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    Stadio Roma: riconosciuto l’interesse pubblico dell’opera

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    Arrivato l’ok della Giunta Capitolina, ora si attende il passaggio in Assemblea

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    LA DELIBERA PASSA IN GIUNTA – Nel pomeriggio di ieri, dopo il rischio di rottura con la società, è arrivato il via libera della Giunta Capitolina sulla delibera che prevede il riconoscimento di pubblico interesse sullo Stadio a Tor di Valle. La delibera richiama le norme della “Legge sugli stadi”, prescrivendo delle condizioni ed una serie di vincoli per la realizzazione dell’opera. L’intervento verrà sviluppato su 354mila mq di superficie: “L’area interessata assume la destinazione urbanistica “centralità – Stadio della Roma”, e quindi ne rispecchia i limiti e le caratteristiche previsti per le altre zone del PRG”.

    PROPRIETÀ DELLO STADIO – Tra le clausole più discusse quella riguardante la proprietà dello stadio che nella serata di mercoledì ha rischiato di far naufragare il progetto: “Lo stadio rimarrà in uso permanente alla A.S. Roma per tutta la durata dell’accordo trentennale tra la società sportiva e il proponente – recita una nota del Campidoglio – In base alla legge sugli stadi, non è possibile prescrivere l’obbligo della proprietà dell’impianto, ma il Campidoglio ha richiesto che l’accordo che regolerà il rapporto tra proponente e società sportiva sia indissolubile, pena la decadenza dei benefici della legge e la corresponsione per intero degli oneri previsti dalla normativa nazionale e locale. A ulteriore garanzia del rapporto tra proponente e As Roma è previsto il diritto di prelazione della società sportiva, in caso di vendita degli impianti. Inoltre la A.S. Roma stipulerà con la società proprietà dello stadio una joint venture per la gestione degli utili”.

    LE OPERE PUBBLICHE – Altro nodo che è stato sciolto con la Delibera riguarda gli oneri a carico del costruttore, che dovrà realizzare un totale di 320 milioni di interventi di interesse generale all’interno del quadrante. Di queste, 195,25 milioni di euro saranno spesi per opere di interesse pubblico: “50,45 milioni saranno destinati al prolungamento della linea B da Magliana a Tor di Valle, 7,5 milioni per il passaggio pedonale tra la stazione Magliana della FL1 e lo stadio, 38,6 milioni per l’adeguamento/unificazione della via Ostiense-via del Mare, 93,7 milioni per la realizzazione della nuova viabilità tra l’autostrada Roma-Fiumicino e la nuova Ostiense/via del Mare, 5 milioni infine – seguitano dal Campidoglio – finanzieranno gli interventi per prevenire eventuali rischi idraulici del fosso di Valleranello e degli argini del Tevere in corrispondenza della confluenza del fosso stesso. Se i costi finali dovessero essere inferiori alle previsioni, le risorse disponibili dovranno comunque essere reinvestite in opere pubbliche da costruire nell’area”. Tra le opere inserite all’interno del progetto c’è anche la sistemazione del Parco sul Fiume Tevere: “Si tratta di un’area di 34 ettari, con attracchi sul fiume e pista ciclabile fino al centro di Roma, che regaleranno ai cittadini di quel quadrante una nuova area verde”.

    IL CONTROLLO SULLE OPERE – Sono tre gli elementi che dovrebbero assicurare la regolarità nella costruzione, evitando che lo stadio e l’attigua cittadella si trasformino in breve tempo nella già prospettata cattedrale nel deserto. Intanto i tempi degli interventi dovrebbero essere certi, con le infrastrutture che dovranno essere pronte prima dell’apertura dello stadio: “Questo obbligo verrà inserito nella convenzione urbanistica che disciplinerà tutti i rapporti tra il proponente e l’amministrazione di Roma Capitale”. Secondo elemento riguarda il controllo amministrativo, che verrà assicurato attraverso la sottoscrizione di una convenzione che disciplinerà gli obblighi, le fasi dei lavori e una commissione di vigilanza che controllerà l’andamento dei lavori. Ultima rassicurazione riguarda la trasparenza e l’assicurazione di libera concorrenza sulla realizzazione delle opere pubbliche: “Che verranno appaltate secondo le procedure di gara europee, garantendo quindi l’accesso alle imprese edilizie interessate a partecipare alle gare. Si tratta di un’opportunità per le imprese locali”.

    SICUREZZA – Tra gli elementi toccati nella delibera anche la problematica della sicurezza, più volte avanzata da cittadini e associazioni: “L’area dello stadio verrà progettata attraverso le moderne tecniche di safe design, in accordo con la Prefettura e le forze dell’ordine – spiegano – L’intera area, compreso il parco sul fiume, verrà monitorata da un impianto di videosorveglianza, costruito a carico del proponente, che verrà collegato alle centrali operative delle forze dell’ordine”.

    Leonardo Mancini