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Street Art: tra riqualificazioni e regolamento

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Sul palazzo Atac di Garbatella spunta una nuova opera di street art. Il Comune pensa ad una regolamentazione

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Tratto da Urlo n.114 aprile 2014

GARBATELLA – Nel Municipio VIII continua la realizzazione di opere di street art: “Negli ultimi mesi – spiega il Presidente del Municipio, Andrea Catarci – sono stati effettuati importanti interventi, dalla scuola Dalla Chiesa, a Roma 70, alla riqualificazione di numerosi sottopassi e pareti presenti nel quartiere Ostiense”. L’ultima opera realizzata sulla facciata del centro di controllo Atac di Garbatella, vicino al ponte Spizzichino, è firmata dall’artista tedesco Clemens Behr. Un connubio perfetto fra trasporto pubblico e arte di strada: “Due mondi così diversi possono parlare con una voce unica su tematiche di grande importanza sociale, come il rispetto dei beni pubblici e la loro difesa dagli atti vandalici”, ha dichiarato l’Ad di Atac, Danilo Broggi, rilevando anche l’importanza del patrocinio dell’Assessorato alla Mobilità di Roma Capitale. “Un edificio ‘di servizio’, anonimo, cambia volto, generando un meccanismo virtuoso di riappropriazione visiva ma anche culturale e sociale, dello spazio e del contesto pubblico – dichiara Paolo Masini, Assessore a Lavori pubblici e Periferie di Roma Capitale – Da Garbatella ad altre zone delle nostre periferie, sta nascendo un percorso di ascolto e di espressione dei quartieri”. L’opera, che rientra ed idealmente inaugura “Avanguardie Urbane Roma Street Art Festival 2014”, ideato e promosso dalle associazioni 999Contemporary e ROAM e curato da Stefano S. Antonelli, “sintetizza alla perfezione lo spirito di questo festival che ha come obiettivo quello di mettere al centro del dibattito due concetti: l’emancipazione del lavoro dello street artist dal ‘muro’ per trasportarlo sull’intera architettura urbana e il ruolo del city curator, una figura professionale con le competenze per concepire, proporre e sovrintendere al crescente fenomeno di grandi opere nella città”, dichiara lo stesso Antonelli. Questa sperimentazione ha suscitato l’interesse delle Consigliere comunali Michela Di Biase e Valeria Baglio, che rispettivamente presiedono le commissioni Cultura e Scuola. Da loro la volontà di lavorare congiuntamente per dar vita ad un regolamento sulla street art, prendendo spunto dal lavoro svolto in Municipio VIII e da una mozione proposta dalla maggioranza municipale. “Valorizzare la street art come forma d’arte contemporanea e inserirla in percorsi formativi scolastici – spiega la Di Biase – Un progetto che può portare anche alla riqualificazione delle periferie mettendo ovviamente dei paletti come amministrazione affinché questa idea non si trasformi in una libertà di scrivere sui muri senza regole, attraverso un regolamento appunto”. Promuovere gli interventi anche con lo scopo di diminuire il degrado e il vandalismo: “Valorizzazione della street art per trasformarla in una nuova opportunità – ha specificato la Baglio – coinvolgendo le scuole con progetti extrascolastici, oltre a delegare ai municipi il compito di individuare i luoghi”. Iniziativa salutata con favore anche dal gruppo Pd al Municipio VIII, che vede nella valorizzazione di questo strumento attraverso i programmi scolastici, un modo per ampliare l’offerta formativa ed avvicinare i ragazzi alle istituzioni e alla vita del proprio territorio. Il plauso al regolamento arriva anche dal Consigliere di Ncd, Andrea Baccarelli, che però puntualizza: “Ad oggi ci sembra troppo discrezionale il modo in cui vengono individuati gli interventi. Fare un regolamento e dare a tutti la possibilità di intervenire creando trasparenza nelle procedure ci sembra importante”. E aggiunge che “bisogna prevedere nel regolamento un vincolo nei confronti della specificità del territorio”, con un esempio chiaro: “Va bene Totti a San Giovanni dove è nato e si è formato non solo calcisticamente, ma capisco molto meno, e con me i cittadini di via Caffaro, l’intervento, sull’intera facciata di un palazzo, che non è in linea con il territorio – il riferimento è all’opera di Sten & Lex, inaugurata nel dicembre scorso, ndr – Non lo ritengo attinente alla storia e alla realtà del quartiere, si dovrebbe al più presto porre rimedio”.

Leonardo Mancini