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Corridoio Laurentina: si guardi a tutto il trasporto pubblico

Le richieste dei cittadini arrivano al voto in Municipio IX, mentre si aspettano le risposte dei tecnici

Tratto da Urlo n.177 Marzo 2020

LAURENTINA – Il Corridoio della Mobilità di via Laurentina è stato inaugurato l’8 luglio scorso, dopo ben 10 anni di attesa. Un collegamento diretto tra il quartiere di Fonte Laurentina (poco al di fuori del GRA) e il capolinea della Metro B. Circa 11 Km tra andata e ritorno che, essendo ora serviti dalle linee filobus, hanno portato un riordino del trasporto pubblico sull’intero quadrante. Un’iniziativa che, soprattutto nelle zone più periferiche del Municipio IX, ha causato non pochi malumori tra i residenti, costretti in alcuni casi a lunghe percorrenze e numerosi trasbordi prima di arrivare all’EUR o alla stazione della Metro.

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LE PRIME DIFFICOLTÀ

Nei primi mesi di esercizio delle nuove linee si è chiesto ai cittadini di pazientare e di segnalare i disagi, anche a fronte della riduzione di mezzi in circolazione durante il periodo estivo. Purtroppo la situazione con la ripresa delle scuole e delle normali attività cittadine non è migliorata affatto. A fronte del notevole miglioramento del collegamento diretto con la Metro tramite filobus, il traffico privato è tornato a farsi sentire e con esso sono aumentati anche i tempi di percorrenza degli autobus periferici, lasciando alcuni territori senza collegamenti.

LA PROPOSTA PD

Così in queste ultime settimane le criticità segnalate dai cittadini sono tornate all’ordine del giorno del dibattito in via Silone. La commissione municipale Mobilità ha infatti votato (con la sola contrarietà dell’ex presidente della commissione, Giulio Corrente) una Proposta di Delibera presentata dal consigliere del Pd Alessandro Lepidini. Nel documento, oltre a richiamare i disagi e le criticità segnalate dei cittadini, si punta a migliorare l’attuale sistema di trasporto, cercando in alcuni casi di tornare alla situazione precedente all’inaugurazione del Corridoio della Mobilità. Questo è il caso dei filobus 073 e 074, che sostituiscono le vecchie linee (il 703 per via Laurentina e lo 044 per l’Ardeatina), per i quali si chiede che possano tornare ad entrare nel Corridoio e continuare a seguire il loro percorso originario, evitando trasbordi tra due o tre bus per arrivare all’Eur. Si parla poi del prolungamento dello 071 fino a viale Caduti per la Resistenza, per migliorare i collegamenti con i licei Majorana e Plauto, di una nuova navetta che collegherebbe via Laurentina con l’Eur a viale America e la fermata metro Palasport tramite via Levi, oltre alla modifica della linea 779 per collegare i quartieri di Ferratella e Laurentino Fonte Ostiense. “Penso che questa delibera abbia sollecitato il M5S a darsi da fare – afferma il consigliere Lepidini dopo l’approvazione – Se ha innescato un vantaggio per il territorio tanto meglio, ma non si può dire che fino ad oggi ci sia stato un grande lavoro. Anche quanto riportato dall’assessore Drago è un discorso ragionieristico, che non fa i conti con le necessità dei cittadini. Il Corridoio della Mobilità è partito a luglio – aggiunge il consigliere dem – ci aspettavamo una proposta condivisa con la cittadinanza e già prossima ad essere attuata, ma purtroppo ancora non abbiamo visto nulla”.

SODDISFAZIONE DEI CITTADINI

Tra le molte criticità emerse in questi mesi di riorganizzazione del servizio, c’è la mancanza di un collegamento tra il quartiere di Laurentina Fonte Ostiense e quello di Ferratella. L’approvazione di questo documento, che ricordiamo dovrà comunque arrivare al voto in Consiglio Municipale, è stata quindi salutata con favore dai comitati di questi quartieri, che vedono nella modifica della linea 779 (per collegare i due quartieri con l’Eur e con l’area di Euroma2) una prospettiva favorevole. “Si è finalmente posta la prima pietra per sopperire ai disagi che la popolazione sta incontrando quando vuole utilizzare i mezzi di trasporto pubblico per spostarsi all’interno del Municipio”, afferma il presidente del CdQ Ferratella, Anselmo Di Giorgio. Mentre dal Consiglio di Quartiere Laurentino Fonte Ostiense si dicono “contenti del risultato ottenuto anche se sappiamo che l’iter della Proposta di Delibera prevede ancora alcuni passaggi tecnici, amministrativi e burocratici prima di arrivare all’approvazione definitiva. Auspichiamo in un rapido arrivo della Delibera in Consiglio per la definitiva approvazione”.

IL VOTO CONTRARIO DEL M5S

Il voto contrario a questo documento è arrivato dal Consigliere Corrente, unico esponente del M5S presente in commissione. I motivi della contrarietà sarebbero da ricercare nel fatto che le richieste dei cittadini sono già al vaglio del Dipartimento Mobilità di Roma Capitale e dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità e che la Delibera risulterebbe quindi assolutamente strumentale, in un percorso già in atto tra cittadini e istituzioni che starebbe, a quanto si apprende, per dare i suoi frutti.  Un lavoro richiamato in commissione anche dall’assessore alla Mobilità Alessandro Drago: “Fin dall’inizio ci siamo mossi raccogliendo le segnalazioni dei cittadini, con un lavoro di ricognizione su tutti i diversi quartieri coinvolti – spiega Drago – Il filobus infatti ha portato una riorganizzazione a saldo zero, cioè lasciando invariato il numero di km percorsi sul territorio. Difficoltà si contano a via Carucci, a Mostacciano, a Colle Parnaso, e sui quadranti percorsi dalle linee 073 e 074. Noi in questi mesi stiamo cerando di affrontare tutte le criticità, tenendo in conto però tutto il territorio – aggiunge l’Assessore – le proposte politiche vanno bene, ma poi sono i tecnici a doverci parlare della fattibilità. La delibera così proposta non comprende tutte le difficoltà, ma racconta solo una parte di quanto fatto da noi fino ad oggi e che si potrà verificare nelle proposte che arriveranno da Roma Servizi per la Mobilità”. La Proposta di Delibera dovrà ora passare al vaglio del Consiglio Municipale prima di arrivare ai Dipartimenti e ai tecnici per valutare la fattibilità delle richieste. Un percorso ancora lungo, che vede le prime difficoltà proprio nel voto in Consiglio dove, senza l’ok della maggioranza grillina, il documento potrebbe arenarsi.

Leonardo Mancini