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Allarme insediamenti abusivi a Villa Pamphili

villa pamphili

Frequenti gli sgomberi degli immobili della Villa, ma gruppi di nomadi continuano a stanziarvi abusivamente

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Tratto da Urlo n.114 aprile 2014

MONTEVERDE – Molte sono state le denunce sui social network in merito alla presenza di una colonia di nomadi all’interno di Villa Pamphili, dove sussistono immobili di pregio abbandonati a se stessi, meta nelle ore notturne di occupanti abusivi. Inutili sembrerebbero le continue operazioni di sgombero effettuate e forte il malcontento della popolazione. Sotto la lente d’ingrandimento, oltre alla problematica, sono stati anche i toni utilizzati. “Chi esprime disappunto, vive un disagio. Dobbiamo ascoltare queste voci prima di condannarle. Nonostante in alcuni casi la forma non sia la più corretta, il problema resta”, dice Marco Giudici, Presidente della Commissione Trasparenza del Municipio XII, che prosegue parlando anche di altre aree del territorio interessate dal fenomeno: via Newton, via del Casaletto, la Valle dei Casali, a volte – seguita Giudici – anche la zona Bravetta. Grande soddisfazione è stata espressa dal Consigliere per la rimozione di alcune roulotte che stanziavano abusivamente su via Ramazzini mentre sulla questione della sicurezza all’interno di Villa Pamphili, Giudici ha sottolineato come gli interventi di sgombero messi in atto dalla polizia municipale rappresentino solo una soluzione temporanea perché le aree sgomberate vengono sistematicamente rioccupate. Il problema va affrontato alla fonte, dice: “Sì agli sgomberi ma è importante che vengano messe in campo politiche per la repressione del fenomeno del rovistaggio, della vendita di merce rubata e dei fatti che si verificano fuori degli accampamenti, per tagliare le risorse di chi vive attraverso questi fenomeni di microcriminalità”. Per capire quale sia la portata del fenomeno abbiamo parlato con Cristina Maltese, Presidente del Municipio XII, che in un’intervista a Repubblica si è detta critica circa i toni usati nelle denunce. In merito a Villa Pamphili la Presidente assicura impegno affinché la questione venga risolta: “All’interno della Villa sono presenti immobili di pregio, di proprietà della Sovrintendenza, in stato di abbandono che da tempo vengono utilizzati abusivamente la notte; a cadenza quindicinale vengono effettuati sgomberi”. Atti però – dice la Presidente – costosi per l’amministrazione e che non risolvono il problema. Il degrado in cui versano gli immobili espone questi ultimi a situazioni che non cesseranno di esistere, argomenta la Maltese, finché al loro interno non troveranno collocazione attività specifiche e “per questo abbiamo fatto presente al Sovrintendente la necessità di affrontare con decisione la questione della sicurezza e della fruizione degli immobili della Villa. La sicurezza e il decoro devono essere tutelati, non c’è alcuna tolleranza in merito a questi fenomeni”. Per questo, dice la Presidente, il Municipio ha richiesto un coordinamento interforze per il controllo all’interno della Villa. Sugli insediamenti abusivi la Maltese sottolinea che sul territorio del Municipio XII non sussistono veri e propri campi nomadi, a differenza, ad esempio, di quanto accade in altri territori, ma solo piccoli insediamenti. Non per questo la questione deve essere sottovalutata e funzionale a ciò, ritiene la Maltese, è l’affrontare una volta per tutte questioni come il rovistaggio nei cassonetti e il racket del ferro. “La situazione – conclude – è stata invece risolta per le roulotte di via Ramazzini i cui occupanti – per la maggior parte di nazionalità italiana rappresentanti delle povertà emergenti – sono stati ricollocati in luoghi di accoglienza. Ancora si lavora mediante un lavoro coordinato con il Campidoglio per la rimozione di altre roulotte presenti sul territorio”.

Anna Paola Tortora