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Elezioni Municipio VIII: Catarci e Foschi ai blocchi di partenza

elezioni-comunali repertorio

Catarci(SI-SEL): “Per il Municipio VIII pronto a ricandidarmi”. Foschi(PD): “Ho accettato la proposta unanime del mio partito”

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IL CANDIDATO DEL PD – Nonostante le indiscrezioni e i presunti scoop giornalistici inizia a prendere forma la corsa alle elezioni amministrative in Municipio VIII. Nel 2013 in questo territorio non ebbero luogo le primarie del centro sinistra, con PD e SEL uniti attorno al nome dell’attuale Presidente, Andrea Catarci. Ad oggi, a quanto si apprende, non si prevede la chiamata alle urne degli elettori democratici, con il PD municipale unito nel candidare Enzo Foschi alla carica di Presidente: “Ho accettato la proposta unanime del mio partito municipale di candidarmi alle primarie per Presidente – ha scritto Foschi dal suo profilo Facebook – Si riparte dal territorio oggi come ieri con lo stesso entusiasmo e la stessa sete di giustizia di libertà e di solidarietà. O la politica ricomincia dalle persone e dai problemi della loro quotidianità o non ce la farà mai a riconquistare una sua credibilità e senza le persone la politica è più debole, le istituzioni si sviliscono e vincono i più forti a danno di tutti gli altri”. 

LA CANDIDATURA DI ANDREA CATARCI – Naturalmente le tensioni sorte tra SEL e PD, solo in ultima battuta con la vicenda della chiusura dell’esperienza Marino, non possono essere facilmente accantonate. Così quest’oggi è arrivata la candidatura ‘a sorpresa’ dell’attuale Presidente, Andrea Catarci: “Non si intende permettere l’azzeramento di una esperienza cresciuta all’insegna della creatività e dell’innovazione continua, del coraggio politico-amministrativo e della condivisione strategica con attori sociali e realtà di base – scrive il minisindaco in una nota – Per questo si mette a disposizione delle istanze locali la possibile ricandidatura alla Presidenza municipale, auspicando forme similari di protagonismo in tutti quei Municipi in cui è stato essenziale il contributo della Sinistra”.

L’ATTACCO AL PD – Il Presidente si pone nella corsa elettorale in netto contrasto con le scelte politiche e strategiche del PD romano, rendendo difficile un riavvicinamento: “Il PD segue la linea muscolare del commissario Orfini e, pensando di essere autosufficiente, porta avanti proprie candidature per le Presidenze in tutti i Municipi, compreso l’VIII – seguita – È un vero e proprio paradosso logico oltre che politico. Lo stesso PD che prima ha fattivamente intralciato i propositi di cambiamento dell’ex Giunta Marino e che poi ha indecentemente chiuso per via notarile quella esperienza, pretende di essere in grado di assicurare da solo il rinnovamento e la rigenerazione necessaria alla città. È inaccettabile e poco credibile”.

Leonardo Mancini