativa, che rilancia ancor di più un’area votata alla cura dell’ambiente, all’aggregazione e alle attività sociali all’aria aperta. “Il Parco non sarà più solo un’area verde attrezzata per lo sport e per il divertimento – ha dichiarato – ma una sorta di museo a cielo aperto. Ciò rappresenta un altro passo in avanti nel percorso di riqualificazione di Magliana: crediamo, infatti, che l’Amministrazione possa dare nuova vita ai quartieri dove la carenza di infrastrutture e servizi è stata storicamente più forte ed evidente, anche portando eccellenze”. Veloccia ha sottolineato anche l’importanza morale che questa iniziativa racchiude in sé, in primo luogo cercando di far divenire il Parco del Tevere anche un luogo dedicato alla memoria. Una delle sculture, infatti, è “dedicata a Daniele Fulli, il giovane assassinato proprio qui, quando questo spazio era alla mercé di occupazioni abusive, vandali e degrado e rappresentava un grande elemento di insicurezza per tutto il quartiere. Pensiamo che sia un bel modo per onorare la memoria di Daniele”, conclude Veloccia.

Le opere sono state realizzate nella sede dell’Accademia di Belle Arti di Campo Boario e i primi bozzetti sono stati presentati in una mostra al Teatro India, occasione in cui è stato reso noto anche un video della realizzazione delle sculture curato da Salim Miralee. L’iniziativa è stata promossa e fortemente voluta, oltre che dal Municipio XI, anche dalla progettista del Parco, l’Architetto Maria Cristina Tullio, e dalla scultrice e docente dell’Accademia, Oriana Impei.

L’arte che si collima con la natura renderà ancora più speciale questa bella oasi di pace nel bel mezzo di uno dei quadranti più caotici del Municipio XI, augurandoci che possa essere anche un modo, oltre che per valorizzare le sponde del Tevere, per popolarle di visitatori e attività e renderle, di conseguenza, ogni giorno più sicure.

Serena Savelli