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Parco Ruspoli: approvato il progetto definitivo per l’area verde di Portuense

Parco Ruspoli

Si parla degli espropri, ma dall’opposizione attaccano: manca la copertura per il resto dell’opera

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Tratto da Urlo n.135 maggio 2016

PORTUENSE – Quella del Parco Ruspoli è una storia che parte nel 2007, con la volontà di destinare gli oneri concessori del PUP Ruspoli (circa 920mila euro) alla creazione di un parco in un quadrante privo di grandi spazi verdi. Da lì si è partiti con un lungo percorso di delibere e progettazione partecipata, conclusa nel 2013. “Da allora sono passati ben tre anni – sottolinea Emanuela Mino, Presidente uscente del Consiglio Municipale – durante i quali il Municipio ha continuato, a fianco dei cittadini, a chiedere il mantenimento del finanziamento e la possibilità di dar seguito al progetto”.
Nell’ideazione del parco sono stati coinvolti cittadini, associazioni e comitati del quartiere, da cui sono emerse le linee guida del progetto definitivo che, dopo aver ottenuto le autorizzazioni necessarie da Regione e Sovrintendenza Paesaggistica, è stato consegnato lo scorso aprile.

In molte occasioni i residenti dei quartieri coinvolti nell’intervento sono tornati con forza a chiedere l’istituzione del Parco. Nei mesi scorsi l’Associazione PortuenseAttiva aveva promosso una petizione online per chiedere, ancora una volta, la realizzazione del Parco Ruspoli. Tra l’iniziativa online e la raccolta cartacea, sono più di mille le firme consegnate dall’Associazione all’attenzione del Commissario Tronca.

Il progetto prevede la realizzazione, nel quadrante compreso tra via Ruspoli – via Alibrandi – via Crispigni – via Ciappi – FR1 – via dei Grottoni, di una vera e propria cintura verde in grado di unire zone del quartiere Portuense (Ruspoli, Puricelli e Vigna Pia) che per morfologia oggi sono separate da quella che i residenti conoscono come “la buca”. Per la realizzazione di questo progetto sarà necessario espropriare circa 26.650 mq di terreno, dopo di che potranno partire i lavori per il Parco, ma proprio questo passaggio, in Municipio XI, è stato terreno di scontro.

Il 6 aprile scorso era arrivata l’approvazione, da parte della Giunta municipale, del progetto definitivo del Parco, con l’avvio delle relative procedure d’esproprio delle aree private adiacenti a via Cruciani, via Crispigni e via Crugnola. In quell’occasione il Presidente uscente del Municipio XI, Maurizio Veloccia, assieme all’Assessore all’Ambiente, Manuele Marcozzi, affermavano: “Purtroppo le vicissitudini finanziarie del Comune avevano messo in discussione la realizzazione del Parco, con il definanziamento dell’opera. Il lavoro tenace del Municipio, insieme al sostegno dei comitati e di migliaia di cittadini, ha permesso di riottenere questi fondi e di arrivare oggi a questa delibera importantissima”. Il progetto è stato quindi rifinanziato, “e a soli 10 giorni dalla nuova disponibilità finanziaria abbiamo approvato il progetto e l’avvio degli espropri, a riprova della massima priorità che abbiamo dato, da sempre, alla realizzazione del Parco”. A quel punto la Delibera doveva passare per il Consiglio municipale e successivamente “giungere sulla scrivania del Commissario Tronca che ci ha assicurato una pronta approvazione, anche a livello comunale”, concludevano il Minisindaco e l’Assessore.

Il progetto è dunque arrivato in Aula municipale il 14 aprile scorso, ed è stato approvato dal parlamentino, ma non senza difficoltà. “Grazie all’approvazione di questa delibera – hanno dichiarato Gianluca Lanzi e Giulia Fainella, candidati Consiglieri Pd in Municipio XI – si fa un importante passo avanti per la realizzazione del Parco, frutto di una progettazione partecipata con i cittadini. Si potrà quindi procedere con gli espropri, passo fondamentale per giungere al compimento del progetto. Un piano di enorme rilevanza per la valorizzazione di un’area per troppi anni abbandonata al degrado”. Ora, dopo l’approvazione, parte ufficialmente l’iter per gli espropri: “Dopo aver visionato i progetti in commissione e dopo aver, finalmente, ottenuto da Roma Capitale le risorse utili per gli espropri – spiega Alberto Belloni, Capogruppo Sel – da questo momento il piano torna sulla scrivania del Commissario Tronca, al quale chiediamo un impegno concreto affinché tutte le ulteriori procedure di competenza comunale possano risolversi in tempi brevi”.

Ma, come detto in precedenza, non sono mancate le difficoltà nell’approvazione, anche se, per una delibera di questo tipo, si sarebbe immaginato un voto unanime, che coinvolgesse tutte le forze politiche: “I gruppi dell’opposizione – dichiarano Lanzi e Fainella – fatta eccezione per Fdi, non hanno votato questa proposta di deliberazione. In particolare: il Gruppo Misto ha votato contro, il M5S e Alfio Marchini Sindaco non hanno partecipato alla votazione, mentre Fi si è astenuta. Questo dimostra lo scarso interesse di alcune forze politiche per questo progetto e per Portuense”.
A spiegare i motivi dell’astensione è l’allora Capogruppo di Fi, Marco Palma, ad oggi candidato Presidente al Municipio XI per Fdi: “La storia di quest’area è importante, perché racconta la volontà di inserire del verde in quartieri urbanisticamente definiti, creando valore aggiunto per i cittadini – spiega Palma – Ma dobbiamo anche preoccuparci che il Parco venga realizzato e mantenuto. Con i soli espropri non si arriva alla realizzazione”. Per Palma quanto votato in Aula, oltre a vincolare fondi per realizzare gli espropri, non assicura la copertura della realizzazione dell’opera: “Non si dissipano i nostri dubbi – aggiunge – ma aumentano le preoccupazioni. Per realizzare il Parco servono circa 2 milioni di euro, non vorrei che tra sei mesi ci si ritrovi con un’area occupata, il parco non realizzato e tanta disillusione, il tutto a causa di una speranza creata ad arte per la campagna elettorale”.

Lo scenario paventato da Palma non può di certo lasciare indifferenti. Ma nei prossimi mesi i cittadini avranno certamente modo di verificare l’inizio e lo sviluppo delle procedure di esproprio, assieme alle azioni da attivare per raggiungere la copertura finanziaria dell’opera.

Leonardo Mancini