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Crepa – di Caterina Perali

crepa

Il quartiere Isola di Milano: “Un formicaio in continuo movimento”

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In un vecchio palazzo a ringhiera nel quartiere Isola di Milano, lungo i ballatoi che collegano le case – finestre e porte aperte – si rincorrono i personaggi del primo romanzo di Caterina Perali. 

Un racconto corale di vasi comunicanti, “un formicaio in continuo movimento” (la materia per un buon libro certamente non manca) per descrivere una realtà in trasformazione, nella desolazione e nel suo principio vitale attraverso la presenza di un’umanità semplice e inaspettata.

Con uno stile luminoso, immagini che cambiano e attenzione ai dettagli, avanzando nella narrazione con naturalezza e pulizia, lontana da inutili sentimentalismi, l’autrice distribuisce in giusta misura serietà e ironia.

Ama così tanto i suoi protagonisti che – nonostante si ostini a raccontarne l’inesorabile caduta – lotta per loro con spirito forte e instancabile, li fa incontrare, prevede una risalita (incerta e difficile) per le anime tutte, custodite in un microcosmo talvolta incantato.

Non è un caso che la copertina di “Crepa” siano scale, tacchi di donna, biciclette da riparare, panni stesi, gatti che volano, single e coppie. Sopra tutti un fotografo pronto a fermare ritratti di nuclei familiari e solitudini di numeri primi, dentro i confini di un mondo a parte dove le crepe si aprono sui muri e sulle vite degli altri.

Caterina Perali
13Lab Editore 2015
pagine 235
euro 14

Ilaria Campodonico