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S. Paolo: con il restyling di via della Villa di Lucina spariranno i cassonetti interrati

Il progetto del Campidoglio prevede anche nuove piantumazioni

Tratto da Urlo n.158 Giugno 2018

SAN PAOLO – La notizia è del 19 maggio scorso, in piena campagna elettorale per le amministrative del Municipio VIII. Il progetto che è stato annunciato dal Campidoglio è di quelli attesi da diverso tempo e interessa una strada piuttosto frequentata del quartiere San Paolo: via della Villa di Lucina. Arteria di collegamento con la vicina Garbatella, oltre a molte attività commerciali e sportive, congiunge i quartieri con l’Ospedale CTO. Ora il M5S ha intenzione di mettere mano alla strada con un’opera di restyling.

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I CASSONETTI INTERRATI – Già nel 2002 per quest’area era stato previsto un progetto futuristico per Roma, all’interno del Programma di Riqualificazione Urbana di Giustiniano Imperatore. I lavori per i cassonetti interrati si erano però prolungati, concludendosi solo nel 2010 con la consegna delle strutture all’Ama da parte del Consorzio. Ma nonostante la presa in carico, l’Ama non aveva attivato il servizio per ben due anni, innescando la reazione della politica locale e dei tanti residenti della zona. Questi ultimi indignati soprattutto per l’impossibilità di utilizzare gli stalli interrati e per l’ingombrante presenza dei cassonetti stradali. Finalmente il 27 giugno del 2012 i cassonetti rientravano in funzione, dotando questa strada di un sistema di raccolta molto avanzato per la Capitale. Tuttavia il servizio ha continuato negli ultimi anni a subire molti stop, dovuti a guasti e a difficoltà nel ritiro dei rifiuti. Ciò fino al giugno del 2017, quando i cassonetti sono stati definitivamente bloccati. In questi ultimi mesi non sono mancate le segnalazioni e le proteste da parte dei cittadini, che in più occasioni hanno lamentato l’assenza di alternative se non quella di andare a impattare sui cassonetti delle zone limitrofe, presto divenuti stracolmi. Da qui l’idea del Campidoglio, che al momento è quella di intervenire in modo definitivo su queste strutture all’interno del percorso di restyling della strada. Non una riparazione o una rimodulazione del servizio, bensì la rimozione definitiva dei cassonetti interrati e il ripristino del marciapiede. Il M5S del Municipio VIII ha commentato con favore l’iniziativa del Campidoglio: “Non si devono più ripetere storie come quella dei cassonetti interrati a scomparsa, un valido progetto sperimentale del 2012, abbandonato però a se stesso – si legge sulla pagina Facebook del M5S – La raccolta dei rifiuti porta a porta – ancora parzialmente attiva sul Municipio VIII, ndr – risponde a una logica innovativa di programmazione, ovvero una progettazione di lungo respiro che redige i piani operativi con indicate le responsabilità e le coperture economiche. Solo su questi binari intende muoversi il M5S e solo operando in questo modo si potranno trovare risposte e soluzioni definitive ad annosi problemi ereditati”. Dall’altra parte della politica locale, febbrilmente impegnata nella campagna elettorale, questa iniziativa è stata criticata: “Considero questa decisione calata dall’alto come un passo indietro nei confronti delle necessità dei cittadini e del decoro che i nostri quartieri meritano – ha spiegato il candidato del centrodestra alla Presidenza, Simone Foglio – Rimuovere i cassonetti interrati significa riposizionare quelli stradali, cedendo il passo al degrado e al rovistaggio. La nostra idea resta chiara: introdurre il porta a porta per la frazione indifferenziata, eliminando dalle strade i cassonetti che sono quotidianamente preda dei rovistatori. Senza imbarcarci in progetti come quelli dei cassonetti interrati che già in passato criticammo, prevedendo tutti i problemi che si sono poi verificati”. Un ritorno al passato è quello che segnala anche il candidato del centrosinistra, Amedeo Ciaccheri, parlando di un intervento “in ritardo rispetto a un processo di innovazione che serve per il potenziamento della raccolta differenziata. In questo modo – aggiunge – si torna indietro senza prospettare alternative alla raccolta su strada”.

