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Piazza dei Navigatori: si va verso la revoca della Convenzione

hotel costantino bonifica

Partito l’iter si pensa al post, tornando a chiedere l’acquisizione dell’Hotel di Costantino

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VERSO LA REVOCA DELLA CONVENZIONE – Non è ancora certo il futuro delle strutture di Piazza dei Navigatori e dell’hotel di via Costantino. Interventi legati assieme da una Convenzione Urbanistica del 2004 che le condiziona ad opere pubbliche per 21 milioni di euro. Delle quali però non si è mai vista traccia. Dopo le notizie diffuse nei giorni scorsi dal Corriere della sera, abbiamo voluto attendere la comunicazione ufficiale sullo stato delle vicende urbanistiche. L’occasione è giunta oggi durante una conferenza stampa indetta in Municipio VIII. Non si parla di una già avvenuta acquisizione, bensì dell’avvio di un procedimento di revoca della Convenzione Urbanistica. A dare il via a questo iter è una nota del Dipartimento Attuazione e Trasformazione Urbanistica di Roma Capitale del 19 novembre scorso. Nel documento, a fronte delle criticità rilevate in merito alle fideiussioni bancarie scadute, assieme alle opere pubbliche mai realizzate, si avvia il procedimento di revoca della Convenzione.

MONETIZZARE LE OPERE PUBBLICHE – “Dal Municipio abbiamo denunciato questi fatti a tre Giunte comunali differenti – sottolinea il Presidente Andrea Catarci – La prima lettera sulle irregolarità delle fideiussioni risale al 2007, mentre le ultime richieste le abbiamo fatte alla Giunta Marino, chiedendo di risolvere la Convenzione a tutela dell’interesse pubblico con l’acquisizione dei manufatti”. I documenti presentati quest’oggi sembrano quindi dare ragione al Municipio: “Sollecitavamo un intervento coraggioso che non è mai arrivato – seguita il minisindaco – questo perché l’assessorato voleva monetizzare le opere pubbliche”. Nel testo inviato dal Dipartimento comunale si dà conto anche dell’impossibilità di giungere alla monetizzazione delle opere pubbliche mai realizzate. Questa strada, ipotizzata dall’ormai ex Assessore all’Urbanistica Capitolino, Giovani Caudo, viene infatti definita ‘non legalmente perseguibile’. Il motivo di questa decisione è semplice: “La Convenzione parla chiaro – seguita Catarci – la Capitale l’ha stipulata perché aveva bisogno della realizzazione delle opere pubbliche”.

IL DIALOGO CON I COSTRUTTORI – Le notizie che riguarderebbero un’acquisizione dell’Hotel di via Costantino al patrimonio capitolino sono quantomeno premature. Infatti è lo stesso minisindaco a sottolineare la possibilità che dall’avvio della revoca della convenzione si passi ad una lunga battaglia legale che non farebbe il bene del territorio: “I costruttori hanno trenta giorni per rispondere a questa nota – spiega – I tempi rischiano di diventare lunghi e vanificando le piccole conquiste ottenute come bonifica attorno all’albergo o la riparazione in danno dei marciapiedi di via Giustiniano”, che dovrebbero partire la prossima settimana. Alla dinamica di forte scontro instaurata in questi anni, il Municipio VIII vorrebbe quindi sostituire la ricerca di soluzioni alternative per tutelare i quadranti: “Dobbiamo richiamare la compagine imprenditoriale alle sue responsabilità: le opere pubbliche – afferma il Presidente – Solo allora si parlerà della restante parte privata”, il terzo palazzo di Piazza dei Navigatori”.

LA POSSIBILE ACQUISIZIONE – Dal Municipio arriva quindi la volontà di raggiungere un accordo che permetterebbe la costruzione di una parte di opere pubbliche, soprattutto legate alla sistemazione di Piazza dei Navigatori. “Poi si deve parlare di quelle opere pubbliche che, oltre a non essere più utili, potrebbero far rallentare inesorabilmente il progetto – seguita Catarci – Come il sottopassaggio della Colombo. Il suo valore economico deve essere spostato sull’albergo, per renderne almeno una parte di proprietà comunale”. Tra le possibilità di utilizzo individuate, salvo restando che la struttura dovrà comunque essere inserita nell’ambito di una programmazione cittadina, torna alla ribalta l’idea di realizzare un ostello della gioventù. “Dopo la truffa Capitale, una rivincita Capitale – conclude il Presidente – Un’inversione visibile che dia l’idea di una fase nuova in cui il pubblico è vero garante dell’interesse della città”.

LE REAZIONI – Nei giorni scorsi, con il susseguirsi delle notizie sull’acquisizione, da FdI-AN era stato presentato un atto in Municipio VIII che “richiamava l’importanza di destinare l’albergo agli alloggi per universitari, oppure a canone agevolato per giovani coppie – racconta il capogruppo municipale, Glauco Rosati – purtroppo apprendiamo ora che la struttura non è ancora nelle disponibilità del Capidoglio, e che il nostro atto è stato cassato a tempo di record”. Tema dell’intervento del Capogruppo di FI, Simone Foglio, è la stanchezza ed il senso di abbandono percepito dai cittadini: “Un accordo di programma del 2001, con una convenzione urbanistica del 2004 in un municipio governato dal 1997 dalla sinistra. Diamo atto a Catarci di aver provato a scalfire quel muro di gomma da cui all’improvviso spunta fuori la minaccia di revoca della convenzione urbanistica. Ma la vera domanda è: di chi sono le responsabilità politiche di quanto oggi denunciato? – si domanda Foglio – Nel corso dei mesi era stato d’altronde sempre chiaro il presidente del municipio nell’attribuire all’assessore Caudo e al Partito Democratico la responsabilità”. Nonostante sia presto per deciderlo il consigliere Foglio non manca di ricordare quale sia la sua idea sull’hotel di Costantino: “Destinare quell’immobile all’housing sociale ed in particolare alle giovani coppie italiane per dare anche un segnale forte di sostegno alla famiglia. In seconda ipotesi potremmo anche valutare uno studentato. Ma si allontani ogni possibilità di collocare in quel palazzo sacche di emergenza sociale – conclude – I cittadini della zona già esasperati, non permetterebbero un altro schiaffo”. Dal PD Municipale viene accolta la richiesta di Catarci di arrivare ad un atto comune che funga da linea guida sui prossimi passaggi. È la consigliera e Presidente della Commissione Urbanistica, Antonella Melito, a spiegare che nonostante l’iter iniziato oggi non riconsegni immediatamente le strutture al Comune, si dovrà avviare sarà un procedimento che andrà studiato e che si spera vedrà una conclusione in tempi brevi.

Leonardo Mancini

+++AGGIORNAMENTO+++

Chiarifichiamo la posizione tenuta dal Consigliere Glauco Rosati di FdI-AN in merito al possibile utilizzo dell’albergo di via Costantino. Posizione ribadita dal Consigliere già in passato e da un atto presentato il 1 dicembre scorso in Municipio VIII. Glauco Rosati oltre ad auspicare l’utilizzo della Struttura come studentato a canone agevolato per universitari o giovani coppie italiane, sottolinea l’impossibilità di utilizzare l’hotel come ‘albergo sociale’ in risposta all’emergenza abitativa. Questo per non gravare ulteriormente sul quadrante e sui cittadini della zona già vessati da anni di incuria e degrado.