Home Notizie Cronaca Roma

Riparte il Progetto Urbano Ostiense Marconi

macromuseo-181c8

Avviato nel 2000 potrebbe concludersi nei prossimi anni grazie all’accordo con Roma Tre

Ads

Tratto da Urlo n.117 luglio 2014

OSTIENSE-MARCONI – Si chiama Progetto Urbano Ostiense-Marconi (PUOM) l’intervento che dovrebbe portare a nuova vita il quadrante ex industriale entro il 2018. Ben 121,6 milioni di euro gli investimenti che nei prossimi mesi permetteranno l’apertura di una serie di cantieri grazie ad un accordo con il terzo Ateneo. “L’investimento complessivo – ha sottolineato il Sindaco Marino durante un sopralluogo nell’area degli interventi – è molto importante dal punto di vista economico, ma è ancora più importante dal punto di vista sociale e urbanistico: questa è una città nella città dove vivono 40mila studenti, e noi dobbiamo evitare che ci siano ritardi e rallentamenti nelle opportunità di sviluppo di un polo culturale che può diventare uno degli strumenti per rendere la città sempre più vivibile e sicura. Noi dobbiamo dare la ‘moneta amministrativa’ – seguita il primo cittadino – cioè vogliamo che la riqualificazione urbana proceda con tempi compatibili con la vita umana. Così non è stato negli scorsi anni ma credo che con quest’amministrazione la svolta si vedrà”. Partendo dall’ex Alfa Romeo, oggi sede del Dipartimento di Lettere e Filosofia, con un investimento di 1,8 milioni, verranno costruite delle aule, per rafforzare il polo umanistico di Roma Tre. Altro grande intervento, con un costo di circa 36,2 milioni, riguarda la costruzione del nuovo Rettorato, nell’area tra via Ostiense e via di Libetta: oltre alla direzione dell’Università, le segreterie e gli uffici dell’amministrazione, il Rettorato ospiterà anche una piazza telematica con 400 postazioni. “La giornata di oggi – ha spiegato l’Assessore all’Urbanistica, Giovanni Caudo, durante il sopralluogo – è stata dedicata a tutti gli interventi che sono programmati dall’Università Roma Tre nell’ambito del piano di sviluppo edilizio: fermi da diversi anni, partiranno quest’anno o al massimo all’inizio del prossimo. Quelli a carico dell’università ammontano a circa 80 milioni di euro”. Evidente anche l’interesse progettuale per il quadrante di Vasca Navale, dove verranno completati gli edifici esistenti con 36 milioni, costruite residenze universitarie su vicolo Salvini per 300 studenti con 24 milioni e finalmente ristrutturate le torri del Dipartimento di Matematica con un costo di 5,5 milioni. “Sicuramente con questi interventi cambierà la vita di questa zona – ha affermato il Rettore Panizza – Nel giro di due anni e mezzo 350 studenti fuori sede verranno ad abitare qui e costituiranno non solo una comunità scientifica e accademica ma anche residenziale, rispondendo alle difficoltà generate dal degrado con il ripristino di un controllo sociale”. Il Rettore ha anche risposto ad alcune domande sulla sicurezza degli stabili di Ingegneria, spesso visitati da senza fissa dimora che ne utilizzano i bagni: “Ho chiesto al Sindaco Marino di completare l’asfaltatura e l’illuminazione della strada per scoraggiare gli accampamenti abusivi, poi arriveranno le residenze universitarie con centinaia di studenti, la facoltà di Ingegneria verrà ampliata con un intervento che durerà 36 mesi ed interesserà 10.000 mq totali per un costo di 10 milioni. E arriveranno altri progetti di recupero – conclude – su cui ci stiamo spendendo e che presenteremo nei prossimi mesi”.
All’interno del PUOM è stata inserita anche la riqualificazione dell’ex Mattatoio di Testaccio, che grazie all’investimento di 18 milioni dovrebbe ospitare il tanto atteso Museo della fotografia, oltre alla Facoltà di Architettura con la nuova Aula Magna. Un intervento questo definito importantissimo dal Deputato Pd, Umberto Marroni: “Oltre ad essere un’opportunità per Roma rappresenta un dovere dell’amministrazione arrivare al completamento della città delle arti nell’ex Mattatoio, con il rilancio del Macro, la necessaria e urgente assegnazione definitiva dei padiglioni all’università, la riqualificazione delle aree esterne e dell’area ristorazione con i cantieri già avviati, lo spostamento delle botticelle, per permettere all’Accademia delle Belle Arti di completare il suo insediamento, e la nascita del primo centro della fotografia di Roma. Un’iniziativa quest’ultima – seguita Marroni – sviluppata in questi anni ed approvata con i fondi di Roma Capitale, che punta a colmare quel gap culturale con le altre capitali europee, dove esistono musei e centri per la fotografia di assoluto prestigio che ogni anno attraggono decine di migliaia di turisti”.