LE NUOVE PIANTUMAZIONI – Anche le nuove piantumazioni di alberi sono uno degli elementi inseriti dal Campidoglio in questo piano di riqualificazione per via della Villa di Lucina. Il dibattito sulle alberature di questa strada è iniziato a fine gennaio scorso, e in questi mesi non sembra mai essere cessato. Lo scontro è iniziato con il taglio di una quarantina di robinie. Le parti si sono divise sullo stato delle alberature in questione, alcune, secondo i detrattori dell’iniziativa, ancora in buona salute. Dal Campidoglio in più occasioni si è assicurato il monitoraggio delle piante tagliate, tutte arrivate a fine vita o pesantemente ammalorate da parassiti. La vicenda si è riaccesa quando le aiuole sul marciapiede (tecnicamente definite tazze) sono state ricoperte con uno strato d’asfalto, nonostante le promesse di nuove piantumazioni da parte dell’Assessorato all’Ambiente e della Sindaca. In questo caso la replica è stata affidata direttamente a Virginia Raggi che, attraverso un post su Facebook, ha voluto rassicurare la cittadinanza. La Sindaca ha spiegato, infatti, che la copertura delle aiuole si è resa necessaria per consentire il passaggio di carrozzine e passeggini in attesa di nuove piantumazioni: “I nuovi alberi – spiegava Virginia Raggi – potranno essere piantati in autunno, poiché nei mesi caldi non è consigliato mettere a dimora nuove piante”. Il dibattito non si è però concluso con questa dichiarazione della Raggi, infatti lo scorso mese (ben fuori dalla finestra temporale presentata dalla Sindaca) sono iniziate le piantumazioni in altre aree del Municipio con dei peri da fiore, innescando molte polemiche sulla stagionalità e sulle difficoltà che queste essenze arboree dovranno affrontare con l’arrivo dei mesi più caldi. Tra l’altro anche per via della Villa di Lucina sono state previste queste alberature, come confermato attraverso una nota apparsa su Facebook dall’Assessora all’Ambiente capitolina Pinuccia Montanari. Ma il progetto in questo caso sembra essere più ampio, anche con la rimodulazione dei marciapiedi e la predisposizione degli accessi per i disabili: “Sul lato del CTO, gli alberi che sono stati tolti occupavano metà del marciapiede rendendo difficoltoso il passaggio di mamme con passeggini e addirittura impossibile il transito di disabili in carrozzina. Il nuovo progetto – spiega Montanari – prevede l’eliminazione delle barriere architettoniche, gli alloggiamenti per gli alberi collocati all’esterno del marciapiede e la realizzazione di scivoli per disabili. Sul marciapiede lato scuola, invece, i nuovi alberi saranno alloggiati nelle tazze esistenti”. Anche in questo caso si tratterà di peri da fiore: “Il progetto è stato sviluppato da architetti e agronomi del Servizio Giardini e i lavori coinvolgeranno anche l’ufficio tecnico del Municipio – ha continuato l’Assessora Montanari – Gli alberi che verranno piantati fanno parte della fornitura di circa 700 esemplari acquistati con gara pubblica per la sostituzione di quelli abbattuti”. Queste progettualità vengono comunque viste dalle opposizioni municipali come “azioni da campagna elettorale”: “Quello che vediamo – spiega Ciaccheri – è una rinnovata attenzione per il territorio, poco importa se siano solo campagna elettorale, l’importante è che ne giovino i territori. Certo è che sulle alberature ci saremmo aspettati un passaggio pubblico per discutere del progetto con i cittadini, invece quello che abbiamo avuto sono solo dei post su Facebook e qualche cartello”.

Leonardo Mancini