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Un Natale di spessore

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Sono anni che i media annunciano solennemente che “questo Natale sarà all’insegna della crisi”

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Una notizia scioccante, una verità assoluta e incontestabile. Già, come se non ce ne fossimo accorti. La tendenza è ormai, drammaticamente consolidata. Crisi, crisi, crisi, non si sente parlare d’altro. Ecco, io rifletterei su una cosa: i nostri nonni, e i nostri bisnonni, durante le feste (e non solo) non avevano molto. Mangiavano la carne una volta a settimana se gli andava bene, spesso riscaldavano la stessa minestra per più pasti consecutivamente, mentre prodotti esotici come le banane, ad esempio, venivano date in premio ai più piccoli quando stavano male. Eppure le feste erano un momento importante. Vuoi che magari il senso della ricorrenza religiosa era indubbiamente più sentito in passato che oggi, vuoi che non c’erano così tante occasioni di svago o eventi eccezionali, il Natale veniva comunque visto non con la vena ossessiva compulsiva del consumo vistoso e scellerato, ma con la semplice e genuina aura dello stare insieme. I momenti di crisi ci sono sempre stati, dalla notte dei tempi, e credo che una delle qualità del nostro bistrattato popolo sia l’antica e preziosa arte di arrangiarsi (e perché no, di risollevarsi). Ecco, in questo periodo soprattutto mi trovo a pensare che le feste natalizie dovrebbero essere utilizzate non per fare una gara a chi spende di più o a chi riceve il regalo più bello ed esclusivo, ma per stare insieme alle nostre famiglie, donare dei momenti felici a chi amiamo con un pensiero e un gesto venuti dal profondo. Insomma, non ridurre tutto al superficiale, in un mondo che ha già perso tanto del suo spessore. Può apparire un discorso buonista, lo so. Ma ogni tanto convincersi che si può trovare del buono anche in situazioni che non sembrano averne, può essere una panacea per l’anima. Dunque, godetevi queste feste imminenti. Godetevi i vostri figli, i nipotini, i nonni, i genitori, i parenti simpatici (e perché no, anche quelli antipatici). Godetevi la cena della Vigilia, il pranzo di Natale, le tombolate, i giochi con le carte, i film natalizi, lo scartare dei doni, la curiosità e l’eccitazione che ci rende tutti più piccoli, più ingenui, più indifesi e forse un po’ più umani. Far calare quella maschera di nichilismo che ci siamo costruiti fa bene al cuore e ci fa vedere le cose da una prospettiva diversa. Per questi motivi la nostra redazione vi augura delle splendide feste. Che sia un Natale meraviglioso per tutti!

Serena Savelli