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Ponte via G. Rocco: necessario l’abbattimento

Per il collegamento tra Garbatella e Ostiense non basterà un intervento di manutenzione

Tratto da Urlo n.160 Settembre 2018

GARBATELLA–OSTIENSE – Era il 30 ottobre 2016, appena dopo il sisma che ha sconvolto il centro Italia, quando, a causa della caduta di alcuni calcinacci sui binari della Metro B e della Roma Lido, il ponticello di via Giulio Rocco è stato chiuso al traffico. La chiusura dello storico collegamento tra i quartieri di Ostiense e Garbatella ha portato alla ridefinizione della viabilità della zona, interessata in quel tratto anche dalla presenza della facoltà di Giurisprudenza di Roma Tre, e al rallentamento alla velocità di 30 km/h per i convogli della Metro B e della Roma-Lido per diminuire le vibrazioni dovute al passaggio. Per i necessari controlli, a causa delle competenze condivise tra Comune, Atac e Regione Lazio, si è atteso più di un anno. Ora, ad alcuni mesi dall’avvio delle analisi, è arrivata la notizia: il ponte non ha bisogno di semplice manutenzione, ma andrà abbattuto e ricostruito.

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DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE – Visto lo scorrere dei mesi senza che siano partiti interventi, il Municipio VIII ha chiesto notizie sullo stato del ponte e sulle tempistiche per la riapertura. È arrivata così, con una nota del SIMU, la doccia fredda in merito alle condizioni del ponticello ferroviario. “La necessità di abbattere e ricostruire il ponte è stata attestata dal Campidoglio – ci ha confermato il Presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri – Purtroppo non abbiamo indicazioni o conferme per quanto riguarda il cronoprogramma di questo intervento”. Le indagini fin qui effettuate hanno infatti rilevato alcuni problemi sul calcestruzzo di cui è composta la struttura, tanto da rendere impossibile una semplice manutenzione, seppur straordinaria, del ponte di via Giulio Rocco. Quello che sarà necessario è un intervento molto più complesso, come la demolizione e la ricostruzione. I tempi per tornare a transitare su via Giulio Rocco sembrano quindi essersi notevolmente allungati. Ora infatti dovranno essere effettuate delle approfondite indagini (geognostiche/geotecniche) sul sottosuolo dove poggiano le fondamenta del ponte. La realizzazione di questi sondaggi sarà a carico della Regione e dell’Atac, che sarebbero già disposte a portarle a termine. Dopo questo importante passaggio sarà la volta di uno studio di fattibilità dell’intervento, della stima dei costi per la demolizione e ricostruzione, della progettazione di cui si farà stazione appaltante direttamente il Dipartimento SIMU di Roma Capitale. L’appalto per l’esecuzione dei lavori sarà invece onere della Regione Lazio. È proprio questa compresenza di vari enti, con competenze e procedure diverse, a far pensare a tempistiche veramente lunghe per l’intervento. Soprattutto, aggiungiamo, se c’è voluto tutto questo tempo soltanto per arrivare a questo punto.

DAL MUNICIPIO VIII – Non è difficile immaginare che sul territorio l’apprensione sia palpabile. Soprattutto se si pensa alla difficoltà di questi lavori e ai tempi, spesso biblici, che li caratterizzano. “Gli abitanti e le attività commerciali di questa zona non possono più attendere i comodi del Campidoglio, di Atac e della Regione – ha dichiarato il Capogruppo municipale di Fi, Simone Foglio – c’è bisogno di un intervento immediato e di tempi certi. La ricostruzione di questa infrastruttura non deve diventare l’ennesimo cantiere infinito del nostro territorio, i cittadini non lo tollereranno”. Sempre dall’opposizione in Municipio VIII è il Capogruppo del M5S, Enrico Lupardini, a sottolineare la necessità di maggiore attenzione nei confronti della segnaletica indirizzata ad automobilisti e pedoni: “Ritengo necessario che l’Assessore municipale alla mobilità si attivi per incaricare gli organi competenti per apporre la segnaletica relativa al ponte e alla chiusura della strada, in alcuni tratti non presente o insufficiente, soprattutto dal punto di vista dei pedoni. Mentre per quanto riguarda l’Ostiense, divenuta l’alternativa in direzione del ponte Spizzichino, sappiamo che il Comune riqualificherà il tratto da via Giulio Rocco verso Piramide, con la stessa tecnica innovativa con cui è stato sistemato il tratto precedente circa due anni fa”. Intanto in attesa di notizie certe sui lavori e sul cronoprogramma, il Minisindaco Ciaccheri annuncia un appuntamento pubblico nell’area del ponte, “con i cittadini e con tutte le componenti interessate a quella strada. Abbiamo intenzione di organizzare un comitato di scopo per la realizzazione di quest’opera e, allo stesso tempo, pensare delle misure utili a rendere via Giulio Rocco una strada dignitosa durante questo periodo. Far tornare a essere questa via uno snodo, una vera e propria social street”. L’idea è quindi quella di ottenere il meglio da questo intervento che altrimenti creerebbe non pochi disagi a residenti e commercianti, il tutto, speriamo, contingentando al massimo i tempi per la demolizione e ricostruzione del ponte.

Leonardo Mancini