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Roma Capitale torna a chiedere la sua riforma

Tratto da Urlo n.220 febbraio 2024

ROMA – Sono ormai due anni, dalla fine della legislatura di Mario Draghi, che la proposta per la riforma di Roma Capitale è ferma nelle Aule del Governo. Il 18 gennaio scorso però l’attenzione su questo tema è stata riaccesa da un Consiglio Comunale straordinario durante il quale è stato votato un Ordine del Giorno (a prima firma della consigliera Pd Valeria Baglio) per arrivare ad una riforma in tempi brevi. La seduta in Aula Giulio Cesare ha visto la presenza di alcuni parlamentari di diversi schieramenti, come Roberto Morassut, Fabio Rampelli, Angelo Bonelli, Francesco Silvestri, Massimo Milani e Paolo Ciani.

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Ma cosa prevede la proposta di legge approvata all’unanimità dalla Camera nell’aprile del 2022? Si tratta di un comma da aggiungere all’articolo 114 della Costituzione nel quale si legge: “Roma è la Capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”. Aggiungendo: “Roma Capitale dispone di poteri legislativi definiti nelle materie di cui all’articolo 117, terzo e quarto comma”, si sposterebbe la competenza su materie ora esclusive delle Regioni e di competenza concorrente tra Stato e Regioni. In questo modo la Capitale potrebbe legiferare su campi in grande sofferenza, anche a livello di fondi, soprattutto se si guarda ad altre città come Milano e alla enorme differenza di popolazione con Roma. Materie come i trasporti e il personale, da sempre in carenza nei quindici municipi cittadini. Difficoltà che, naturalmente, si riversano sui servizi erogati alla popolazione.

Sull’iter da far ripartire e sul testo votato nel 2022 è intervenuto in Aula il Sindaco Roberto Gualtieri: “Il testo di riforma dà un’indicazione precisa e rafforza le disposizioni già presenti nell’articolo 114 rispetto alla specialità di Roma su adeguati mezzi e risorse – ha commentato il Sindaco – E poi introduce l’assegnazione di poteri legislativi sulle materie non esclusive, con l’eccezione della salute, con una metodologia di individuazione corretta che assegna a Roma Capitale l’individuazione dei poteri legislativi che si ritiene opportuno assolvere”.

Positiva anche la reazione dell’opposizione in Campidoglio, anche se dalla Lega viene chiesta maggiore partecipazione al dibattito anche al di fuori della maggioranza e dalla Giunta Gualtieri. Dal Governo si registra invece la reazione del vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli: “Roma ha urgente bisogno di trovare un suo spazio costituzionale ma ha soprattutto bisogno di conquistare il cuore di molti italiani che, dalla seconda Repubblica in poi, vivono un pregiudizio verso la Capitale che ha finito per danneggiarla fortemente – commenta Rampelli – L’attuale maggioranza concretizzerà il processo di riforma e puntualizzerà i nuovi poteri di Roma Capitale”.

Leonardo Mancini