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Portuense, si intravede la luce alla fine del Ponte

Ponte Portuense U126

Aperta la Conferenza di Servizi: con il nullaosta, il Municipio promette di concludere in 90 giorni

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Tratto da Urlo n.133 marzo 2016

PORTUENSE – Qualcosa sul versante Portuense inizia a muoversi. Non parliamo, ovviamente, degli imbottigliamenti e del traffico perpetuo della zona, un problema importante per il quadrante, ma dell’opera che dovrebbe aiutare a fluidificarlo. Il Ponte Portuense, atteso da tanti anni e che nel tempo ha subito innumerevoli stop, per mancanza di finanziamenti prima e per il ritrovamento di importanti reperti archeologici dopo, sembra sia, burocraticamente parlando almeno, in dirittura d’arrivo. L’Ufficio Tecnico del Municipio XI, infatti, il 1 febbraio ha consegnato alla Soprintendenza Archeologica il progetto definitivo per l’allargamento di via Portuense, in corrispondenza del cavalcavia ferroviario tra via Giuseppe Belluzzo e via Quirino Majorana. Contestualmente sono state consegnate anche le planimetrie dell’area di scavo di fronte agli esercizi commerciali, per cui il Municipio ha richiesto il rilascio del nullaosta definitivo per consentire l’avvio dei lavori su questo tratto. Una volta svolte tutte le pratiche, il Municipio XI ha sempre affermato, e continua a confermare tale promessa, di riuscire a completare i lavori in 90 giorni. “Lo scorso primo febbraio – ha dichiarato Maurizio Veloccia, Presidente del Municipio XI – abbiamo consegnato il progetto definitivo e tutte le tavole tecniche relative al primo dei tre scavi presenti. A metà del mese abbiamo consegnato poi tutte le altre tavole, relative al secondo e terzo scavo. Il 22 febbraio si è svolta inoltre la prima Conferenza di Servizi alla presenza del Soprintendente Prosperetti, dei rappresentanti del Dipartimento SIMU (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana, ndr) e delle società di sottoservizi, durante la quale la Soprintendenza ha chiesto ulteriori integrazioni che abbiamo già provveduto a consegnare”. Nei prossimi giorni la Soprintendenza dovrebbe rilasciare il nullaosta definitivo (nel momento in cui scriviamo sono in corso di redazione i relativi verbali per la formale sottoscrizione dei soggetti convocati alla Conferenza di Servizi del 10 marzo), “solo ed esclusivamente dopo il quale il Municipio potrà partire con i propri lavori. Si inizierà con il riempimento e compattamento degli scavi che, vista la rilevanza dei ritrovamenti, dovrà essere effettuato a mano. Poi si procederà con la realizzazione delle opere edili per ulteriori 90 giorni. E poi, finalmente dopo anni, apriremo la seconda carreggiata e chiuderemo una storia lunga 40 anni”, conclude Veloccia. 

Quest’opera sarà un importante collegamento tra Portuense e Marconi e, conseguentemente, tra alcuni quartieri e la metropolitana. Ecco perché i cittadini la attendono da così tanto con fervore. “Quando l’opera sarà terminata – afferma Valentina Ronco di Portuense Attiva – oltre a servire per snellire il traffico, avremo un collegamento con i mezzi pubblici, con la metro B e con Marconi. Siamo un po’ scoraggiati: ogni volta sembra avvicinarsi l’arrivo del nullaosta ma poi i tempi si allungano. Adesso si è aperta la Conferenza di Servizi e speriamo in un esito positivo e celere”. 

Era il 2008 quando i lavori, che avrebbero dovuto portare in tempi brevi al raddoppio della carreggiata sotto il ponte ferroviario, iniziarono. E per anni gli “intoppi” sono stati tanti e diversi, aumentando il malcontento della cittadinanza. Per questo Daniele Catalano, esponente di Fratelli d’Italia, appare scettico sulle tempistiche date, ritenute “incaute”. “È abbastanza improbabile che l’opera venga completata in 90 giorni, anche se Soprintendenza e Ferrovie dello Stato hanno lasciato campo libero – ha dichiarato – I tempi sono molto ristretti e, anche se credo verrà fatto un taglio del nastro pre-elezioni, probabilmente si scopriranno i problemi all’indomani delle stesse, come ad esempio il collaudo della strada con le linee autobus che dovrebbero passare di là e quindi connettere la periferia di Roma con la metro. Fare l’apertura senza il collaudo sarebbe una stupidaggine”.  

In attesa di ulteriori evoluzioni aspettiamo fiduciosamente le prossime novità, sperando in un lieto fine. 

