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Azimut: nelle viscere di Roma

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“Azimut”: un anno di Roma si presenta il 2 aprile alla Toghether House di viale Glorioso

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Sfogliare Roma per un intero anno, osservarla dalla periferia, entrare nelle sue viscere e toccare le rughe disegnate sul suo volto dalla millenaria storia. Aprire un libro di immagini in cui la luce naturale sembra giocare con una città allo stesso tempo timida e vanitosa che per la prima volta si mostra nuda in periferia. “Azimut”, corto-documentario di Emiliana Santoro, sposta il centro di gravità della Capitale e trova nelle rigide forme dei palazzi di Serpentara, Vigne Nuove, Tor Bella Monaca, Laurentino 38, Corviale e altri ancora, le linee di una storia raccontata senza parole lungo un percorso tracciato da 12 mesi di riprese. “Azimut per me è una direzione, un punto di riferimento. esploro la città dove vivo da tredici anni con una mappa e una bussola: osservo un punto, di solito un palazzo, e la sua posizione rispetto alla luna”, spiega la regista, che aggiunge: “mi interessano le periferie, le case popolari; i suoni e i colori che le circondano. Cerco la bellezza nella simmetria e nella natura che si estende intorno a loro”. Girato ai margini della Città Eterna, il corto traccia la geografia poetica di una metropoli senza attori nelle cui vene scorre ogni giorno una bellezza nascosta da rintracciare. Realizzato con la fotografia di Stefano Pretti, il sonoro di Salvatore Tagliavia e in collaborazione con Vibes Art e Nocte Film, verranno presentate una serie di clip in anteprima a Trastevere giovedì 2 aprile alle 19.30 presso la Together House di viale Glorioso 14. Nel corso dell’evento sarà illustrata l’innovativa campagna di crowdfunding avviata per sostenerne la produzione, consultabile cliccando sul seguente link.