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Rifiuti: arrivano le condizioni dell’Abruzzo

Sono state poste quattro condizioni per permettere l’invio di rifiuti da parte della Capitale

ROMA – È arrivata in Campidoglio la replica della Regione Abruzzo alla richiesta avanzata dal Comune per l’invio di una parte dei rifiuti agli impianti abruzzesi. A renderlo noto attraverso Facebook è il governatore della Regione Luciano D’Alfonso.

LE CONDIZIONI – Nel posto del Presidente d’Alfonso si legge che la Regione non intende sottrarsi alla collaborazione istituzionale, ma che allo stesso tempo vengono poste quattro condizioni. Per D’Alfonso è tassativo che il Campidoglio spieghi con chiarezza il quantitativo dei rifiuti oggetto dell’emergenza e quale sia l’arco temporale che sarà interessato dagli invii, oltre ad assicurare che il trasporto avrà impatto solo sulla viabilità minore una volta che i camion saranno usciti dall’autostrada. Inoltre viene richiesto di conoscere “il quadro complessivo dello sforzo straordinario che intende attuare il Comune di Roma, per capire in quali termini verrà risolta l’emergenza”.

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LA SOLIDARIETÀ – Già quest’oggi potrebbero esserci i primi incontri tra i tecnici abruzzesi e quelli dell’Ama per verificare gli aspetti tecnici ed economici delle operazioni, ma intanto il Governatore D’Alfonso assicura “la massima collaborazione e solidarietà. Non dimentichiamo quanto abbiamo ricevuto dalle altre Regioni e dal Lazio in occasione delle calamità che abbiamo subìto”.

LA REAZIONE – Per il capogruppo di Fi in Campidoglio, Davide Bordoni, si starebbe giocando con la decenza di Roma: “Sono settimane che assistiamo al gioco dello scarica barile tra Campidoglio e Regione mentre la città e gli impianti sono letteralmente al collasso – aggiunge Bordoni – Oltretutto la Sindaca e tutta la maggioranza dei 5 Stelle continuano ad avere un atteggiamento altezzoso e sprezzante nei confronti delle Regioni che si dovrebbero far carico dei nostri rifiuti, come nel caso dell’Emilia e adesso vediamo cosa succederà con l’Abruzzo che ha fatto richieste ben precise sui quantitativi che verranno inviati. Forse non è ben chiaro che non c’è più tempo e che la soluzione deve arrivare ora”.

LeMa