Serena Savelli

Portuense, si intravede la luce alla fine del Ponte

Aperta la Conferenza di Servizi: con il nullaosta, il Municipio promette di concludere in 90 giorni

PORTUENSE – Qualcosa sul versante Portuense inizia a muoversi. Non parliamo, ovviamente, degli imbottigliamenti e del traffico perpetuo della zona, un problema importante per il quadrante, ma dell’opera che dovrebbe aiutare a fluidificarlo. Il Ponte Portuense, atteso da tanti anni e che nel tempo ha subito innumerevoli stop, per mancanza di finanziamenti prima e per il ritrovamento di importanti reperti archeologici dopo, sembra sia, burocraticamente parlando almeno, in dirittura d’arrivo. L’Ufficio Tecnico del Municipio XI, infatti, il 1 febbraio ha consegnato alla Soprintendenza Archeologica il progetto definitivo per l’allargamento di via Portuense, in corrispondenza del cavalcavia ferroviario tra via Giuseppe Belluzzo e via Quirino Majorana. Contestualmente sono state consegnate anche le planimetrie dell’area di scavo di fronte agli esercizi commerciali, per cui il Municipio ha richiesto il rilascio del nullaosta definitivo per consentire l’avvio dei lavori su questo tratto. Una volta svolte tutte le pratiche, il Municipio XI ha sempre affermato, e continua a confermare tale promessa, di riuscire a completare i lavori in 90 giorni. “Lo scorso primo febbraio – ha dichiarato Maurizio Veloccia, Presidente del Municipio XI – abbiamo consegnato il progetto definitivo e tutte le tavole tecniche relative al primo dei tre scavi presenti. A metà del mese abbiamo consegnato poi tutte le altre tavole, relative al secondo e terzo scavo. Il 22 febbraio si è svolta inoltre la prima Conferenza di Servizi alla presenza del Soprintendente Prosperetti, dei rappresentanti del Dipartimento SIMU (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana, ndr) e delle società di sottoservizi, durante la quale la Soprintendenza ha chiesto ulteriori integrazioni che abbiamo già provveduto a consegnare”. Nei prossimi giorni la Soprintendenza dovrebbe rilasciare il nullaosta definitivo (nel momento in cui scriviamo sono in corso di redazione i relativi verbali per la formale sottoscrizione dei soggetti convocati alla Conferenza di Servizi del 10 marzo), “solo ed esclusivamente dopo il quale il Municipio potrà partire con i propri lavori. Si inizierà con il riempimento e compattamento degli scavi che, vista la rilevanza dei ritrovamenti, dovrà essere effettuato a mano. Poi si procederà con la realizzazione delle opere edili per ulteriori 90 giorni. E poi, finalmente dopo anni, apriremo la seconda carreggiata e chiuderemo una storia lunga 40 anni”, conclude Veloccia.

Quest’opera sarà un importante collegamento tra Portuense e Marconi e, conseguentemente, tra alcuni quartieri e la metropolitana. Ecco perché i cittadini la attendono da così tanto con fervore. “Quando l’opera sarà terminata – afferma Valentina Ronco di Portuense Attiva – oltre a servire per snellire il traffico, avremo un collegamento con i mezzi pubblici, con la metro B e con Marconi. Siamo un po’ scoraggiati: ogni volta sembra avvicinarsi l’arrivo del nullaosta ma poi i tempi si allungano. Adesso si è aperta la Conferenza di Servizi e speriamo in un esito positivo e celere”.

Era il 2008 quando i lavori, che avrebbero dovuto portare in tempi brevi al raddoppio della carreggiata sotto il ponte ferroviario, iniziarono. E per anni gli “intoppi” sono stati tanti e diversi, aumentando il malcontento della cittadinanza. Per questo Daniele Catalano, esponente di Fratelli d’Italia, appare scettico sulle tempistiche date, ritenute “incaute”. “È abbastanza improbabile che l’opera venga completata in 90 giorni, anche se Soprintendenza e Ferrovie dello Stato hanno lasciato campo libero – ha dichiarato – I tempi sono molto ristretti e, anche se credo verrà fatto un taglio del nastro pre-elezioni, probabilmente si scopriranno i problemi all’indomani delle stesse, come ad esempio il collaudo della strada con le linee autobus che dovrebbero passare di là e quindi connettere la periferia di Roma con la metro. Fare l’apertura senza il collaudo sarebbe una stupidaggine”.  

In attesa di ulteriori evoluzioni aspettiamo fiduciosamente le prossime novità, sperando in un lieto fine.

Serena Savelli