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Tor Marancia in assemblea per il Centro Culturale

Il comitato promotore del progetto torna a chiedere un processo partecipativo sul futuro della ex scuola di via Tor Marancia 103

TOR MARANCIA – L’idea portata avanti dai cittadini della zona è quella di realizzare un centro culturale all’interno dell’ormai scheletro dell’ex edificio scolastico di viale di Tor Marancia 103. Un sogno che dal Comitato promotore di questo progetto hanno deciso di condividere con tutta la cittadinanza in un’assemblea pubblica.

LA VICENDA – La scuola elementare Raimondi venne realizzata nel 1963 su di un’area di proprietà comunale assieme al vicino istituto di via Odescalchi 94. Successivamente è diventata l’Istituto Artistico Mario Mafai, prima di di venire chiusa e occupata nel 2012 da “Officine Tor Marancia”. Una volta sgomberata nel 2014 ne vengono demolite le pareti esterne lasciando soltanto uno scheletro. È proprio questa condizione d’abbandono, assieme alla volontà di dotare il quartiere di un punto d’aggregazione, che ha spinto il gruppo di cittadini riuniti in Comitato a promuovere questo progetto all’interno del processo partecipativo online per l’utilizzo dei fondi derivanti dalla convenzione urbanistica di Piazza dei Navigatori. Inizialmente l’opera era stata inserita in graduatoria interamente, poi con la Delibera comunale del 2 novembre scorso è stata rimodulata. Dall’importo iniziale di 4milioni e 800mila euro, che comprendevano abbattimento dell’esistente, progettazione e costruzione del centro culturale, si è passati a un impegno di soli 700mila euro per demolizione e progettazione, rinviando ai prossimi anni il reperimento dei fondi per la ricostruzione del centro culturale.

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LA RACCOLTA FIRME E IL QUESTIONARIO – La rimodulazione di questo progetto è stato uno shock per i cittadini del Comitato che, nel progetto originale, non avevano nemmeno ipotizzato l’abbattimento della vecchia struttura. Per cercare di recuperare terreno e per evitare che il rinvio del reperimento dei fondi per la ricostruzione possa tramutarsi nella pietra tombale del progetto, i cittadini hanno promosso una raccolta firme (ne sono state consegnate più di 400) e un questionario per stimolare la ripresa di un processo partecipativo sul futuro di questa interessante progettualità.

L’ASSEMBLEA PUBBLICA – Così il Comitato ha dato appuntamento a tutti i cittadini interessati per un’assemblea pubblica giovedì 21 febbraio alle ore 18.00 in via Accademia del Cimento 13. Durante l’assemblea, oltre a dare conto dei risultati del questionario sulle possibili funzioni da inserire nel Centro Culturale, si costituiranno anche i gruppi di lavoro in vista del processo di progettazione partecipata. Inoltre sarà anche l’occasione per dare conto alla cittadinanza delle ultime novità giunte in questi giorni dal Campidoglio. Infatti sarebbero stati trasferiti i fondi per la demolizione dell’esistente, mentre, assicurano dalla Commissione Urbanistica capitolina, il Dipartimento avrebbe intenzione di coinvolgere tutti gli attori interessati all’interno di un processo partecipativo per progettare il nuovo Centro Culturale. Sicuramente un punto d’inizio, non di certo d’arrivo.

Leonardo Mancini