IL PARCO GIANCARLO SBRAGIA
La scorsa settimana la Commissione Capitolina Ambiente si è interessata delle condizioni del Parco Giancarlo Sbragia nel quartiere di San Paolo, meglio conosciuto da avventori e residenti come l’ex Parco FAO. Posizionata tra la Cristoforo Colombo e via Silvio D’Amico, quest’area verde in tante occasioni è stata teatro di interventi dei cittadini che si sono impegnati in pulizie volontarie, nonostante questo le pessime condizioni del parco sono state spesso al centro delle segnalazioni di associazioni e comitati presenti nel quartiere.
LE CONDIZIONI DELL’AREA VERDE
A parlare dell’incontro della Commissione Ambiente e delle condizioni del parco è il consigliere e capogruppo municipale del M5s, Enrico Lupardini: “L’area verde è in condizioni critiche, l’erba alta e i rifiuti sono la costante in ogni angolo, all’entrata manca addirittura la targa con il nome del parco”, così come i cartelli con le norme di comportamento e gli orari di apertura e chiusura, “un servizio – prosegue Lupardini – che non sappiamo nemmeno chi stia continuando a portare avanti”.
PANCHINE E ARREDI VANDALIZZATI
Lungo il perimetro del parco la recinzione è stata danneggiata in due punti e questo permette l’accesso anche notturno all’area, da tempo luogo di prostituzione e bivacco notturno. Anche il ‘percorso salute’ installato diversi anni fa è praticamene inutilizzabile: in pessimo stato e avvolto dalle erbacce. Inoltre non essendo presenti dei servizi igienici un angolo del parco sembra essere stato abusivamente adibito a latrina. Anche le panchine e gli arredi sono devastati, mentre le alberature mai potate, oltre ad essere pericolose, oscurano i lampioni, lasciando l’intera area verde nell’oscurità.
GLI INTERVENTI PREVISTI
Dopo la visita della Commissione Ambiente però qualcosa sembra muoversi. “Il Servizio Giardini ha assicurato che interventi come lo sfalcio dell’erba saranno effettuati al più presto – prosegue Lupardini – Questa iniziativa, hanno fatto sapere, non era ancora potuta essere messa in opera per un guasto al trattore in dotazione al Municipio VIII, che verrà però presto riparato, mentre saranno sistemate anche le panchine divelte”. Altro elemento finito al centro della discussione è il destino della grande quercia fossile proveniente dal Lago di Martignano ospitata dal Parco. “L’idea – prosegue l’esponente pentastellato – è quella di realizzare una staccionata e dei pannelli informativi per togliere questo importante reperto dal degrado che ora lo avvolge”.
TEMPI LUNGHI PER LA RECINZIONE
Tempi più lunghi invece per la riparazione della recinzione. Per essa dovrà essere bandita una gara e i lavori non potranno partire prima del mese di dicembre. La speranza è che gli interventi sugli arredi e per la pulizia del Parco non risultino vani, soprattutto perché con la recinzione ancora divelta l’accesso notturno indisturbato è ancora assicurato.
Leonardo Mancini