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Castel Di Leva: fa discutere la soppressione della linea scolastica 1205

castel di leva

Le mamme protestano in Aula contro la decisione della maggioranza

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LA LINEA 1205 – Nelle ultime settimane ci sono giunte molte segnalazioni da parte dei cittadini di Castel di Leva nel Municipio IX, in merito alla soppressione della linea scolastica dedicata ai ragazzi della scuola Domenico Purificato di via Drago a Fonte Meravigliosa. Questo I.C., nonostante non sia nelle immediate vicinanze del quartiere, estende il suo bacino d’utenza anche a Catel di Leva, fino a Largo Montanari. “Questa linea è stata istituita nel 2009 – ci spiega una lettrice – ora dal 10 marzo scorso è stata soppressa per motivi ancora non chiari a cittadini e genitori”. 

 

UN PROBLEMA REALE – e di difficile soluzione, come ci ha spiegato il Consigliere d’opposizione e Vice Presidente del Consiglio del Municipio IX, Massimiliano De Juliis: “Ci sono circa 30 famiglie che in questo modo da un giorno all’altro vedranno sparire il trasporto scolastico. Questi cittadini hanno organizzato i loro spostamenti anche in funzione di questo. Nessuno ha avvisato le famiglie cercando magari una soluzione”. Difficile anche attrezzarsi con mezzi alternativi, come il trasporto pubblico locale: “È molto complicato perchè da Largo Montanari a Castel di Leva – da dove oggi parte questa linea – arrivare alla Purificato senza una linea dedicata sarebbe quasi impossibile – seguita De Juliis, parlando delle possibili motivazioni dietro questa decisione – Bisognerebbe chiedere al Presidente Santoro, in ogni caso credo che il motivo siano i costi. Lo stesso problema – aggiunge – lo avevamo noi quando abbiamo governato, ma non credo che il Municipio fallisca per una linea di trasporto scolastico”.

LA DIRETTIVA – di Giunta Municipale che che va a sopprimere la linea dedicata spiega come il quartiere Castel di Leva faccia “parte del bacino di utenza dell’Istituto Comprensivo Formato” su via Ardeatina, e che “le Istituzioni Comunali e Municipali hanno l’obbligo di promuovere l’integrazione dei cittadini più svantaggiati anche e soprattutto attraverso il loro inserimento scolastico e che è intendimento di questa amministrazione operare affinchè si realizzi concretamente un percorso di integrazione nell’I.C. Formato”. Questo documento impegna quindi il Dirigente UOSECS (Unità Organizzativa Socio-Educativa, Culturale, Sportiva) a revocare la linea di trasporto scolastico dal quartiere di Castel di Leva all’I.C. Purificato, ponendo “in essere tutte le procedure per attivare una linea di trasporto scolastico da quartiere Santa Paolomba all’I.C. Formato, in considerazione che non esiste una linea diretta che colleghi il quartiere alla scuola e che comunque gli orari e i mezzi pubblici non sono compatibili con l’entrata e l’uscita dei bambini dalla scuola”.

UNA QUESTIONE DI FORMA – È il Consigliere Municipale d’opposizione, Gino Alleori, a porre su questa direttiva una questione di illegittimità: “In Consiglio Municipale, alla presenza del Direttore, ho ribadito la mia posizione circa l’illegittimità della direttiva di giunta che sopprime la linea di trasporto scolastico da Castel di Leva all’I.C. Domenico Purificato in quanto ritengo che tale decisione possa essere presa solo attraverso un atto uguale e contrario. La linea, infatti, fu istituita nel 2009, su impulso mio, quale presidente della Commissione scuola, attraverso una risoluzione approvata in consiglio municipale. Il presidente Santoro riconoscendo il suo errore, procederà con una risoluzione che dovrà essere votata in consiglio”.

LA VOTAZIONE – avvenuta nella giornata del 2 aprile, non ha potuto aver luogo vista la caduta del numero legale nella seduta del Consiglio Municipale del 1 aprile in cui era stata programmata. “Alla presenza di numerosi genitori, che hanno espresso le loro ragioni di contrarietà e sebbene io – afferma il Consigliere Alleori – abbia ribadito con forza quanto già affermato in commissione, cioè la necessità di mantenere questa linea di trasporto scolastico, il centro sinistra, andando avanti con arroganza e presunzione politica, ha voluto continuare per la votazione della risoluzione, senza riuscire a garantire sufficienti presenze in aula per mantenere il numero legale”. Molti gli interventi in aula da parte dell’opposizione municipale per perorare la causa dei cittadini che si sono visti eliminare questo importante servizio: “Invece nessuno della maggioranza è intervenuto – seguita Alleori – è parso chiaro che non ci sono argomentazioni tali da giustificare la soppressione di tale servizio utile e necessario. Mi sarei aspettato un intervento da parte almeno della presidente della commissione scuola, che più volte è stata chiamata in causa da me, per darmi delle spiegazioni in merito a tale decisione e come sono stati condotti i lavori che hanno portato a tale documento. Invece neanche lei si è degnata di proferire parola su questo argomento, nonostante le abbia posto numerose domande in proposito”.

30 FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ – ha ripetuto il Consigliere De Juliis: “Alla faccia della partecipazione decantata in campagna elettorale! Il documento –spiega – è stato portato in aula a sorpresa dalla maggioranza per votarlo in maniera sbrigativa e senza coinvolgere nessuno. Il caso ha voluto che venticinque mamme si presentassero in aula consiliare per protestare contro la decisione assunta qualche giorno prima dalla Commissione Scuola, dove sono state usate le stesse modalità poco trasparenti ed antidemocratiche, e si sono trovate davanti la sorpresa dando inizio a proteste più che legittime”. Le richieste avanzate dall’opposizione in questo caso riguardavano il ritiro dell’atto e un dovuto approfondimento sulla vicenda per molteplici motivi: “Tra questi ci sono la possibile razionalizzazione delle linee esistenti, la discordanza sulla definizione del bacino di utenza, il provvedimento che arriva ad iscrizioni già aperte, alcuni bambini bisognosi del sostegno e l’iter utilizzato che è stato vergognoso e senza aver ascoltato e avvisato nessuno – conclude De Juliis – Bastava ritirare il documento e fare i dovuti approfondimenti del caso ma una maggioranza sorda e un Presidente latitante non sono in grado di farlo”.

Leonardo Mancini