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I Movimenti per la casa occupano la sede del Municipio VIII

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Dopo lo sgombero di questa mattina a Montagnola circa 200 persone occupano la sede di Benedetto Croce

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DOPO GLI SCONTRI – e lo sgombero dell’edificio occupato di via Baldassarre Castiglione della mattinata di oggi, gli occupanti si sono spostati lungo via Benedetto Croce per occupare la sede del Municipio VIII. Circa 200 persone, moltissimi bambini, in queste ore affollano i corridoi e l’aula Consiliare di Bendetto Croce. Accampati negli angoli con fagotti e mezzi di fortuna passeranno qui la notte. In assemblea i rappresentanti dei Movimenti di lotta per la casa hanno dichiarato di attendere l’incontro previsto per domani con gli assessorati di Roma Capitale e con il vice Sindaco, Luigi Nieri. La speranza sembra essere quella di trovare una soluzione abitativa per tutti i nuclei familiari che il 7 aprile scorso hanno occupato lo stabile della Inarcassa. Altrimenti gli occupanti sono pronti a continuare il loro percorso di lotta, anche attraverso questa nuova occupazione. 

 

NELLA SEDE DEL MUNICIPIO VIII – abbiamo incontrato il Presidente Catarci che ha spiegato di aver immediatamente messo in piedi dei presidi dei Vigili Urbani e della Protezione Civile per far fronte a qualsiasi evenienza. Inoltre ha raccontato di aver avuto contati con il Gabinetto del Sindaco, con il quale si è deciso di mantenere la calma e di non esacerbare ulteriormente la situazione. Abbiamo chiesto al Presidente quale fosse la situazione all’interno dello stabile della Inarcassa, essendo lui entrato nel tentativo di mediare e di vigilare sullo sgombero di questa mattina: “Dentro lo stabile c’era sofferenza e disperazione. Tanti bambini, una ventina al di sotto dei quattro anni, quello che è successo li e le cariche immotivate delle forze dell’ordine, hanno avuto come diretta conseguenza che il limitrofo Municipio fosse individuato come luogo dove andare a portare la protesta. Ritengo – seguita il Presidente – che aver subito questa occupazione sia l’ennesima riprova del fatto che né la politica e la Giunta cittadina, né quella regionale, possono rimanere in silenzio difronte all’esplosiva contraddizione che stiamo vivendo sul diritto all’abitare”. La critica del Presidente è chiara, non ha intenzione di essere lasciato solo in questa vicenda: “Il Comune e la Regione non possono pensare di cavarsela evitando di prendere posizione riversando sui singoli territori le enormi tensioni che girano intorno alla questione casa. Non credo – sottolinea Catarci – si possa riversare sui singoli territori l’incapacità di mettere in campo politiche concrete sul disagio abitativo. Tutti ci debbono mettere la faccia, non si può lasciare la sfera della politica municipale, che non ha risorse e non determina scelte sulle emergenze, da sola di fronte all’esplosione di questa contraddizione che, con il decreto del Governo Renzi sulla casa e la possibilità di tagliare le utenze alle occupazioni, è destinata a peggiorare, causando di centinaia di micro-guerre sul territorio cittadino”. Il Presidente Catarci rinnova quindi l’appello lanciato durante il pomeriggio di oggi: “Non possiamo essere noi a levare la voce nei confronti del Governo, ma devono farlo il Presidente della Regione e il Sindaco Marino, dicendo che questa misura in una città che già sta scoppiando rischia di generare una tensione sociale non più governabile, non si può pensare che il governo da mettere in campo sia quello delle manganellate”. In piazzo oggi si è parlato spesso di scollamento tra l’ordine pubblico e le decisioni della politica cittadina: “Il Sindaco e il Governatore devono porsi anche questa problematica, chiedendo che l’ordine pubblico si allinei alle indicazioni della politica. Oggi – conclude il Presidente – c’è stato un paradosso, per quattro ore l’ordine pubblico ha tergiversato, poi quando è uscito un tavolo di confronto politico, si è deciso che non si poteva più aspettare”.

