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Laurentina: filobus in strada entro maggio

Nessuna risposta alle richieste del Municipio IX di rimuovere l'ultimo tratto di preferenziale

Tratto da Urlo n.168 Maggio 2019

LAURENTINA – I filobus dovrebbero arrivare sul Corridoio della Mobilità entro la fine di maggio (un ulteriore piccolo ritardo rispetto a quanto annunciato). Non appena saranno concluse le procedure di collaudo, che stanno interessando l’intera struttura da Fonte Laurentina fino al capolinea della Metro B, i mezzi che erano rimasti bloccati per anni sul piazzale del deposito Atac di Tor Pagnotta entreranno finalmente in funzione. È la stessa Sindaca Raggi a riportare l’attenzione sull’opera, parlando della formazione degli autisti: “Atac ha concluso i corsi di formazione per 35 autisti che guideranno i filobus – ha comunicato la prima cittadina nelle scorse settimane – Un’infrastruttura importante per il quadrante sud della nostra città, un cantiere fermo da anni che abbiamo sbloccato per dare a residenti e cittadini un collegamento rapido con la metro e il resto della città. Una volta conclusi i collaudi, il Corridoio sarà al servizio del territorio: un tragitto di 11 chilometri andata-ritorno percorso dai filobus, senza più attese o ingorghi”.

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PEZZI DI PREFERENZIALE – Un’opera attesa da un decennio ma che, nonostante quanto affermato dalla Sindaca Raggi, non ha mai mancato di accendere il dibattito sull’effettiva utilità dell’intervento e sulle sue differenti declinazioni. La prima modifica al progetto, quella che ha eliminato la preferenziale tra via dell’Umanesimo e la stazione della Metro, arriva con l’amministrazione Alemanno. Mentre in ultima battuta il Comune (pentastellato) ha predisposto dei tronconi di preferenziale a ridosso degli attraversamenti semaforici, chiudendo allo stesso tempo alcuni varchi di attraversamento che permettevano l’accesso al quartiere Giuliano Dalmata. “Noi avremmo voluto un vero Corridoio della Mobilità, senza alcuna interruzione – afferma il Consigliere M5S e Presidente della Commissione Mobilità municipale, Giulio Corrente – dopo il primo stralcio si è cercato di correre ai ripari, creando un ibrido che evidentemente scontenta tutti”.

LE PROTESTE – In questi ultimi mesi non sono mancate le proteste dei residenti della zona, con associazioni e Comitati di Quartiere schierati per ottenere l’eliminazione dell’ultimo tratto di preferenziale. Un provvedimento che, a quanto riportato dai cittadini, non porterebbe un effettivo miglioramento dei tempi di percorrenza per i filobus, soprattutto perché questi resterebbero a loro volta invischiati nel traffico micidiale che questi tronchetti di preferenziale rischiano di creare. Il Municipio IX, sulla spinta dei residenti e di molta parte dell’opposizione, ha votato ben due atti che chiedevano l’eliminazione di questa preferenziale sperimentale e la riapertura dei varchi d’accesso al quartiere Giuliano Dalmata. Purtroppo al momento in cui scriviamo nessuno dei due documenti ha sortito alcun effetto e il Municipio sembra essere rimasto completamente inascoltato.

NESSUNA RISPOSTA DAL COMUNE – Anche da via Silone ci confermano che con il Comune non ci sono stati contatti, e che l’amministrazione capitolina sembra essere decisa a proseguire sulla strada (o sulla preferenziale) già tracciata. “Non ci sono stati nuovi contatti – assicura Corrente – ma sono fiducioso perché si era detto che questa misura aveva una natura sperimentale. Qualora all’evidenza dei fatti non funzionasse si dovrà eliminare”. Speranza condivisa anche da Fdi che, con i suoi esponenti comunali, ha presentato in Campidoglio un atto che chiede proprio il ripristino della viabilità originale: “Come sempre dal Comune nessun riscontro – commenta il Consigliere Massimiliano De Juliis – Siamo abituati a vedere il Campidoglio fare sempre esattamente il contrario di quanto il Municipio IX chiede. Ora le possibilità sono due, o i consiglieri municipali della maggioranza sono d’accordo, oppure non riescono proprio a interloquire”. Secondo l’opposizione la preferenziale “a tronconi” non può essere un intervento risolutivo: “È una follia – seguita severo De Juliis – restringere la Laurentina da due a una sola corsia non va esclusivamente a discapito del traffico privato, ma inciderà anche sui tempi di percorrenza dei mezzi pubblici che si troveranno in coda in attesa di raggiungere la preferenziale”. L’attesa al momento è per la messa in esercizio dei filobus e per gli effettivi tempi di percorrenza che questi avranno. Solo nel momento in cui tale servizio entrerà a regime si potrà calcolare il reale impatto dei tronconi di preferenziale sulla mobilità, privata o pubblica che sia.

Leonardo Mancini