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    Stadio della Roma: L’Osservatorio si concentra sul verde

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    Primo incontro con l’architetto Kipar. Nei prossimi appuntamenti si parlerà di urbanistica e mobilità

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    L’OSSERVATORIO – Si sono aperti oggi alla Casa della Città in via della Moletta i lavori dell’Osservatorio sullo Stadio di Tor di Valle. L’iniziativa animata dall’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale è volta a presentare le progettualità sull’area del nuovo impianto sportivo e del business center. “Lo scopo – ha ribadito l’Assessore durante l’incontro – è quello di favorire, con la più ampia conoscenza possibile, il processo partecipativo sul complesso intervento di trasformazione urbana che sta per essere sottoposto al vaglio della Conferenza dei servizi regionale”. Questo primo incontro ha visto la partecipazione dell’architetto Andreas Kipar, paesaggista di fama che ha progettato il Parco Fluviale di Tor di Valle, la cui estensione, si legge in una nota, interessa un’area grande due volte quella di Villa Borghese. 

    L’ASSESSORATO ALL’URBANISTICA – “Vogliamo che questo Osservatorio, costituito assieme ai due Municipi confinanti possa svolgere incontri e approfondimenti per l’esame puntuale del progetto, suggerendo anche le dovute migliorie – ha detto Caudo in apertura dell’incontro – Questo progetto non fa parte della strategia dell’Amministrazione, è stato proposto da privati e noi lo abbiamo esaminato e ricondotto nella strategia”.

    LE AREE VERDI – L’architetto Kipar durante l’incontro ha parlato della progettualità sul paesaggio, definendola a più riprese non un corollario dell’intervento urbanistica, ma bensì parte integrante della progettualità sulla zona. “Con questo progetto si continua ad immaginare l’arcipelago verde che deve circondare la Capitale. Ci sono già tanti progetti sulla carta e lo Stadio – ha detto l’architetto – è occasione per unirli in un Parco Fluviale lungo il Tevere, mettendo a regime la vocazione rurale del territorio attraverso un parco agricolo”. Si parla di un mix di differenti tipologie di aree, dal parco agricolo fino al verde di prossimità a parcheggi e interventi urbanistici, passando per il parco urbano e quello fluviale: “Sono circa 50 ettari di verde – ha detto Kipar – con la piantumazione di circa 6000 nuove alberature”. Il discorso è poi passato ad analizzare le criticità dell’intervento, una fra tutte la sensibilità idrogeologica dell’area: “Tutti i fiumi hanno problemi di esondazione – ha sottolineato l’architetto – Figuriamoci se progetto di queste dimensioni non porta le giuste risposte per questo problema. Tutto questo – aggiunge – o si connette con il resto della città oppure non funziona”.

    LA MOBILITÀ SU FERRO – A margine dell’incontro si torna a parlare di mobilità, con particolare attenzione alle affermazioni di Atac sull’impossibilità di prevedere una deviazione della Linea B. Caudo ha risposto parlando della necessità non derogabile di prevedere il passaggio di 16 treni l’ora. “La delibera sulla pubblica utilità dello stadio della Roma dice che lo stadio può aprire se il 50% delle persone arriva con i mezzi pubblici. Quindi se non ci sono 16 treni l’ora lo stadio non apre – ha detto l’assessore capitolino – Nel nodo di Tor di Valle deve esserci un servizio di 16 treni l’ora per garantire il movimento di circa 20mila persone – aggiunge Caudo come riportato dall’Agenzia Dire – La delibera capitolina stabilisce che in modo prioritario questo dovrebbe realizzarsi col prolungamento della linea B. Se in fase di conferenza di servizi decisoria, a seguito del parere gestionale espresso da Atac, si dovesse prevedere l’opzione di aver questo livello di servizio solo sulla Roma-Lido, automaticamente si disobbliga dal prolungamento della metro B e la Regione si fa carico di garantire i 16 treni l’ora su quella tratta (cioè uno ogni 3,5 minuti)”.

    I PROSSIMI APPUNTAMENTI – Il percorso immaginato per l’Osservatorio non si ferma con questo incontro. Nelle prossime settimane continueranno gli incontri per discutere con amministratori, esperti, tecnici e progettisti, della qualità della progettazione architettonica, di mobilità e soluzioni logistiche; dell’impatto economico sulla città, dell’offerta sportiva e dei servizi per il settore dell’intrattenimento e degli eventi.

    LeMa