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Il Centro Culturale di Cecchignola chiude i battenti

Tratto da Urlo n.183 Ottobre 2020

CECCHIGNOLA – Purtroppo il Centro Culturale di Attivamente Cecchignola, in via Zanetta, non riaprirà i battenti. L’esperienza culturale e aggregativa messa in piedi dai ragazzi dell’associazione di quartiere ha subito fortemente il peso di questi mesi di lockdown, ma soprattutto non è riuscita a reggere l’annullamento dell’ottava edizione dell’Oktoberfest Cecchignola, che quindi quest’anno non si terrà.

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“È stata una scelta difficile da prendere e sulla quale abbiamo riflettuto a lungo – spiegano dall’Associazione – Purtroppo i numeri del Covid-19 sono tornati alti, a livelli per noi inimmaginabili fino a fine agosto, e non ce la siamo sentita di far correre rischi alle persone che partecipano, ai volontari e al quartiere”. Nonostante l’organizzazione precisa e rispettosa delle regole imposte dall’emergenza sanitaria, gli organizzatori spiegano che “sarebbe stato un evento svolto su suolo pubblico e non avremmo potuto avere controllo su eventuali assembramenti al di fuori dell’area”.

Il problema per questa realtà culturale è che l’annullamento dell’evento ha portato a chiudere il Centro di via Zanetta, finanziato proprio con i proventi dell’Oktoberfest: “Rimaniamo convinti che, sia momenti di socialità, come quello del festival, che uno spazio per la cultura ed il tempo libero, come il centro culturale, abbiano un’importanza vitale per il quartiere, perciò speriamo di poter tornare il prima possibile”.

In questo primo anno il Centro Culturale ha ottenuto oltre 350 tesseramenti, ma le persone che lo hanno attraversato sono molte di più. “Abbiamo messo in piedi tantissime attività diverse, dall’aula studio fino ai corsi di yoga, di musica di informatica di base – spiegano dall’Associazione – senza dimenticare i momenti di incontro e le attività d’aggregazione”. Inoltre i membri dell’associazione sono stati un punto di riferimento durante il lockdown, attivandosi per fare la spesa a tutti i cittadini fragili o impossibilitati ad uscire. Una realtà da non perdere insomma, che però sembra essere sfuggita nelle maglie larghe di questa città post-Covid.

Leonardo Mancini