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Botti di Capodanno: in arrivo il ricorso sull’ordinanza del Campidoglio

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La decisione del TAR potrebbe arrivare in tempi record, con l’ordinanza in partenza il 29 dicembre

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STOP AI BOTTI – Se l’ordinanza anti-botti emessa dalla Sindaca Raggi nei giorni scorsi è stata salutata con favore da tanta parte della cittadinanza, il documento nella giornata di oggi potrebbe arrivare al vaglio dei giudici di via Flaminia. Il TAR del Lazio è stato infatti interessato del ricorso dei rappresentanti dell’Anisp (Associazione nazionale imprese spettacoli pirotecnici). 

L’ORDINANZA – Lo stop completo all’uso di petardi, razzi e fuochi artificiali è in vigore dal 29 dicembre 2016 alle 24 del 1 gennaio 2017 all’interno del territorio capitolino. Il provvedimento prevede sanzioni tra i 25 e i 500 euro, oltre che il sequestro amministrativo. L’ordinanza, si legge sul sito del Comune di Roma, “dispone nel periodo menzionato il divieto assoluto di usare materiale esplodente, utilizzare fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti, nonché di usare materiale esplodente anche ‘declassificato’, ossia potenzialmente non pericoloso, a meno di 200 metri dai centri abitati, dalle persone e dagli animali”.

I MOTIVI DEL RICORSO – I motivi del ricorso sono da ricercare nel divieto generalizzato di prodotti che avrebbero superato il vaglio di commissioni composte anche da ambientalisti e animalisti. Quello dei fuochi e dei petardi, come spiegano dall’Anisp, sarebbe un mercato da 2-3 milioni di euro, sul quale in questi giorni stanno pesando le mancate vendite nella capitale.

NESSUNA DIFFERENZIAZIONE – Inoltre, a quanto riferito da La Repubblica, l’ordinanza non sarebbe stata neanche inoltrata alla prefettura, pur trattando di “incolumità pubblica e la sicurezza urbana”. “Un divieto – si legge sul quotidiano – che non sembra neanche tenere conto dell’elenco dei petardi, vietati e non, inviato dalla prefettura al Comune. Nessuna differenziazione: banditi tutti i tipi di razzi e botti”.