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Sull’I-60 qualcosa si muove, purtroppo le ruspe

villai60

Alcuni lavori di sistemazione hanno allarmato i residenti e i cittadini del comitato contro l’edificazione, indetta per il 6 luglio una grande manifestazione con i cittadini

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I LAVORI – dell’I-60 sembrano periodicamente iniziare, ma questa volta a dare l’allarme sono stati i cittadini che hanno alcune ruspe all’opera nell’area: “I lavori che abbiamo documentato con delle foto potrebbero anche riguardare solamente la preparazione del terreno per l’installazione di nuovi cartelloni – dichiara Giuseppina Granito, portavoce del comitato contro l’edificazione dell’I-60 – In ogni caso siamo felici che i cittadini ci abbiano sommersi di telefonate nel momento in cui si sono accorti del movimento delle ruspe nell’area, questo dimostra come la popolazione della zona sia unita e pronta a contrastare l’opera”.

LA PETIZIONE – Ancora una volta i cittadini del coordinamento Stop i-60 mettono in campo tutta la loro forza per contrastare l’edificazione di circa 400.000 mc di cemento, attraverso una petizione online (che ha già raggiunto oltre 1500 firme) con l’obiettivo di fare pressione sulla Soprintendenza affinché vincoli l’area archeologica. Oltre ai problemi legati al consumo di suolo e alla mobilità già fortemente congestionata, la nuova iniziativa del comitato è volta alla protezione dei reperti archeologici emersi dagli scavi preliminari: “Nel complesso sono stati rinvenuti una villa con pregevoli mosaici, due tracciati stradali con basoli (uno dei quali probabilmente univa la via Ardeatina con la via Anagnina), un piccolo mausoleo, nonché una necropoli con 694 sepolture e 4 sarcofagi – si legge nel testo della petizione – Tutto questo sta per essere cancellato da un progetto che prevede la costruzione di ben 30 palazzi, tra i 4 e i 7 piani d’altezza”. L’importanza archeologica della zona è sottolineata da una nota del maggio 2009 della Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma che ha rilevato il “carattere insediativo archeologico della vasta area” e ha chiesto, con numerose comunicazioni, verifiche di approfondimento. I cittadini continuano la mobilitazione cercando di raggiungere al più presto le 500.000 firme.

LE DIFFICOLTA’ PER I CITTADINI – “Purtroppo non abbiamo notizie sullo stato della vicenda – spiega la portavoce del coordinamento – continuiamo a chiedere l’accesso agli atti, ma questo ci viene continuamente posticipato accampando scuse. Confidiamo nella nuova amministrazione di Roma Capitale, che in campagna elettorale ha fatto dello stop al consumo di suolo una sia bandiera, nonchè nell’amministrazione muncipale che più di una volta ha espresso la necessità di ripensare questo progetto”.

LA NOTTE VERDE – “L’abbiamo chiamata Notte Verde perché al contrario delle Notti Bianche serve ad uno scopo sociale legato all’ambiente e non solo a divertirsi”. In questo modo i cittadini del Coordinamento hanno spiegato il titolo dato alla grande manifestazione del 6 luglio prossimo. Dalle cinque del pomeriggio fino a notte inoltrata all’interno del Parco del Forte Ardeatino per sensibilizzare ed informare la popolazione sulla vicenda dell’I-60 e sugli ultimi sviluppi delle azioni intraprese per contrastare l’edificazione (i dettagli su www.stop-i60.org).

Leonardo Mancini