UN PROBLEMA CITTADINO – è questa la posizione che ha assunto nel pomeriggio di oggi il Capogruppo in Assemblea Capitolina, Francesco D’Ausilio, ripresa anche dal Capogruppo Municipale: “Questa situazione pone un problema che non è solo territoriale – spiega Federico Raccio – ma cittadino e nazionale. Va affrontato a livello regionale e comunale, il tavolo di confronto va fatto in fretta, spero che i protagonisti che dovrebbero essere proprio Zingaretti e Marino non si tirino indietro su questo problema”. Sull’occupazione del Municipio il Capogruppo Raccio è chiaro: “Lo spostamento dimostrativo nel Municipio penso che per questa sera sia una stata scelta necessaria anche perchè qui ci sono bambini piccoli e l’Amministrazione non può e non deve lasciare nessuno per strada. Sicuramente non è una soluzione che può diventare definitiva – conclude – andrà risolta”. Un problema che potrebbe inficiare il funzionamento della struttura nei prossimi giorni, come ci spiega l’ex Delegato alla Sicurezza e Consigliere del Pd al Municipio VIII, Luca gasperini: “In questo caso non si possono attuare politiche aggressive, ma bisogna sperare che gli incontri con le istituzioni vadano a buon fine. È impensabile che una istituzione municipale si faccia carico, con la sua sede, di accogliere 200 persone – seguita – questo limita l’operatività del Municipio”.

DALL’OPPOSIZIONE – le critiche sono forti, sia per la gestione della vicenda dell’occupazione che nei confronti della situazione in cui versa la sede del Municipio: “Come al solito il pressappochismo e la superficialità della Giunta Catarci finisce a creare tensione senza risolvere in nessun problema – dichiara il Capogruppo di Fi al Municipio VIII, Simone Foglio – Dopo aver spalleggiato le occupazioni abusive nel corso di questi anni la situazione è sfuggita di mano, con il risultato che contro ogni principio di legalità e di buon senso viene addirittura occupata la sede del Municipio con l’interruzione di servizi per la cittadinanza come l’ufficio commercio o l’anagrafico”. Il Capogruppo forzista è critico anche nei confronti dell’amministrazione Comunale e Regionale: “Mentre Comune e Regione fanno a scarica barile strumentalizzando la sofferenza della gente a fini politici, governano tutto e non danno nessuna risposta. Fino ad oggi – conclude – hanno spalleggiato i movimenti legati alla sinistra radicale che ora gli si rivoltano contro perchè non vedono nulla di quanto fino ad ora promesso”. Secondo il Consigliere di Fdi al Municipio VIII, Glauco Rosati, si va delineando l’interruzione di pubblico servizio, a causa dell’annullamento della seduta del Consiglio Municipale previsto per domani mattina: “Siamo ostaggi di una sinistra oltranzista che permette l’occupazione di ogni spazio disponibile sul territorio del Municipio, giustificando e assecondando ogni altra azione illegittima dei propri elettori. L’occupazione del Municipio – seguita Rosati – è un atto gravissimo che genera, annullando il consiglio municipale di domani, una palese interruzione di pubblico servizio”. Rosati rilancia, dichiarando che domani mattina alle 8,30, orario di convocazione della seduta, sarà presente in aula: “E qualsiasi cosa succederà sarà responsabilità di chi ha generato tale situazione”. Giovanni Quarzo e Maurizio Buonincontro, rispettivamente capogruppo FI in Campidoglio e Consigliere FI in Municipio VIII, si dicono invece preoccupati per il quartiere e per i cittadini del quadrante di via Benedetto Croce: “Raccogliamo lo sgomento degli abitanti e dei commercianti del quartiere, preoccupati per la. Situazione. È giunto il momento che il Municipio VIII smetta di essere il luogo privilegiato della Città per le occupazioni abusive organizzate. Il disagio abitativo non può essere utilizzato per creare disordine sociale. Inaccettabile l’occupazione della sede del Municipio. La legalità deve rapidamente essere ripristinata. Marino faccia il Sindaco ed intervenga per garantire l’immediato ripristino della sede municipale”.

Leonardo Mancini