Tratto da Urlo n.219 gennaio 2024
FALCOGNANA – Il nostro giornale segue da tempo la vicenda della stazione ferroviaria in zona Divino Amore-Falcognana, che, se venisse realizzata, potrebbe aiutare a ridurre i disagi per i tanti residenti e pendolari che ogni giorno affrontano il caotico traffico sulla via Ardeatina.
UNA NUOVA LOCALIZZAZIONE
Lo scorso ottobre il capogruppo di FdI nel IX Municipio, Massimiliano De Juliis, e il Senatore Andrea De Priamo (quest’ultimo ex consigliere comunale in carica fino ad ottobre 2022) dissero che era stato possibile inserire l’opera nei fondi del Giubileo (sempre nell’attesa del nuovo DPCM che ne decretasse lo stanziamento). De Juliis ha recentemente confermato questo orientamento: “Sappiamo che il terzo DPCM per i fondi del Giubileo è stato firmato prima di Natale: se verrà votato così come ci è stato comunicato la stazione del Divino Amore rientrerebbe nei fondi giubilari e potrebbe esserci un’accelerazione del progetto. Non possiamo esserne sicuri al cento per cento finché non sarà approvato il decreto perché ci sia garanzia che i fondi vengano messi effettivamente a disposizione per essere spesi per l’opera. Se ci fosse un taglio delle risorse, tutto tornerebbe in alto mare perché bisognerebbe trovare 15 milioni di euro interamente con fondi regionali”. Perché i costi sarebbero così alti? “La nuova stazione verrebbe costruita più lontano rispetto alla prima ipotesi, spingendosi di altri 500 metri in direzione Roma, più vicino a dove era la vecchia stazione già presente negli anni ’60 e successivamente dismessa. La nuova localizzazione sarebbe ad altezza strada, perciò occorrerebbe costruire un nuovo sottopasso e un ampio parcheggio di scambio, facendo salire considerevolmente la spesa”, ha concluso De Juliis.
LA VICENDA IN MUNICIPIO IX
“Siamo da sempre favorevoli alla stazione del Divino Amore – ha affermato la capogruppo della lista civica Raggi in IX Municipio, Carla Canale – e in particolare il Consiglio del Municipio IX, con la Risoluzione n. 21/2018 del 23 ottobre 2018, espresse la necessità di realizzare una fermata lungo la linea ferroviaria FL7 e FL8 in corrispondenza del Km 14 di via Ardeatina (località Falcognana), come individuata da Rete Ferroviaria Italiana e con la previsione di un adeguato parcheggio”. Successivamente l’Assemblea Capitolina, il 2 agosto 2019, ha proseguito Canale, “approvò all’unanimità l’Ordine del giorno n. 83 collegato alla proposta di deliberazione n.77/2019 di adozione del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Roma Capitale), poi divenuta Deliberazione di Assemblea Capitolina n.60/2019. Nell’ordine del giorno si impegnava la Sindaca e la Giunta ad adoperarsi presso la Regione Lazio e tutti i soggetti istituzionali preposti e presso RFI, per realizzare, appunto, una fermata lungo le linee ferroviarie FL7 e FL8, in corrispondenza del km 14 di Via Ardeatina (località Falcognana) nelle vicinanze del Santuario del Divino Amore, completa di parcheggio”. Gli impegni presi in aula furono poi portati avanti dalla Giunta e con la Direttiva n. 17 del 4 novembre 2019 l’Assessore alla Città in Movimento, Pietro Calabrese, aveva previsto l’inserimento dell’istituzione della stazione ferroviaria Divino Amore lungo la linea Roma-Formia-Napoli tra gli obiettivi prioritari dello Scenario di Piano della Mobilità Collettiva. “Il Pums fu poi approvato in Giunta solo ad agosto 2021 ed in Assemblea Capitolina a febbraio 2022 – ha concluso Canale – in quanto il parere motivato Valutazione Ambientale Strategica (VAS) sullo stesso da parte proprio della Regione Lazio arrivò solo nel 2021. E ciò non certo per volontà o scelta del Campidoglio. Respingiamo quindi tutte le critiche che ci furono rivolte negli scorsi anni per un nostro presunto disimpegno sulla vicenda”. Anche l’Assessora ai Lavori Pubblici e Mobilità del IX Municipio, Paola Angelucci, auspica che l’opera venga sbloccata, nello stesso tempo esprimendo un dubbio: “Il IX Municipio considera da sempre fondamentale la stazione, ma io ho una perplessità che spero venga smentita. Giunti a questo punto, manca meno di un anno all’inizio del Giubileo: se anche i fondi arrivassero domani, si riuscirebbe a completare l’iter autorizzativo di un’opera così importante?”.
Andrea Ugolini