Altro rilancio inserito nel Piano riguarda l’area degli stabilimenti ex Mira Lanza, dove potrebbe trovare posto la Casa dello Studente. In questo caso si parla di uno scambio tra il Campidoglio e la Pisana. Lungotevere Papareschi, proprietà di Laziodisu, dovrebbe passare a Roma Capitale per la realizzazione di un parco archeologico, in contropartita alla Regione Lazio verrebbe assegnata l’ex Mira Lanza per la realizzazione degli alloggi per studenti. “Insieme al Sindaco abbiamo visitato gli stabili dell’ex Mira Lanza – spiega in una nota il minisindaco del Municipio XI, Maurizio Veloccia – e abbiamo parlato del progetto di recupero dell’area che sta andando avanti, e del nostro obiettivo di allargare, il più possibile, il Parco Papareschi per farlo diventare un vero e proprio Parco Urbano del quartiere Marconi. Il Sindaco si è dimostrato molto interessato a questa ipotesi e abbiamo preso insieme l’impegno a proseguire in questa direzione”.
Il completamento del PUOM riguarda poi la sistemazione di alcune aree verdi della zona ma anche la definitiva realizzazione del Parco Tevere Sud i cui lavori, come dichiara Veloccia, continuano: “I lavori stanno proseguendo. Dopo la piantumazione delle essenze acquatiche si sta completando anche l’Anfiteatro con il montaggio delle scalinate e con la realizzazione di un accesso al Parco proprio da questa struttura. Stanno per essere ultimate anche le rampe per l’accesso dei disabili sia al Parco sia alla ciclabile dal lato Magliana. Siamo, quindi, pronti per poter inaugurare il Parco che comunque è già fruibile. Sarà montato anche un gazebo che permetterà di rendere il Parco fruibile e confortevole anche attraverso la somministrazione di bevande e generi alimentari. Vogliamo che questo luogo diventi realmente un punto di ritrovo dei cittadini che, a dire il vero, già lo stanno utilizzando, come dimostrano le molte testimonianze che riceviamo. Stiamo preparando per fine luglio, inoltre, un calendario di iniziative che dureranno tutta l’estate e che ‘accenderanno’ il Parco Tevere. Possiamo quindi dire che, per la prima volta, la comunità di Magliana avrà un suo spazio verde che potrà sfruttare per tutto il periodo estivo e anche oltre”.
Si torna poi a parlare del tratto stradale tra il Ponte dell’Industria e via Fermi e della costruzione di un ponte carrabile: “È auspicabile che nei prossimi piani di investimento del Comune si stanzino le somme necessarie a riqualificare i due assi urbani di via Ostiense e di viale Marconi, a realizzare il collegamento trasversale viario con la costruzione del ponte di via Enrico Fermi, interventi previsti dal progetto e dal PRG”. E non sono mancate le voci contrastanti su questa vicenda, con il Consigliere di Fi al Municipio VIII, Maurizio Buonincontro che aspetta perlomeno un passaggio in Municipio sulle modifiche apportate al Piano: “Ci sono annunci quotidiani senza che nulla si muova realmente. Il Sindaco arriva, taglia un nastro e parla di lavori senza dare nessuna certezza. Forse dimentica che tra il dire e il fare in questa città ci sono almeno un paio di consiliature”. A Preoccupare Buonincontro sono soprattutto le mutate e mutevoli peculiarità del quadrante: “Ci aspettiamo un confronto e un aggiornamento del piano, anche in relazione alle novità rappresentata da Eataly e dalla rimodulazione delle funzioni sugli ex Mercati Generali. Senza dimenticare le esigenze di un quartiere come Ostiense che non può diventare ad uso e consumo dell’università, nonostante il rispetto che dobbiamo alle riqualificazioni fatte dall’ateneo. Bisogna pensare anche agli abitanti – conclude – che non sono e non saranno solamente studenti”.

Leonardo Mancini