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Magliana: si pensa a un prolungamento del Parco del Tevere

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Dall’esperienza positiva passa l’idea di una possibile estensione dell’area verde

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Tratto da Urlo n.128 ottobre 2015

MAGLIANA – Il Parco del Tevere alla Magliana è un’oasi di pace nel bel mezzo di un quadrante popoloso e una prova di una riqualificazione funzionale e funzionante. Ne avevamo parlato qualche mese fa in occasione della sua inaugurazione e nell’illustrare come stava andando questo esperimento a quanto pare riuscito. Un parco attrezzato che costituisce il primo chilometro di Parco Fluviale del Tevere mai realizzato a Roma. Al suo interno si può andare in bicicletta, passeggiare nel verde, e negli ultimi mesi si sono avvicendati numerosi eventi con un fitto calendario di iniziative che ha riscosso un buon successo di pubblico e di interesse a livello cittadino.
La realizzazione del Parco inizia nel 2008, grazie al finanziamento della Regione Lazio. Il progetto prevedeva la trasformazione di una parte dell’area golenale della Magliana, un quartiere per caratteristiche urbanistiche sprovvisto di aree verdi, in un parco pubblico, nel rispetto del delicato ecosistema fluviale e delle caratteristiche golenali dello spazio esondabile. Il Parco ha una superficie complessiva di circa 9,5 ettari e gli interventi più rilevanti sono stati concentrati nell’area più degradata (circa 3,5 ettari), per recuperarla e metterla in sicurezza, rispettando quanto più possibile le sue caratteristiche “naturali”.
Dopo la realizzazione di questo tratto e il favore raccolto dalla cittadinanza, ora si pensa ad una sua possibile estensione. Ci illustra l’idea Maurizio Veloccia, Presidente del Municipio XI: “Ho scritto a Nicola Zingaretti e a Ignazio Marino relativamente al Parco Tevere Sud di Magliana per chiedere che questa positiva e innovativa esperienza (la prima a Roma) di recupero di un’area golenale, precedentemente occupata da accampamenti abusivi e la sua restituzione ai cittadini con la creazione di un parco fluviale, possa proseguire ed estendersi – ha dichiarato il Presidente – Abbiamo realizzato questo Parco grazie all’impegno attivo dei cittadini e il sostegno della Regione Lazio e abbiamo lavorato per continuare a renderlo un centro culturale vitale, oltre che un polmone verde per l’intero quartiere Magliana. Ora è necessario continuare su questa strada ed investire affinché questa positiva esperienza venga posta al centro delle politiche di sviluppo per il recupero del Tevere, diventando – continua Veloccia – un esempio per il suo futuro, per questo ho scritto a Marino e Zingaretti chiedendo che i progetti già messi in campo dall’Amministrazione municipale possano trovare immediata attuazione. Progetti, questi, che sono ad un livello di elaborazione molto avanzato e che riguardano una visione più complessiva di recupero dell’intera golena fino al Ponte dell’Industria”.
Indubbiamente uno dei fattori più positivi derivati da questa esperienza è stato il debellare, attraverso progetti portati avanti e realizzati, fenomeni di accampamenti abusivi, degrado e discariche a cielo aperto. Una delle cause di queste problematiche, infatti, è proprio l’incuria di posti che restano abbandonati e soprattutto non frequentati dai cittadini, e per questo divengono ricettacolo di attività che portano al disordine, all’illegalità e alla poca sicurezza. Il Parco del Tevere della Magliana ha sicuramente aiutato il quartiere ad eliminare tali fenomeni e i progetti di cui parla il Presidente Veloccia, infatti, “oltre a costituire un fattore di lotta profonda al degrado e all’abbandono delle aree golenali in vista del Giubileo e, in una prospettiva più lunga, della candidatura olimpica della città, potrebbe costituire un volano economico e culturale per questo quadrante. Recuperare decine di ettari dall’abbandono e dal degrado, infatti, favorirebbe la nascita di nuove attività culturali e commerciali e, quindi, una nuova fonte di reddito e sviluppo per il territorio. Pertanto sono fiducioso che il lavoro portato avanti in questi anni dal nostro Municipio possa essere apprezzato da chi dovrà decidere sugli investimenti da effettuare, nel prossimo futuro, nella nostra città e possa avere il sostegno di Roma Capitale, della Città Metropolitana e della Regione Lazio”, conclude Veloccia.
Il Parco del Tevere della Magliana è un’esperienza positiva anche secondo l’opposizione municipale. Marco Palma, Consigliere FI al Municipio XI, si dice “favorevole all’utilizzo delle aree in prossimità del fiume, soprattutto laddove regna l’abbandono e il degrado o, peggio, gli insediamenti irregolari, a patto che tutto sia assegnato tramite bando pubblico”. Il Consigliere, infatti, pone l’accento su una questione più vasta, che è quella della gestione delle aree verdi, non solo a Magliana ma in generale nella Capitale: “Occorre avviare una semplificazione e razionalizzazione sulle competenze e su una città come Roma. Questo significa decentrare le competenze della Regione ai Municipi. I nostri quartieri – ha continuato il Consigliere – non hanno verde e gli argini del fiume sono le uniche aree disponibili di questo tipo. Per la loro gestione passa il miglioramento della qualità della vita purché rispettino gli standard qualitativi necessari”.
L’esperienza del Parco del Tevere della Magliana, insomma, è sicuramente un buon esempio di riqualificazione e prova quanto sia importante creare degli spazi fruibili dai cittadini sia per la loro percezione della sicurezza e vivibilità, sia per la riduzione di fenomeni di degrado che, ovviamente, trovano terreno fertile sulle aree abbandonate o non presidiate da alcun progetto. Un’esperienza che speriamo venga ben mantenuta nel tempo e che possa essere da esempio per altri quadranti di Roma che hanno bisogno di uno spazio verde che accolga i suoi cittadini.

Serena Savelli