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Ponte dei Congressi: firmata la Convenzione, si avvicinano i cantieri

ponte dei congressi rendering

L’opera collegherà la Magliana all’EUR, puntando alla sistemazione di strade e argini

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PONTE DEI CONGRESSI – Un ponte sul Tevere non è un’opera che si fa tutti i giorni. Nel corso degli ultimi anni, seppur delle inaugurazioni ci sono state, non si è trattato di una infrastruttura come quella che si sta programmando a valle del Viadotto della Magliana. Del Ponte dei Congressi si parla da anni, da troppo secondo la politica locale, i tanti pendolari e i cittadini dei quadranti interessati dall’intervento. Nella giornata del 7 marzo è stata finalmente firmata la Convenzione tra Roma Capitale ed il Provveditorato Opere Pubbliche per il Lazio, che assume il ruolo di Stazione Appaltante del progetto. Non ci sono ancora tempi certi per la realizzazione, ma la Convenzione rappresenta comunque un primo importante passo. 

LE CARATTERISTICHE DELL’OPERA – L’opera comprende la riqualificazione del nodo Roma-Fiumicino e della viabilità esistente, la costruzione del nuovo “Ponte dei Congressi” e la riqualificazione del Ponte della Magliana. Il progetto definitivo è stato realizzato dal SIMU (Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale) assieme a Risorse per Roma. Porterà ad un riordino dell’ingresso della Roma-Fiumicino in città, spostato su viale Egeo, mentre per l’uscita da Roma verrebbe mantenuto il viadotto della Magliana, andando a costituire un grande sistema rotatorio. Il Ponte è pensato in primis per collegare i quadranti di Magliana e EUR, nell’ottica più ampia di fluidificare la viabilità in tutto il quadrante Sud-Ovest di Roma. Nella progettazione è inserita anche la razionalizzazione e il rifacimento della viabilità limitrofa: Via Isacco Newton, Viadotto della Magliana e Viale dell’Atletica, Via della Magliana e Via del Mare‐Via Ostiense, assieme all’anello costituito da Via dell’Oceano Atlantico, Via dell’Oceano Pacifico, Viale Egeo, Viale di Val Fiorita e Via delle Tre Fontane.

DAL MUNICIPIO IX – “Un’opera di grande impatto per la riqualificazione complessiva di questo quadrante cittadino che si prepara a essere il più grande motore di sviluppo economico di Roma”, dichiara il Presidente del Municipio IX, Andrea Santoro, guardando l’opera nel contesto più ampio dei grandi interventi dell’EUR. “Con il completamento della Nuvola di Fuksas, dell’Acquario di Roma, del Luneur, opere che, dopo anni di immobilismo e malagestione, saranno ultimate nei prossimi mesi, il Ponte dei Congressi connoterà il nuovo EUR con un’opera che, pur integrandosi perfettamente nel contesto architettonico del quartiere, ne rivoluzionerà le funzioni, con ricadute benefiche sul sistema delle infrastrutture e più in generale sul piano della riqualificazione urbanistica – conclude – Cambierà completamente l’accesso alla città, restituendo immediatamente l’immagine di una metropoli moderna e all’avanguardia”.

IL PARCO DEL TEVERE – Ma nel progetto non c’è soltanto l’attenzione alla viabilità stradale e al collegamento tra due sponde del Tevere: “La progettazione – fanno sapere da Roma Capitale – recupera una parte significativa delle sponde del Tevere a valle del ponte della Magliana. Il nuovo collegamento sul Tevere tra i municipi IX e XI prevedrà anche sezioni pedonali e ciclabili e la realizzazione di un parco fluviale”. Una parte del progetto che risulta di particolare interesse, soprattutto in funzione dei progetti di fruizione degli argini in un settore delicato. Su entrambe le sponde infatti i due municipi hanno messo in opera diversi interventi di bonifica e sgombero di insediamenti abusivi. “Un ponte sul Tevere non è una occasione da poco – spiega Marzia Colonna Assessore municipale ai Lavori Pubblici, Delegata per il Municipio XI ai tavoli inter-istituzionali per il Ponte – soprattutto se oltre al miglioramento della viabilità dell’area porterà la sistemazione degli argini”. Anche l’Assessore Colonna ricorda le difficoltà di gestione di queste aree: “Con tempi legati alle cantierizzazioni dell’opera partiranno anche i lavori di sistemazione. Bonifiche e sgomberi sono stati effettuati con cadenza periodica – aggiunge – ma non sono interventi risolutivi fin quando non si danno funzioni agli spazi”. Per questo nel progetto ci sarà una rete ciclabile che seguirà l’andamento circolare della viabilità, ma anche “spazi per orti urbani richiesti da anni dalle Associazioni del Municipio XI, ma che la Regione non ha mai concesso – ricorda Marzia Colonna – Oltre a tutta una serie di strutture a supporto dell’informazione e dei servizi per il Parco del Tevere. Con quest’opera – conclude – si andranno finalmente a riqualificare tutte quelle aree che sono fonte di degrado e insicurezza”.

Leonardo Mancini