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San Michele: progetti in cantiere per la struttura di Tor Marancia

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Nel futuro dell’istituto c’è il Villaggio del Benessere tra Generazioni

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Tratto da Urlo n.124 aprile 2015

TOR MARANCIA – Grandi progetti sembrerebbero essere in cantiere per l’Istituto San Michele. Per il polo si prospetta un futuro come Villaggio del Benessere tra Generazioni, un progetto di ampio respiro sancito anche da un protocollo d’intesa tra l’Istituto, il Municipio VIII e la Asl Rm C. Al San Michele sorgerà un polo di assistenza socio-sanitaria destinato a tutti i cittadini del quadrante. Inserita nel più ampio progetto del Villaggio è anche l’istituzione di una Casa della Salute che verrà ospitata negli edifici dell’Istituto. A parlarne è il Dott. Romeo Francesco Recchia, il Presidente del San Michele, al quale abbiamo domandato quali siano i piani per il polo di piazzale Tosti: “Il progetto è ancora in fase iniziale e di organizzazione. Abbiamo stipulato un protocollo di intesa con la Asl e con il Presidente Catarci. L’Istituto ha enormi potenzialità e deve essere inserito all’interno di un più generale progetto di assistenza socio-sanitaria e inclusione sociale, poichè ben si presta alle esigenze del territorio. All’interno del San Michele esistono strutture inutilizzate e stati di abbandono. Ho cercato per questo nel Direttore Generale della Asl e nel Presidente del Municipio VIII, Andrea Catarci, degli interlocutori”. Ecco da dove nasce l’idea del Villaggio del Benessere tra Generazioni: “Abbiamo immaginato – continua Recchia – il protocollo d’intesa come il primo passo per la costruzione di questo punto di accoglienza moderno, efficiente, trasparente e in cui la gente si senta a casa propria per la presenza di strutture socializzanti”. In merito allo scheletro della palazzina che si erge all’interno del complesso, Recchia ne parla come punto di inizio per il progetto: “È proprio da lì che partiremo concludendo la costruzione di quelle palazzine”. Del protocollo e del progetto ha parlato anche Andrea Catarci: “Nell’esprimere piena condivisione circa l’approccio delineato all’interno del protocollo d’intesa, dove gli intenti generali vanno sostenuti e rafforzati, è necessario spingere affinché si avvii prima possibile un modulo della Casa della Salute negli spazi del San Michele, per consolidare quanto di buono si sta producendo grazie alla collaborazione tra Asl, Istituto, Municipio e tutte le altre realtà locali impegnate nel tessuto sociale territoriale”. 

Attualmente negli spazi utilizzati dell’Istituto hanno sede una Rsa e una casa di riposo, poi altri locali sono impiegati per centri di accoglienza del Comune di Roma e dal centro anziani del Municipio. Ora inizia la fase della progettazione. Per questo, ci dice Recchia, “per la metà di aprile è previsto un incontro con il Municipio e la Asl”.
Sulla questione è intervenuto anche Riccardo Agostini (Pd), Consigliere regionale e membro della Commissione Salute, che ha dichiarato: “Il progetto ‘Villaggio del Benessere tra Generazioni’ è un programma di inclusione sociale che anticipa le nuove direttive dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e che dovrebbero essere il cardine della nuova legge sulle politiche socio-sanitarie in discussione in Commissione Sanità. Il progetto, che rafforza e rilancia la funzione sociale dell’IPAB nel suo territorio, si occuperà di promuovere la cultura del benessere psicofisico della persona, sosterrà iniziative mirate alla socializzazione e alle attività ludico sportive intergenerazionali, incentiverà progetti di housing sociale e soprattutto promuoverà la prevenzione primaria con centri ospitati nei propri locali e gestiti dalla Asl Rm C. È un progetto che potrà servire da modello ed esperimento per l’intero sistema regionale”, conclude Agostini.
Del San Michele aveva parlato qualche mese fa Antonio Bertolini, Delegato del Sindaco e Presidente della Conferenza Locale Sanitaria per la Asl Rm C, richiedendo un tavolo urgente per discutere della situazione del CTO e del San Michele, in merito al quale scriveva che non fosse “più rimandabile un cronoprogramma che porti la Asl Rm C rapidamente all’utilizzo di beni immobili dell’IPAB per usi sanitari fino a realizzare anche la Casa della Salute sullo ‘scheletro’ dell’immobile edificato e mai utilizzato ai tempi di ‘Lady Asl’”. Ad oggi, sulla base degli sviluppi, lo stesso Bertolini afferma come si stia “lavorando con il Direttore Generale della Asl e con il Presidente del San Michele per un progetto di ampio respiro che contempli servizi che mirano all’integrazione, la cui sommatoria porterà all’identificazione proprio di una Casa della Salute all’interno dello scheletro vuoto. Ovviamente servono i fondi, ma nel frattempo chiedo che ci sia un cronoprogramma”.
All’interno dell’Istituto esistono anche altre situazioni che devono essere affrontate. Il riferimento è alle occupazioni. “Le occupazioni abusive – dice Recchia – vanno risolte. Per far fronte a questa emergenza siamo in attesa di poter stipulare la convenzione definitiva con la Regione che ha dedicato una delibera al problema dell’emergenza abitativa individuando il San Michele come uno degli ambiti in cui si può iniziare ad affrontare la questione. Il San Michele quindi non sarà solo un Villaggio del Benessere ma anche una struttura che dedicherà parte del suo patrimonio per le emergenze di questo tipo”.
Meno entusiasta nel riferirsi al progetto è stato Fabrizio Santori, Consigliere regionale e membro della Commissione Salute, che chiede che sul progetto venga fatta chiarezza. Il Consigliere ha parlato dell’audizione per la discussione dell’Atto Aziendale della Rm C durante la quale a parlare del San Michele è stato il Direttore Generale della Asl, Saitto: “La presentazione del progetto è stato molto vaga. Credo sia opportuno che venga attuato un confronto con la Commissione sul progetto da mettere in campo che deve essere confacente alle linee di indirizzo sanitario sul territorio. Reputo sia opportuno, inoltre, un raffronto generale anche per condividere la progettualità con i cittadini. Si deve capire bene nel dettaglio che cosa si vuole fare, per questo mi batterò affinché tutto sia lineare e trasparente”.

Anna Paola Tortora