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    Stadio della Roma: per il M5S il progetto non è definitivo

    stadio romaredering

    Tanta la documentazione richiesta che risulterebbe ancora mancante

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    STADIO DELLA ROMA – Continua a complicarsi la vicenda del Nuovo Stadio della Roma in zona Tor di Valle. Dopo i molti dubbi espressi sulla mobilità dell’area e sulle cubature inerenti il business park annesso, ora il M5S avanza delle perplessità anche sulla correttezza dell’iter progettuale

    DALL’INTERESSE PUBBLICO A QUELLO PRIVATO – Quella dell’interesse pubblico è una definizione che in questi mesi è stata forse troppo abusata: “Oggi possiamo confermare che dietro la costruzione dello stadio della Roma non vi sia un pubblico interesse bensì l’interesse privato di alcuni – scrive in una nota il M5S capitolino – esiste ed è significativo il rischio che i costi lieviteranno in modo spropositato pesando sulle tasche dei cittadini. Nulla a che vedere con le giuste aspettative dei tanti tifosi romanisti”.

    IL PROGETTO – Ma l’elemento che più ha incuriosito i penta-stellati, è l’assenza di alcuni parti integranti del progetto utili e renderlo un documento definitivo: “Il fatto gravissimo è che in assenza di un vero progetto definitivo resta indecifrabile l’entità dei costi reali dell’opera”. Sono circa 7000 le pagine del progetto che la società ha presentato lo scorso 15 giugno: “Abbiamo constatato, leggi e Codice dei Contratti alla mano, che di definitivo purtroppo non vi è nulla. Manca infatti una parte importante relativa ai sondaggi geologici sull’area di costruzione, con la conseguenza che sono carenti o mancanti anche il calcolo delle strutture e degli impianti. Insieme ad altri importanti elementi del progetto, inoltre, manca del tutto la relazione in merito agli interventi di viabilità – considerati come elemento essenziale del pubblico interesse all’opera – sull’asse viario via del Mare/via Ostiense”.

    LE MANCANZE – A detta dei consiglieri del M5S il progetto senza questa documentazione non potrà essere considerato definitivo, e quindi nemmeno potrebbe aprirsi la conferenza dei servizi in Regione: “Il progetto in questione – proseguono – non potrà essere ritenuto né definitivo né poi esecutivo, e un’opera senza progetto esecutivo non può essere realizzata. Ma non vi potrà essere neanche il permesso a costruire delle istituzioni locali né tantomeno potrà essere oggetto di bando di gara europeo – obbligatorio per le opere di pubblico interesse, come previsto dal Codice dei Contratti e dal suo regolamento di attuazione”.