SOCIALE – Sono aperte le domande per chiedere l’erogazione del sostegno alla spesa per i soggetti in condizione di difficoltà economica a causa delle misure messe in campo per la lotta all’emergenza Coronavirus. I cittadini che volessero presentare la richiesta per il Buono Spesa dovranno rivolgersi al proprio Municipio di appartenenza, mediante appositi moduli disponibili sul sito di Roma Capitale. Le domande potranno essere inviate fino al 16 aprile.
COME FUNZIONA IL SERVIZIO
Il sostegno economico alle famiglie in difficoltà sarà erogato mediante “Buoni Spesa” che i beneficiari potranno utilizzare per acquistare generi alimentari o di prima necessità. La somma che verrà assegnata varierà in base alla composizione del nucleo familiare, secondo tre fasce, si legge in un Comunicato Stampa di Roma Capitale: “Fino a 300 euro per nuclei familiari composti da 1 o 2 persone; fino a 400 euro per nuclei familiari composti da 3 o 4 persone; fino a 500 euro per nuclei familiari composti da 5 o più persone”.
CHI PUÓ BENEFICIARE DEL SERVIZIO
Potranno accedere al servizio i nuclei familiari più bisognosi ed esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza sanitaria che in queste settimane sta investendo il paese e il mondo intero. Sarà data priorità ai soggetti che non ricevono altri sostegni pubblici. Possono fare richiesta di ricevere il contributo le famiglie in condizione di assoluto o momentaneo disagio, privi della possibilità di approvvigionarsi dei generi di prima necessità. Potranno beneficiare del Buono Spesa anche cittadini che ne hanno diritto, non residenti, impossibilitati a raggiungere il proprio luogo di residenza.
COME PRESENTARE LA DOMANDA
Roma Capitale ha indetto un avviso pubblico per l’assegnazione del contributo economico. Questo sarà assegnato a chi ne farà richiesta e presenterà i requisiti necessari per domandarne l’erogazione, nei limiti dei fondi nazionali assegnati e disponibili. Sarà compito dei singoli Municipi esaminare le richieste ed effettuare gli opportuni controlli sulla veridicità delle attestazioni riportate nella domanda.
Per fare richiesta del Buono Spesa, i cittadini dovranno compilare l’apposito modulo di domanda disponibile sul sito di Roma Capitale. Il documento dovrà essere inviato via mail ai vari Municipi territorialmente competenti (gli indirizzi sono riportati nell’Avviso Pubblico sotto disponibile ndr). La domanda può essere inviata dal 31 marzo al 16 aprile 2020. Nel caso di cittadini non residenti, impossibilitati a raggiungere il proprio luogo di residenza, la domanda potrà essere inoltrata scrivendo al Dipartimento Politiche Sociali (supportorup.dipsociale@comune.roma.it).
La mail con la domanda dovrà riportate il seguente oggetto: “RICHIESTA ASSEGNAZIONE DEL CONTRIBUTO ECONOMICO – COVID 19”.
La domanda può essere presentata da un solo componente per nucleo famigliare convivente.
Per accedere a tutti i documenti utili, per leggere la determinazione dirigenziale relativa al servizio, l’avviso pubblico e scaricare il modello da compilare per presentare la domanda, si rimanda alla pagina dedicata del sito del Comune di Roma raggiungibile cliccando qui: https://bit.ly/2wSmeOX.
UN AIUTO IMPORTANTE PER I CITTADINI DI ROMA
“Lavoriamo ogni giorno per sostenere i cittadini che in questo momento stanno vivendo maggiori difficoltà”, ha detto la Sindaca di Roma, Virginia Raggi. “Questo contributo nazionale rappresenta un aiuto importante per i cittadini e Roma è pronta a fare la sua parte per far arrivare il prima possibile i Buoni Spesa alle famiglie, insieme alle altre iniziative che stiamo mettendo in campo per i più fragili”, ha concluso la prima cittadina di Roma. Un ringraziamento a tutti i coloro che con il proprio lavoro hanno reso possibile giungere all’apertura delle domande è arrivato dall’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale Veronica Mammì: “Voglio ringraziare tutti i dipendenti capitolini con cui abbiamo lavorato senza sosta, anche in queste ore, per arrivare all’apertura delle domande, insieme ai Municipi da cui abbiamo ricevuto una pronta attivazione. Stiamo dialogando anche con le reti degli organismi del Terzo Settore e del Volontariato cittadino, per contribuire ad intercettare la platea di ‘invisibili’ che potrebbero non fare domanda per il contributo. Il lavoro non si ferma per offrire sempre più servizi e sostegno ai singoli e alle famiglie che, in questo momento delicato per tutti, stanno affrontando difficoltà maggiori”.
APT