ROMA – La gara per la realizzazione del Ponte dei Congressi potrebbe arrivare entro la fine dell’anno. L’annuncio è stato dato il 3 dicembre in commissione Lavori Pubblici dal Vice Direttore Generale Ing. Roberto Botta. Il costo complessivo dell’opera che andrà a raddoppiare il viadotto della Magliana in ingresso all’EUR, è di 172 milioni di euro. Di questi 144 sono finanziati dal MIT, mentre i restanti 28 dal Comune di Roma tramite un mutuo. Sul ponte saranno previste anche due piste ciclabili, mentre non ci saranno i binari del tram.
I TEMPI DELL’OPERA
La procedura di gara sarà affidata al Provveditorato per le Opere Pubbliche e, stando a quanto riferito in commissione, potrebbe arrivare entro quest’anno. La procedura sarà europea e comprenderà, oltre alla realizzazione dell’opera, anche gli scavi archeologici definitivi e la progettazione esecutiva. L’espletamento della gara, secondo il crono-programma presentato, potrebbe occupare l’intero 2021 (in assenza di ricorsi). Ad inizio del 2022 potrebbero partire gli espropri, gli scavi archeologici e la progettazione esecutiva. Questa andrà poi approvata e soltanto allora potranno aprire i cantieri, presumibilmente alla metà del 2023. I lavori potrebbero via quattro anni e mezzo, anche se sarà prevista una premialità qualora gli interventi terminassero in anticipo.
LA FINE DEI LAVORI
Difficile immaginare che il Ponte possa essere pronto per il Giubileo del 2025 (era per informare su questa evenienza che il Pd aveva richiesto la commissione), molto più probabile, se tutto dovesse filare liscio, che si possa aprire nel 2028.
LeMa